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 Oggetto del messaggio: Rossi trova rivali solo nella storia
MessaggioInviato: lun 01 ago, 2005 8:55 am 
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Mr. Beer
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Rossi trova rivali solo nella storia
Gibernau gli regala il 76° trionfo. E prende Hailwood
dal nostro inviato
SACHSENRING (Germania) Chissà come Valentino Rossi si era immaginato la gara che gli avrebbe spalancato la porta nella leggenda del motociclismo. Forse nella sua mente si era materializzato un duello all'ultima staccata, una magia improvvisa, forse - nonostante l'andamento delle prove indicasse il contrario - una fuga solitaria. Di sicuro, il biondo di Tavullia non si sarebbe aspettato il tappeto rosso srotolato da Sete Gibernau davanti alla sua Yamaha, quando alla conclusione del decimo GP stagionale mancava poco meno di un giro.
Un errore incredibile e imperdonabile, quello dello spagnolo di Fausto Gresini, perfetto fino a quel punto, disastroso quando la gara è entrata nella fase decisiva. Primo con un decimo sulla M1 di Rossi, Gibernau in fondo alla staccata del rettilineo d'arrivo è andato incredibilmente lungo, scaraventato oltre la traiettoria ideale dal peso di una pressione quasi insostenibile.
Voleva finalmente far suo un duello ravvicinato con Valentino, Sete, che da due anni a questa parte, leggi GP di Germania 2003 (quando a sbagliare all'ultima curva fu Rossi) ogni qual volta si è trovato a lottare da vicino con il pilota con il numero 46 sulla carena è uscito con le ossa rotte. Solo per citare i casi recenti, quest'anno è già successo tre volte: a Jerez, gara inaugurale della stagione, quindi in Francia e poi a Barcellona. «Mi sono confuso, pensavo fosse il compleanno di Valentino, invece era quello di Hayden. Ho fatto un regalo alla persona sbagliata» ha provato a scherzare Gibernau.
Rossi, con la sua ottava sinfonia stagionale, si allinea ad una serie di traguardi importanti: allo spegnere del doppio semaforo (la gara è stata interrotta dopo 5 giri per una paurosa caduta di John Hopkins con la Suzuki ed è ripartita su 25 giri), Valentino aveva idealmente spento le candeline del 150° GP iridato; passando per primo sotto la bandiera a scacchi, ha invece colto il 50° successo (su 90 GP) da quando ad inizio 2000 è approdato nella massima cilindrata, ma soprattutto il 76° della carriera. «76 Rossi-76 Hailwood. I'm sorry, Mike (Scusami, Mike; n.d.r.)» recitava lo striscione preparato dal Fan Club per ricordare un giorno storico, visto che grazie al terzo successo al Sachsenring, Rossi ha cambiato la storia della moto. Dopo Giacomo Agostini (122 trionfi) e Angel Nieto (90), sul terzo gradino del podio ora accanto a Mike The Bike Hailwood c'è anche la faccia impertinente del folletto di Tavullia.
«Siamo sul podio dei grandi» il primo commento. Una vittoria fortemente voluta, costruita dopo un venerdì difficile, nel quale lui e la Yamaha avevano imboccato una strada sbagliata. «Una situazione disastrosa, ma con la squadra e gli ingegneri della Yamaha siamo stati bravi a risolvere i problemi. E sabato ho capito che sarei andato forte».
Il warm up dava l'ultima conferma. Così al via, mentre Hayden tentava la fuga come già gli era riuscito a Laguna Seca, Valentino scattava benissimo dalla quarta posizione sulla griglia per incollarsi ai suoi scarichi, seguito da Barros, Capirossi, Gibernau, Edwards e Melandri, mentre Biaggi era già attardato. Ma 5 giri dopo, la caduta di Hopkins interrompeva lo spettacolo. Nuovo via e ancora Hayden al comando tallonato da Rossi e Gibernau. Vale passava in testa alla fine del 2° giro, ma quello successivo Gibernau lo infilava in fondo alla discesa, cominciando la sua galoppata, mentre poco più dietro arrancavano Barros e Biaggi.
Non cambiava nulla fino al 13° giro, quando Hayden strappava a Rossi la seconda piazza e Gibernau tentava l'allungo. Subito abortito. Rossi rompeva gli indugi: al 19° giro passava Hayden in fondo alla discesa, quindi dopo essere restato coperto dietro Gibernau, al 23° fintava l'attacco nello stesso punto: caro Sete, io sono qui.
Messaggio recapitato, perché all'inizio del 25° e ultimo giro, il topolino Gibernau cadeva nella trappola del gatto Rossi: alla prima curva lo spagnolo svoltava quasi nella sabbia e Vale davanti si trovava la strada spianata. Gli ultimi chilometri per il pesarese erano una passerella, mentre Sete riusciva a difendere la seconda piazza dall'attacco di Hayden.
Con l'8° successo in 10 gare, il Mondiale è sempre più di Sua Maestà Valentino, che con 236 punti ha doppiato i suoi avversari: Melandri, 2° per un punto su Gibernau, 2 su Edwards e 3 su Biaggi (che campionato sarebbe senza Rossi!) naviga a ben 120 lunghezze. Quasi 5 gare di divario: un'enormità. E così Vale ha a sua disposizione l'ultimo ingrediente per festeggiare il settimo Mondiale: l'appuntamento è per il 18 settembre a Motegi, Giappone, in casa della antica amata Honda. Per omaggiare i 50 anni della Yamaha non c'è posto migliore.
Paolo Ianieri


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MessaggioInviato: lun 01 ago, 2005 9:35 am 
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venticello

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