fonte motograndprix.it


28-03-2008

Nessun miglioramento. Con due parole si può sintetizzare quanto mostrato oggi a Jerez da Marco Melandri, rimasto costantemente nelle ultime posizioni in piena "bagarre" con le Desmosedici GP8 "Sat" di Elias e Guintoli. Il ravennate le ha provate tutte, prendendo spunto dal set-up di Losail e dei test invernali, senza riuscire a trovare miglioramenti nel feeling con la propria Ducati. Sconsolato, Melandri sembra vicino alla rassegnazione: non c'è alcun segnale di miglioramento, difficilmente arriverà nelle prossime gare.
"Non è stata una giornata facile perché le regolazioni che nella gara in Qatar mi avevano dato sensazioni positive, qui non funzionavano", afferma l'ex iridato della 250cc. "Abbiamo cercato di fare solo poche modifiche per trovare più grip e per migliorare la frenata, ma ancora non ci siamo. So che questa non è una delle piste più facili per la nostra moto, ma oggi speravo comunque di fare un po' meglio. Non ci resta che continuare a lavorare sperando che domani il tempo si mantenga buono".

Marco è tornato anche sul set-up deliberato nei test IRTA di febbraio, senza però vedere alcun miglioramento sul piano cronometrico. Sarà un weekend (ed un campionato, a questo punto) estremamente complicato.

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ma com'è possibile?! anche se non lo ritengo un campione...non credo che marco non sia più capace di guidare una moto.

boh...

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Fucilali tutti e lascia che li giudichi Dio

fonte gpone.it

Marco: "Mi faccio portare in giro dalla moto"
L’ottimismo della vigilia ha già lasciato spazio allo sconforto: Marco Melandri sperava di poter dare una svolta, anche piccola, al suo rapporto difficile con la Desmosedici GP8, durante le due sessioni di prove libere di oggi a Jerez, ma i risultati sono stati negativi. Quindicesimo, a 1”5 dalla vetta: praticamente come nei test IRTA, forse qualcosa meglio, ma poco cambia.

“E’ inutile: i problemi principali riguardano sempre il fermare la moto in frenata e la mancanza di grip nella prima parte di gara. Con qualsiasi configurazione che abbiamo adottato, spostando i pesi anche del 40 per cento, il problema di fatto non è mai cambiato. Io sulla moto ho fatto tutto quello che potevo fare e il fatto è che il problema non cambia, rimane sempre quello: non riesco a spiegare il perché. Non sento proprio le gomme poggiare per terra, mi faccio portare in giro dalla moto. Metto le gomme nuove, ma per me tutte le gomme vanno nello stesso modo: fanno un giro e poi scivolano tutte. Comunque, vedremo… il mio potenziale per ora è questo, non posso inventarmi niente”.

Nel box, cosa dicono di questa situazione?

“Si lavora, si cerca di migliorare. La squadra lavora tanto, così come l’Azienda a casa, anche perché in generale qui anche Casey sta facendo fatica: a fine turno non era molto veloce neanche lui. Sapevamo che era una pista difficile per noi, ma chiaramente sono troppo lento”.

Rispetto ai test si è ridotto un po’ il gap dai primi o no?

“No, i tempi e il distacco dai primi sono praticamente rimasti gli stessi. Le ho provate tutte, modificando il cambio, provando a fare le curve prima con una marcia, poi con un’altra… ma non cambia niente”.

Alberto Cani

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capisco la difficoltà dell'affidarsi all'elettronica...ma qui si parla delle gomme. non ci si trova proprio co ste Bridgestone...

ma non riuscire neanche a sentirle poggiare a terra...è importante come espressione.
sta messo davvero male Marco...in tutti i reparti...e nn capisco del tutto il perchè.

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Penso semplicemente che la Ducati sia una moto impossibile da guidare per lui, perchè se metti Melandri su una M1 non credo andrebbe tanto più piano dei vari Lorenzo, Edwards, Toseland e Rossi, almeno rispetto a quanto sta facendo nei confronti di Stoner.

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Vedrete che anche al Mugello pista favorevole alla Duca...Melandri prenderà paga....l'unica moto con la quale puo' cercare di essere protagonista che è diverso dal lottare per il mondiale, è la Honda.

Penso che Melandri abbia delle buone qualità che lo portano ad essere un pilota veloce ma l'essersi andato a ficcare in una situazione di questo tipo gli porterà più di un dispiacere (e con lui anche a noi che in simili posizioni non ci aspetterremmo di vederlo).
Le difficoltà di Capirossi dovevano renderlo più prudente...
Avrà pensato che Loris ormai era in declino e che lui essendo più giovane non avrebbe avuto difficoltà.
Va a finire che a metà stagione pur di uscire dall'incubo, firma per la kawasaki
E adesso non chiamatemi Cassandro

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