Avete letto il bellissimo, a mio parere, articolo su MOL, motonline, del direttore Luigi Bianchi del sito suddetto sito?
Molto interessante e in parte riprende argomenti trattati in questo thread, come Rossi, e le sue imprese, gare poco avvincenti o noiose:
Senza Vale il nulla?
Per una volta, dopo molto tempo, sono riuscito ad andare in circuito a seguire un MotoGP e ho assistito al calderone di polemiche sportivo/mediatiche seguite alla vittoria di Stoner e della Ducati e alla debacle della Yamaha gommata Michelin di Valentino.
E, come è ovvio, opinioni diverse ci sono anche in redazione. Ma qualche idea su tutta la questione me la sono fatta pure io. Vado con ordine.
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- Regolamenti: affermare che l'attuale regolamento favorisce la Ducati e ammazza lo spettacolo è una mistificazione: il regolamento in questione se l'è fatto Honda sui misura e poi si è fatta bagnare il naso non solo da Ducati ma, anche, dai suoi compaesani di Suzuki e Kawasaki. Se le Honda (e le Yamaha) non vanno è solo e unicamente demerito loro.
- Pneumatici: quando le moto gommate Bridgstone gli scorsi anni a metà gara rimanevano sui cerchi, nessuno diceva che Honda e Yamaha vincevano per merito dei pneumatici e invocava il monogomma. Ergo...
La verità è che questo campionato, finiti i grandi duelli tra Valentino, Capirossi, Biaggi e Gibernau e finita la sfida Vale/Yamaha alle Honda è rimasto sulle spalle del solo Rossi. Se lui è protagonista tutto OK, se lui (non certo per suo demerito) esce di scena succede come a Misano: dopo il ritiro di Vale il pubblico ha iniziato ad avviarsi verso i parcheggi a gara ancora in corso. E c'è qualche ragionamento da fare anche in casa Ducati: perchè una simile vittoria di una rossa nel cuore della Romagna non fa tremare gli spalti come ci si aspetterebbe?
Rimedi:
- Le gare affollate e combattutissime della 125/250, dove non ci sono grandissimi nomi, qualcosa dovrebbero insegnare: bisogna assolutamente rimpolpare la scarsissima griglia di partenza della MotoGP tenendo sotto controllo i costi (per esempio, i materiali specialissimi per lo spettacolo non servono) e soprattutto limitare il dilagare l'elettronica, che toglie peso alle doti di guida e alle capacità tattiche dei piloti (la noia mortale delle gare di F1 qualcosa dovrebbe pur insegnare...).
- Appurato che di Valentino ne nasce uno ogni vent'anni (se va bene) e che non lo si può clonare come la pecora Dolly, un po' più di cura dell'immagine pubblico/spettacolare degli altri piloti non guasterebbe. Insomma, le risposte sempre perfettine in conferenza stampa saranno anche politically correct ma non emozionano nessuno. Come dice un mio collega, che in Ducati si decidano a comperare un pollo e una bambola di gomma a Stoner... se si mette a parlare come guida siamo a posto!
Alla fine credo che non servano rivoluzioni regolamentari e che basti avere un po' di pazienza: la storia delle corse insegna che non esiste mondo più imprevedibile e instabile, e sono convinto che nel campionato 2008 i valori in campo saranno tutti diversi da quelli attuali per moto, pneumatici, piloti: con gomme e moto più equilibrate la sfida della nuova generazione (Stoner, Melandri, Lorenzo, ecc.) al re Valentino potrebbe essere un tema entusiasmante.
E per chiudere i più sinceri complimenti a Vale per l'intelligenza, la simpatia e anche l'ironia con cui sa gestire un momento così negativo. Comportarsi come sa fare lui in un mondo che passa in un lampo dall'dolatria ceca alla lapidazione credo sia più difficile che portare sul podio la M1...
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