Papà Rossi torna sulla maledetta domenica di Valencia e sulla nuova stagione
«E’ favorito per il Mondiale, solo Capirossi può batterlo. Hayden? Meglio Pedrosa»
ULTIMI giorni di vacanza per il motomondiale che dal 21 accenderà i motori con i test sulla pista malese di Sepang. Tra le novità: MotoGP non più da 990 ma 800 cc, un GP in più, quello di Misano, per un totale di 18 e un campione del mondo nuovo, Nicky Hayden, dopo il lustro targato Valentino dal 2001 al 2005. Di questo e altro Tuttosport ha parlato con papà Rossi, ovvero Graziano, che ancora non riesce a spiegarsi quella stranissima domenica di Valencia in cui Vale cadde e perse il titolo. Una domenica bestiale.
Ricorda Graziano: «Nella giornata in cui ha perso il titolo, sin dal mattino ho visto cose inspiegabili. Un fatto è sicuro: non ha avuto il “braccino”»
MARCO BO
Graziano Rossi, che effetto le fa, dopo cinque anni di fila, pensare che suo figlio Valentino non è più campione del mondo?
« Non è una situazione nuova in assoluto, ha corso stagioni in 125, 250 e 500 senza avere il titolo iridato in tasca. Però in effetti questa sarà la sua prima stagione in cui deve iniziare una nuova avventura dopo aver perso il trono. Non gli era mai successo e devo dire che proprio per questa ragione i tifosi si devono aspettare un Valentino più motivato che mai. Del resto ha perduto il titolo all’ultima gara e in modo emozionalmente violento. E’ evidente che ha dentro una carica eccezionale, è reduce dalla delusione motociclistica più grossa mai patita nella sua vita ».
Come ha reagito Vale, a questo primo vero schiaffo in carriera?
«Direi che con questa sconfitta non ha perso l’occasione di vincere. Per esempio nel modo con cui ha saputo accettare l’insolito verdetto. Non ha perso l’equilibrio, non ha fatto drammi, non è andato fuori di testa. Anzi. Anche se è mio figlio e posso sembrare di parte, mi è piaciuto tantissimo come ha saputo affrontare una situazione per lui completamente nuova e ostica. Se in pista ha perso, fuori ha vinto. E a Natale, mentre pranzava a casa dei nonni con me, ci stupivamo nel vederlo così sereno. Incredibile come sappia dividere la vita privata dalle corse».
Prima di parlare di presente e futuro ancora un occhio al passato, a quell’ultima gara di Valencia con la caduta ”fessa” al quinto giro con la moto in piega a 80 all’ora: un regalo Mondiale per Hayden. Cosa provò in quel momento?
«Ricordo perfettamente quell’istante perché fu una domenica stranissima, in cui succedevano cose che non riuscivo a spiegarmi. Dopo un venerdì-sabato in cui Valentino risultò velocissimo, tra warm e up e gara non capii nulla. Male al mattino e irriconoscibile durante la corsa.
In tribuna, sul megaschermo, vidi Valentino che per 4 volte tentava di passare Stoner senza riuscirci. Mi dissi: ma che cosa sta capitando, cosa sta succedendo? Una situazione talmente irreale nel suo complesso che la sua stessa caduta non mi provocò che un sussulto. Una giornata senza senso. Sì, perché io non me la sono ancora spiegata quella domenica ».
C’è chi ha azzardato l’ipotesi che Vale non sia stato assistito a dovere dalle gomme?
«Ho visto scene talmente assurde quel giorno che anche questa può essere una ragione, ma non più plausibile di altre. Una cosa posso permettermi di dire: sicuramente Vale non ha patito il ” braccino”, lo posso escludere categoricamente, lo conosco troppo bene».
Passiamo a questo 2007 che porterà la grande novità delle moto con il propulsore ridotto da 990 a 800 cc. Cosa cambierà in realtà?
« Assolutamente niente. Le Honda resteranno forti, così come le Yamaha e le Ducati. Non saranno più lente e lo stile di guida leggermente modificato verrà imparato dai piloti nel giro di un paio di prove. Questi sono fuoriclasse assoluti»
Chi è il favorito per il nuovo titolo Mondiale?
«Io non ho dubbi e dico Valentino Rossi. Ha dentro di sè una fermezza e una voglia di tornare numero uno che mi pare impossibile non pronosticarlo».
Il rivale più temibile resterà Hayden?
«No, non credo proprio. Io dico che se Loris Capirossi si confermerà costante come l’anno passato sarà lui il nemico più difficile da battere. Poi metterei Pedrosa, se imparerà ancora qualcosa in più e solo terzo Hayden. E’ diventato più veloce rispetto a un po’ di anni fa ma non abbastanza»
Questo 2007 sarebbe potuto essere l’anno di Rossi sulla Rossa. Lei si era espresso più volte a favore di Valentino capace di trovare il coraggio di fare il salto in Formula Uno. Quanto è rimasto dispiaciuto per la decisione presa?
«Nemmeno un po’. Perché se è vero che avrei voluto vederlo al volante della Ferrari, è altrettanto vero che mi sono convinto del fatto che la scelta finale sia stata quella giusta. La Formula Uno è uno sport in cui l’uomo ha un peso specifico troppo relativo e per uno come Vale, abituato a guidare una moto da competizione, alla lunga questa situazione sarebbe potuto diventare troppo penalizzante ».
Diverso invece il discorso del rally, che lo ha visto ben figurare a fine 2006 al volante di una Subaru ufficiale nella tappa mondiale della Nuova Zelanda.
«Già, qui il discorso è davvero diverso e non mi sento assolutamente di escludere che dopo le moto mio figlio possa andare a correre seriamente nei rally dove il pilota conta tantissimo ».
A proposito di due ruote, sembra imminente il rinnovo con la Yamaha anche per il 2008. Ma lei non lo vedrebbe volentieri sulla moto italiana, ovvero la Ducati?
«Io credo che sia logico cercare di restare in un ambiente in cui ci si trova molto bene. Però in effetti sarebbe intrigante provare un anno con la Ducati. Diciamo che una volta individuata l’ultima stagione in moto prima di smettere, potrebbe giocare il jolly della Rossa».
Questo 2007 porterà una grande novità sulle due ruote. Biaggi in Superbike. Una sua previsione.
« Biaggi è un campione con molta qualità nella guida per cui saprà imporsi tra i primi quattro. Il problema sarà il carattere degli avversari, tutta gente con gli attributi. Se si calerà nella nuova realtà con umiltà e non da star potrà fare bene, molto bene».
Concludiamo con Vale. Che regalo si impegna a fargli se dovesse tornare campione del mondo?
«A Pesaro, a casa di suo nonno, cioè mio papà, ogni tanto arrivano delle foto dalla Germania da tifosi tedeschi che le inviano per averle indietro autografate da Vale. A volte ce ne sono di così belle che qualcuna la rubo. Una è appena arrivata ed è Vale al volante della Subaru in Nuova Zelanda in un salto con la macchina sollevata da terra di un metro e mezzo. Se quest’anno vincerà il titolo faccio fare un ingrandimento formato poster, lo incornicio e glielo regalo. Come vedete non mi allargo molto perché mi sa che a novembre dovrò sostenere questa spesa...».
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