Per me questo regolamento è buono.
Dal punto di vista prototipi poi lamentarsi della guerra delle gomme è assurdo.
Dal punto di vista dello spettatore interessato soprattutto allo scontro in pista tra i piloti no, ma purtroppo l'interesse dei campionati è legato agli investimenti delle case a cui (giustamente) non interessa affatto che vinca il miglior pilota, ma semplicemente che vinca il proprio pilota.
Il campionato prototipi per eccellenza è la formula 1.
Domenica hanno corso a montecarlo e (se la noia immensa non mi ha tradito) c'e' stato un solo errore di Liuzzi che è andato a sbattere perchè il suo retrotreno era danneggiato.
Ora, o questi sono tutti a livello di Senna, o si limitano a portare la macchina al traguardo (vero in molti casi) o da guidare ci è rimasto troppo poco (basta vedere un camera car di Senna confrontato ad uno di oggi).
(OT: lasciamo perdere che dopo avere massacrato tutti i circuiti storici, riducendoli a dei kartodromi in nome della sicurezza, ci vengano a proporre 3 GP cittadini in una stagione che mi girano i maroni a 19000 giri come da limiti regolamentari)
Non so se potrebbe mai esistere una motogp come l'atletica che sia un confronto tra squadre di uomini di cui il pilota è la punta di diamante, o meglio esiste già, ma dietro al pilota non c'e' solo il suo team che mette a punto la moto ma tutta una casa che investe milioni di euro.
Il dubbio è che il pilota non sia la punta di diamente, il caposquadra, l'obiettivo di tutto il lavoro, ma solamente la punta dell'iceberg che sta esposta alla vista ma viene portato in giro dalla immensa massa sommersa.
Per me la misura ideale di un campionato del mondo piloti sarebbe, materiale uguale per tutti con sviluppi ogni quarto di campionato, ed il pilota che con il suo team mette a punto la moto e cerca di tirare fuori il meglio dal mezzo.
Il problema è chi sarebbe disposto a fare queste moto? Alla fine sarebbero dei trattori dato che senza ritorno non c'e' investimento, i soldi girerebbero nella SBK di turno dove le case hanno visibilità ed i piloti migrerebbero lì, dopo di che ci ritroveremmo con la motogp di oggi.
Insomma tutte ste cazzate scritte per dire che il ruolo del pilota è in calo in tutte le discipline motoristiche "ricche" ma che è una strada inevitabile.
Ci sono formule basate sullo spettacolo con forti limitazioni regolamentari, ma alla fine la F1 il cui significato sportivo è azzerato da anni raccoglie l'attenzione di tutto il mondo e "vende" tantissimo uno spettacolo inesistente.
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