Preso Massa, Vale prova
Futuro Ferrari: arriva il brasiliano e Rossi fa un altro test a Fiorano



di GIORGIO BELLEGGIA

ROMA - Ferrari ai lavori forzati. In un giorno ha preso Massa, ha messo di nuovo Valentino Rossi in pista a Fiorano e nel suo piccolo Badoer a Monza a provare le Bridgestone per Istanbul. L’arrivo di Felipe Massa, ufficializzato ieri insieme con l’addio definitivo a Barrichello, potrebbe essere legato al test a sorpresa riservato a Rossi sulla F2005. Massa affiancherà Schumi nel 2006, mentre nel 2007 il mercato piloti potrebbe tornare in fermento: se Schumi andrà via arriverà Raikkonen e Valentino potrebbe prendere il posto di Massa. Oppure, se Massa dovesse dimostrare di essere subito consistente, potrebbe guadagnarsi il volante della Ferrari anche nel 2007. E la coppia sarebbe Massa-Rossi.
Maranello diventa così il crocevia di due mondiali: Formula 1 e MotoGp. L’annuncio di Massa è importante perché rappresenta un grande investimento su un pilota molto promettente. Ma dietro la notizia dell’arrivo del brasiliano se ne protrebbe nascondere una più emozionante: il progetto vero di portare Rossi sulla Ferrari nel 2007. E questo spiega perché lo staff di Valentino non ha mai preso sul serio l’offerta Ducati: cambiare moto avrebbe voluto dire restare almeno altri due anni nella MotoGp, mentre l’obiettivo di Rossi era capitalizzare al massimo l’esperienza con la Yamaha (altro titolo nel 2006 e ingaggio raddoppiato) prima di rimettersi totalmente in discussione in Formula 1.
Il test-bis di ieri a Fiorano era una promessa del presidente Luca Cordero di Montezemolo a Rossi dopo il primo contatto ravvicinato con Schumi nel 2004 in cui Vale ottenne tempi più che incoraggianti: «Quando vuoi, le porte della Ferrari sono sempre aperte», gli aveva detto il presidente e così è stato. E siccome Rossi e la Ferrari hanno tutto eccetto che tempo da perdere, questo test-bis la dice abbastanza lunga sui reciproci interessi: Valentino si alimenta di nuove sfide ed è ferocemente a caccia di nuovi avversari, che potrebbe facilmente trovare in Montoya e Alonso per esempio. E poi c’è l’aspetto economico: pur spremendola fino in fondo, la MotoGp gli può dare 20-25 milioni di euro a stagione, mentre in Formula 1 prederebbe il doppio.
Intanto si riparte con Felipe Massa, che da ieri può finalmente gridare la sua gioia: «Ferrari, Schumi: eccomi. Dopo tre anni di Sauber sono pronto per un grande team e non vedo l’ora di cominciare». A Budapest, quando ormai l’addio di Barrichello era chiaro, Felipe aveva già raggiunto l’accordo con Maranello, ma era stato comunque costretto ad arrampicarsi sulle smentite.
Massa lascia la Suber senza rimpianti: la Ferrari è la Ferrari. Brasiliano, distruttore di avversari e di macchine nella prima parte della sua giovane carriera in Formula Chevrolet e Renault e in Formula 3000 , ha imparato a gestire la sua aggressività nel 2003, quando è diventato collaudatore Ferrari. E per acquisire peso politico ha scelto Nicholas Todt, figlio di Jean, come manager.
Il presidente Montezemolo ha voluto rigraziare Barrichello: «Abbiamo dato a Rubens la possibilità di accettare un'offerta pluriennale, superiore quindi alla durata del rapporto con noi, potendo anche esercitare un'opzione esistente nel contratto che abbiamo con Felipe Massa, un pilota giovane ma già sufficientemente esperto, su cui avevamo puntato sin dal 2001».