Ok, quello delle gomme è un polpettone trito e ritrito... ma questa non ve la potete perdere. Alla fine ho il sospetto che qualunque decisione verrà presa sarà puramente per motivi "politici" che ben poco avranno a che vedere con lo sport
Da Motegi le ultimissime: (sportmediaset.it la penna è quella del buon Guido)
Monogomma, retromarcia clamorosa!
Tutti i costruttori riuniti a Motegi hanno votato contro
di Guido Meda
Era già buio a Motegi quando i costruttori hanno lasciato quella che potrebbe rivelarsi una riunione dagli esiti cruciali. Si sono pronunciati in maniera unanime con un no al monogomma.
Sostanzialmente i rappresentanti dell'MSMA (l'associazione che raggruppa le case costruttrici che partecipano al campionato del mondo) si sono trovati per mettere ai voti alcune questioni tecniche, ma su tutte proprio la possibilità di passare dal 2009 ad un solo fornitore di pneumatici, soluzione molto spinta dai piloti, molto spinta dal direttore Operativo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, da tutti loro giudicato un male inevitabile.
Ai costruttori il monogomma in realtà non piace. Nel corso della riunione è emersa una contraddizione piuttosto eclatante, che potrebbe indebolire la loro posizione, quando a decidere sulle sorti del monogomma sarà sabato la Grand Prix Commission.
La contraddizione è questa:
tutti si sono dichiarati favorevoli al proseguimento della competizione tra gommisti, ma tutti vorrebbero poter disporre delle gomme Bridgestone. (
)Impossibile a tutti gli effetti, avendo la Bridgestone già fatto sapere che al momento non sarebbe in grado di fornire gomme performanti a tutti i team iscritti alla MotoGp.
Solo nel caso di un monogomma, abbassando gli standar qualitativi e di ricerca il gommista giapponese potrebbe forse - ma non ne è sicuro - essere in grado di equipaggiare tutti. Piuttosto sorprendente il voto contrario della Honda che ha recentemente preso tutti in contropiede andando ad equipaggiare Pedrosa con le Bridgestone a stagione in corso.
Ora peserà in Grand Prix commission il voto dei team (riuniti sotto la sigla IRTA) e poi la decisione di Ezpeleta (che rappresenta l'organizzatore Dorna) che potrebbe decidere comunque per il monogomma appellandosi a ragioni "commerciali" che sottrarrebbero di fatto valore "tecnico" all'operazione rendendo inutile il pronunciamento dei costruttori.