MOTO
Burgess contro Vale: no al monogomma
Dura presa di posizione dello storico capomeccanico di Rossi: «E’dovere di chi perde migliorare per tornare a vincere. Quando Sampras dominava non hanno stravolto il tennis per avere più spettacolo»
LA QUERELLE diventa sempre più intricata. Già. L’uscita in Giappone di Carmelo
Ezpeleta. boss della Dorna, « ho proposto alla GP Commission di passare nel 2008 a un unico fornitore di gomme » , sta scuotendo il mondo della MotoGP. In realtà questa idea del monogomma piace a pochi anche se tra quei pochi ci sono soggetti importanti quali la Honda e la Yamaha e, assolutamente non a caso, Daniel
Pedrosa e Valentino
Rossi. La sensazione è che passare al monogomma in tempi così ristretti significherebbe davvero andare incontro a una nebulosa dai contorni e la consistenza poco chiare. Non a caso anche un grande vecchio saggio come Jeremy Burgess,
storico capomeccanico di Valentino Rossi, prende chiaramente le distanze da questa soluzione. Andando di fatto così contro il pensiero del sette volte campione del mondo. In una intervista al sito inglese motorcyclenews, l’australiano bolla come inutile il tentativo del monogomma per avere gare più combattute e quindi in grado di offrire un maggior spettacolo. Ma non solo. Va giù deciso anche sotto il profilo filosofico: « Non mi pare che nei 100 metri calzino tutti le stesse scarpe, nè che nel tennis si sia deciso di stravolgere le regole quando vinceva sempre
Sampras o altrettanto nel golf quando a dominare era sempre lo stesso campione. Penso invece che sia dovere di chi ha perso rimboccarsi le maniche e cercare di lavorare più duro per tornare in vetta. Tra l’altro col monogomma si impedirebbe alla Michelin di dimostrare che è in grado di reagire da un anno all’altro e questo non lo trovo affatto giusto. Non solo, si tratterebbe di una scelta punitiva anche nei confronti della Bridgestone che ha investito tantissimo per riuscire a vincere il Mondiale. Passare al monogomma mi pare davvero una reazione esagerata. Io ovviamente parlo a titolo personale e non della Yamaha ma lo ripeto: non mi sembra una buona idea andare in regime di monopolio. La competitività permette di migliorare le prestazioni. In un recente passato Carmelo Ezpeleta dette ai costruttori di pneumatici una regola che diceva che dovevano dare il preavviso di un anno prima di lasciare ed ora afferma che ne butterà fuori due di loro, o forse addirittura tre » .
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