Vale, missione possibile
Rossi: «Sepang mi diverte. Ma mi servono tre GP all’attacco»
Tornerà all’attacco, Valentino Rossi in Malesia. Dopo aver recuperato in un sol colpo tredici punti ad Hayden, a Brno, ed aver ridotto il suo distacco dall’americano ad appena 38 punti, il Fenomeno - Capirossi permettendo - non si accontenterà di niente di meno di una vittoria.
Non si tratta di una strategia, quanto di una necessità: l’americano, infatti, sul circuito di Kuala Lumpur non è mai salito sul podio e probabilmente correrà ancora una volta in difesa, in attesa di attaccare a Phillip Island, in Australia o a Motegi, in Giappone, tracciati più vicini alle sue corde.
«Come tutti sanno, Sepang è una delle mie piste preferite
- ammette Valentino Rossi - Lì guidare la mia M1 è sempre stato un divertimento. A Brno abbiamo fatto degli ottimi progressi, quindi speriamo che vada tutto bene fin dal venerdì mattina in modo da poter lottare al massimo per tutto il fine settimana. L’anno scorso, però, Loris Capirossi a Sepang fu incredibilmente forte, come due settimane fa a Brno e sono sicuro che domenica lo sarà di nuovo!» .
TERZO INCOMODO - Il ritrovato Capirossi, anche lui in lizza per il titolo, rischia di diventare il classico terzo incomodo fra Vale e Nicky. Una eventuale vittoria del ducatista, infatti, priverebbe Vale del bersaglio grosso, i 25 punti del primo posto. Rossi, comunque, sembra non preoccuparsene più di tanto.
«Questa volta non posso vincere il titolo in Malesia, quindi il mio obiettivo resta quello di fare il podio e guadagnare più punti possibili per poter continuare a lottare - è la precisazione del campione del mondo -
Queste tre gare di fila sono molto importanti e alla fine di questa serie il mondiale potrebbe essere molto più chiaro. Queste gare oltreoceano sono sempre una cosa faticosa, con tante ore in aereo e diversi cambiamenti di fuso orario, ma resteremo concentrati e daremo il meglio» .
IL TECNICO - Il plurale non è majestatis: Valentino si riferisce, ovviamente, al suo bravissimo capomeccanico, Jeremy Burgess, chiamato anche lui a dare il cento per cento nel momento più difficile del campionato.
«Con l’eccezione di Brno, recentemente siamo stati in piste strette e poco filanti, mentre Sepang è quello che io chiamo un circuito da gran premio vero - spiega JB - Sepang è una grande pista perché ha un po’ di tutto, da due punti che sono abbastanza veloci per i piloti da essere affrontati in sesta marcia ad altri stretti e tortuosi, da prima. Parlando sempre di curve, ce ne sono alcune che si percorrono in accelerazione, altre in cui praticamente ci si ferma e infine quelle in cui si deve decelerare arrivando da velocità elevate. Quindi fondamentalmente ogni area della moto è messa sotto stress. L’anno passato siamo stati sorpresi dalle gomme, ma durante i test invernali abbiamo fatto un sacco di giri ed anche nelle ultime gare abbiamo lavorato in questa direzione. Un buon assetto dell’avantreno è cruciale a Sepang perché ci sono molti punti nei quali il pilota si trova a frenare in piena piega, così che è necessario che il pilota si fidi che l’anteriore non gli prenda sotto. La temperatura è un altro fattore importante ed il pilota deve stare attento a non affaticare le gomme troppo presto» .
ALL’ATTACCO - Se Rossi deve vincere, come dicevamo ad Hayden basta un buon risultato. Un obiettivo non impossibile su una delle piste che conosce meglio e sulla quale l’inverno scorso ha percorso ben 443 giri: venti gran premi!
A Sepang, però, Nicky non è mai salito sul podio, arrivandovi ai piedi, però, per ben tre volte.
«Mi avvicinerò a questi gran premi come se avessi ancora tutto l’anno davanti - rivela Kentucky Kid - Non mi farò innervosire. Proverò ad essere veloce ed intelligente e combatterò per il miglior risultato ogni fine settimana. Credo in me stesso ed ho un ottima squadra. Proverò a divertirmi. Le tre corse consecutive di fine stagione, del resto, sono divertenti. Si viaggia molto e c’è una bella atmosfera. Dopo il cattivo risultato di Brno sono ansioso di tornare sui miei standard, anche perché anche lì avremmo potuto far bene. Sepang, comunque, è un circuito che conosco bene e che mi piace, come gli altri che stanno arrivando » .
Valentino è avvertito. La rincorsa non sarà semplice.
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