dalla gazza


La Gazzetta dello Sport

E Melandri si scopre disorientato
DEB SULLA MOTO EVOLUZIONE
BRNO (f.f.) La faccia di Marco Melandri, dopo un giorno di test pare un fumetto dove vedi mille pensieri che si rincorrono nella testa. Marco è da poco sceso da una Honda evoluzione, almeno per lui, visto che assomiglia nella sospensione posteriore, con i leveraggi in basso, a quella degli ufficiali. Un passo in avanti chiesto con ansia dopo la deludente gara di domenica, 6°: voleva fare il salto in avanti, al momento pare piuttosto un salto nel buio. «Ancora non è la moto ufficiale. Ho provato solo il forcellone, domani (oggi; n.d.r.) mi daranno il telaio. Per il momento quello che ho capito è che è molto facile andare sulla strada sbagliata. Sembra più difficile da mettere a punto».
E ancora non ha capito se è il caso di usarla nei prossimi GP: «La mia moto è molto buona in entrata e percorrenza di curva, chiedevo più trazione. Con la nuova soluzione c'è un miglioramento, ma poi si perde in altre parti». Per questo Marco non vuole fare previsioni. Anche perché per la prima volta è stato chiamato a fare un lavoro nuovo. «Non mi sono mai trovato nella posizione di dover decidere che strada prendere. Non voglio fare mosse azzardate, ho bisogno di pensare: non che abbia le idee confuse, ma voglio controprove certe, che non mi portino fuori strada».

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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«La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi» (P.P. Pasolini)

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Leggendo un po' tutti gli articoli rosa del "Nurburgring dello Sport", si ha tanto l'impressione che in casa Honda si voglia fare una bella ramazzata, anche se da un Gp all'altro le cose mutano enormemente:
ad ora i sicuri in Honda sono Pedrosa, Melandri ed Hayden, l'età gioca a loro favore, ma spero tanto per il ravvennate di non perdersi in questa parte conclusiva come fatto nei campionati scorsi altrimenti rischia di entrare anche lui nella quadriglia.

Per quanto riguarda Barros è probabile una permanenza da Pons con una riduzione dell'ingaggio, vista il budget in restrizione per il prossimo anno e la cosa potrebbe presentarsi drammatica con la perdita dello sponsor Camel; su Tamada pare che i riflettori tendono a spegnersi e quindi avrà moto sempre con due o tre passi dietro per le evoluzioni.

Gibernau ormai è in rottura sia con Honda che con Michelin, per cui Ducati potrebbe essere la soluzione ottimale (su Suzuki ho qualche perplessità).

Biaggi, nonostante la sua linguaggia automaticamente parli male sulla Honda, cerca in un modo o nell'altro di aggrapparsi alle sue ali (e per me questo è masochismo), da suo tifoso preferirei una chiusura di basso livello con un campionato dignitoso quindi in Kawa o Suzuki.

Perdere contemporaneamente Gibernau e Biaggi e ritrovarseli avversari, con Pedrosa debuttante potrebbe portare ad una annata nera per la Honda ... a meno che tutti attendono lo spagnolo e ti esce un americano o un italiano ben supportati come nuovo interlocutore di Rossi.

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