Test in Malesia: riparte la MotoGP
Il 23 gennaio a Sepang il test d'esordio della classe regina. Tutte le squadre e tutti i piloti in pista, dal superbig Rossi alla new entry Cardoso. E il nostro inviato sarà con loro, cronometro e computer alla mano
di Marco Masetti
http://www.motonline.com/article.do?id=1137408455661514
L'ultima apparizione della M1 di Rossi al mondiale 2005: nella prossima stagione, forse la definitiva, avrà un nuovo sponsor
Vacanze finite, si torna al lavoro: manubrio in mano e pista sotto le ruote. Inizio dei giochi il 23 gennaio 2006 a Sepang, in Malesia per una tre giorni di test che apre la stagione. Saranno parecchi gli spunti di osservazione, in primis il lavoro effettuato dalle Case durante l'inverno e il livello dei nuovi piloti.
HONDA
La più attesa, senza dubbio: per il colosso giapponese è l'anno della verità, visto che ha licenziato la vecchia guardia (Biaggi, Bayliss, Gibernau, Barros, il team Pons) e ha dato fiducia alla linea verde con Melandri e Hayden nel ruolo di capitani, Tamada in quello di gloria nazionale e i giovanissimi Pedrosa - che ha passato le vacanze in palestra per irrobustire il fisico - Elias e Stoner.
L'australiano rappresenta anche la new age dei team, visto che corre per la squadra di Lucio Cecchinello (sponsor probabile Lee Jeans e Carrera), un team allestito in brevissimo tempo ma che ha già ingaggiato un valido capotecnico come Ramon Forcada, ex del team Pons.
Le moto dovrebbero essere le note 211 nell'ultima versione 2005, difficilmente vedremo la moto "compatta" provata in test da Gibernau e Biaggi a Brno a fine estate.
A questo proposito resta un sospetto: quella potrebbe essere il prototipo della nuova 800 che si sta sviluppando in vista del 2007. Infatti, saranno ben poche le novità tecniche in questa stagione e non solo per Honda, visto che non avrebbe molto senso realizzare novità che poi difficilmente sarebbero usate per più di un anno. Si parte con una stagione più interessante per le performance dei piloti che per le news tecniche. Non è un aspetto negativo, soprattutto se Melandri e Hayden attaccheranno fin da subito con decisione il vero pilota da battere (Rossi).
YAMAHA
La M1 presenta qualche evoluzione a livello ciclistico e di motore per ottenere i due obiettivi richiesti da Rossi: più facilità nella messa a punto e nella risposta alle regolazioni e più velocità rispetto alle concorrenti. I giapponesi dovrebbero essere pronti a fornire ai due piloti del team Camel (abituiamoci a chiamare così la squadra interna Yamaha) le risposte giuste e consentire a Rossi di lottare per l'ennesimo titolo consecutivo della classe regina. Il campione è stato in vacanza tra Brasile e Dolomiti, è sempre nell'obiettivo della Formula 1, ma lo immaginiamo pronto all'appuntamento con la classica birretta al pub dell' hotel dell'aeroporto la sera che precede l'inizio dei test. E' lì che si parla delle novità del paddock, di qualche pettegolezzo e dei rivali. E' lì il vero Rossi, quello più amato, molto diverso dalla fabbrica di scoop che vediamo sui giornali. Poi la mattina seguente si trasforma e ritorna il Vale della Patria e il riferimento per tutti. Con lui ci sarà il fedele scudiero Colin Edwards che come solito farà sorgere il dubbio che la M1 non sia poi così forte (se confrontiamo i risultati suoi e di Rossi scopriamo un abisso e l'interrogativo sul vero valore della moto scocca legittimo). Poi c'è l'inglese Ellison con la terza M1 del team Tech 3 gommata Dunlop e l'incognita Checa che spera di trovare, sempre nell'ambito della stessa squadra, un'altra Yamaha, gommata però Michelin. Impresa molto difficile, specie per un pilota over 30, perché oggi essere avanti negli anni è un peccato nella Moto Gp. In più convincere i tecnici Michelin a dividere un box con una moto gommata dai rivali jap non sarà facile.
SUZUKI
L'anglo americano Hopkins e il neo arrivo Vermeulen saranno alla guida della rinnovata Gamma. Per la V4 Suzuki ci dovrebbe essere la versione finalmente definitiva del motore big bang e i cavalli necessari a stare al passo dei migliori. Impresa fino ad oggi mai riuscita. La squadra gommata Bridgestone ha anche l'impegno di non sfigurare nel confronto con il team che ha dominato in SBK, altra operazione non semplice. Insomma, per la Suzuki è un anno decisivo: si era parlato di stop all'attività in Moto Gp e il compito di Hopkins e Vermeulen è quello di riportare il sorriso. Ma anche la Casa ha le sue colpe, visto che non si è sempre dimostrata reattiva nel proporre ai piloti le modifiche e le evoluzioni richieste, oltre ad aver lavorato con troppa lentezza allo sviluppo del motore big bang. Con il team Moto Gp ci saranno di sicuro anche il test rider Aoki e la squadra Yoshimura che sviluppa la SBK AMA destinata a correre negli USA.
KAWASAKI
Situazione analoga a quella della Suzuki: dovrebbe essere finalmente pronto e combattivo il motore big bang che lo scorso anno non è mai stato affidabile. I piloti sono il riconfermatissimo Nakano e il francese De Puniet, che arriva dalla 250. Li attende una moto che fino ad oggi ha raccolto poco, pur mostrando un buon potenziale. I piloti hanno sempre detta che mancano i cavalli e l'accelerazione. Lo staff tecnico, non a caso capeggiato da un ex progettista Yamaha segue, con ritardo, la strada tracciata proprio dall'altra casa nipponica. Ovvero, motore big bang e ciclistica costruita su misura della prima guida. Come a dire, facciamo esattamente come hanno fatto con Rossi! Con i due piloti ufficialici sarà anche il test rider Matsudo, indispensabile anche per testare le gomme Bridgestone che arriveranno come sempre in gran numero.
DUCATI
Unica Casa europea, solitaria alternativa alle giapponesi, la Ducati vanta una squadra davvero eccezionale e merita tutto il supporto degli appassionati. In un mondo che insegue i piloti giovani, la Ducati mette in mano le sue Desmosedici di due agguerritissimi over 30 con Capirossi e Gibernau. Esperienza e velocità sono le doti di due piloti con i quali tutti dovranno fare i conti nel corso della stagione. Certo, due cavalli di razza sotto lo stesso tetto possono anche generare tensione, ma la squadra (espertissima e molto valida nel personale tecnico) ha i cromosomi per gestire la situazione.
La nuova moto è stata presentata qualche giorno fa a Madonna di Campiglio con tanti particolari "evoluti" per renderla all'altezza della situazione. All'inizio Capirossi parte con grande vantaggio: sa tutto della Desmosedici e non ha bisogno di apprendistato, Gibernau all'opposto dovrà costruirsi da zero un rapporto con un mezzo molto diverso dalla Honda che conosceva come le sue tasche.
In azione anche il team satellite Pramac di Luis D'Antin con le D16 dello scorso anno gommate Bridgestone, affidate a Cardoso e Hofmann.
Riguardo alle Bridgestone si sa che arriveranno in Malesia novità importanti. Sicuramente le due vittorie dello scorso anno hanno fatto capire a tutti il grande potenziale del costruttore nipponico.
Perché, se non si fosse capito, a Sepang riparte anche la grande sfida tra Michelin e Bridgestone, quindi attenti ai progressi: se i tempi caleranno di un secondo rispetto a quelli già da fantascienza dello scorso anno, vorrà dire che i progressi delle gomme sono stati notevoli. O credete ancora che in un anno solo lavorando sul motore si riescano ad avere progressi così evidenti?
Appuntamento su motonline a partire da lunedì 23 gennaio, con risultati, commenti, interviste.
(20.01.06)
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