Sempre da quella fonte c'è un altro pezzo molto simpatico:
"Uno dei personaggi più famosi dei forum motociclistici del web ha un nickname che evidenzia la sua vetustà (ehm.. Zio si scherza…): Zio Tazio, soprannome coniato in onore di Tazio Nuvolari.
Zio Tazio per gli amici, Luca per gli intimi, abita e se la spassa in quel di Rio de Janeiro, “rotonda” cittadina, e sapete a cosa mi riferisco, dalla quale scrive ed anima le discussioni MotoGp in giro per internet, forte del suo passato di pilota di 500 (ma non sveliamo quando..comunque dopo il diluvio) e della sua competenza in materia motociclistica.
Ordunque da me interpellato all’uopo, lo Zio risponde:
“Nella M1 (4T con ciclo distribuito su 720° ossia due giri dell' albero motore) gli scoppi sarebbero "distanziati" tra loro da 90°, ossia avremmo 4 scoppi "racchiusi" in 360° (una rotazione dell' albero) e nessun scoppio nei successivi 360°, seconda rotazione deputata quindi appena a scarico e aspirazione. Un 4-in-linea ha nativamente le manovelle a 180°: considerando che lo scoppio avviene ogni due giri di manovella gli scoppi (1-3-4-2) si susseguono ogni 180°. Se invece si costruisce un albero a gomiti con angoli di manovella di 90° si possono far scoppiare i cilindri ogni 90° in un solo giro di manovella (deputato cioé a compressione e scoppio), mentre il secondo giro di manovella sarebbe per tutti e 4 i cilindri deputato a scarico e aspirazione……”.
Ahem…grazie “Zio Tazio”.
(E’ un “mostro” e se faccio il bravo un giorno sarò come lui..e magari capisco cosa dice).
In ogni caso ho capito che tra due tempi e quattro tempi e tra 4T in linea e a V le cose cambiano ma la sostanza rimane, cioe’ la motivazione per cui si alterano i normali intervalli di scoppio: erogazione più dolce."
fonte:
Un brindisi allo Zio Tazio