MotoGp: Valentino Rossi stuzzica Lorenzo
DOMENICA a Sepang, dove un anno fa Valentino Rossi conquistò il suo nono titolo mondiale, il settimo nella clas se regina, Jorge Lorenzo di venterà per campione del mondo per la terza volta, la prima in MotoGP. Con la comunica zione ufficiale della Honda sul forfeit di Dani Pedrosa (lo ri vedremo in Australia), l’ultimo rivale rimasto in piedi almeno fino a una settimana da, ovvero libere del GP del Giappone, dove s’è frantumato la clavico la sinistra, la pratica è diventa ta una mera formalità: al maiorchino basterà un nono posto, sette miseri punti, per la matematica certezza a tre ga re dalla fine del campionato. Eppure in Yamaha stanno in crociando le dita e il nervosismo è palese, come ammette il manager Lin Jarvis, quando è chiamato a commentare le ripercussioni del duello accesissimo di domenica scorsa a Motegi, finito con Rossi sul podio e Lorenzo a lamentarsi per le spallate ricevute negli ultimi due giri fino ad ottenere una presa di posizione ufficiale contro il Dottore. «Non ci sono stati sviluppi dopo quello che ci siamo detti a Motegi con Jorge e Valentino – sostiene Jarvis . Il messaggio è arrivato, insieme alle polemiche, ed è stato recepito. E’ normale che tra due piloti competitivi e forti come loro si arrivi a situazioni come queste. L’unica cosa che posso dire è che mi auguro con tutto il cuore che tra di loro in gara ci sia una bella distanza. Non importa chi sarà davanti e chi dietro, ma spero che la prima volta che si dovranno incontrare sia al parco chiuso».
IL MURO Imbarazzo e gelo, dunque. Alla Yamaha non ve dono l’ora che sia finita e che il 2011 arrivi in fretta. Valentino compreso,probabilmente. Sia perché l’attende la grande sfi da in Ducati, sia perché vuole risolvere il problema alla spalla che ha condizionato la sua stagione. Anche ieri ha dovuto rinunciare alla sfida tra super kart con i colleghi («mi sono di vertito un sacco, ma ho iniziato a sentire dolore alla spalla e se avessi continuato sarebbe stato un problema per le prove »), ma ha anche subito mes so in chiaro una cosa: non si farà operare prima della fine del campionato e ancor più non si tirerà indietro. «Andrò sicuramente in Australia e, al 99%, cercherò di finire la sta gione prima di farmi operare. E correrò per vincere» annuncia Vale in una conferenza stampa molto teatrale: lui e Jorge non si guardano, divisi fisicamente (come nei loro box col muro) da Casey Stoner, davvero il classico terzo a gode re, visto che ha vinto le ultime due gare. Ma l’attenzione è tut ta per “quei due”. E mentre Jorge cerca di sbarazzarsi del la questione con sarcasmo («cos’è successo in Giappone? Non mi ricordo… Ah, sì, ho rinnovato per due anni il contratto con Yamaha. I sorpassi? Sì, belli, molto divertenti…»(:lol:)), Vale affonda il coltello nella piaga, forte anche del fatto che una buona fetta degli stessi tifosi spagno li in questi giorni sui blog dei siti specializzati hanno criticato Lorenzo per essere andato a “llorar” (piangere) dai capi Yamaha. L’AFFONDO «Quando uno perde un duello così è arrabbiato e tira in ballo cose che non sono assolutamente vere l’attacco di Vale -. La sua reazione non l’ho capita. Io non l’avrei fatto. Mi sarei arrabbiato, avrei dato due calci a una sedia, ma non sarei andato da qualcuno a dirgli che deve stare più attento. Non so cosa potesse aspettarsi da me, ma io ho fatto così in tutta la carriera. Anche a rivederlo in televisione, quello di Motegi è stato un grande duello, ma niente di più. Comunque non sono arrabbiato con la Yamaha. Mi sono venuti a spiegare che c’è un titolo in ballo e che Jorge è un pochino nervoso e quindi di stare attenti. Io ripeto quello che ho detto a loro: se Pedrosa fosse stato davanti in gara io avrei anche potevo comportar mi diversamente, ma così stiamo parlando di stupidaggini. Il Mondiale è finito venerdì a Motegi (l’infortunio di Pedrosa, ndr). Non è che posso mollare se lui ha dei problemi di campionato. Se li ha, si mette dietro e prende qualche punto in meno. L’anno scorso a Phillip Island ero con Stoner e avevo la possibilità di lottare con lui per la vittoria. A cinque giri dalla fine mi sono detto: “co sa faccio, rischio o m’accontento?”. Ho deciso di arrivare secondo e ho vinto il Mondiale. Di solito si fa così, non è che potevo andare da Casey e dirgli: “fammi passare, se no io butto via i punti”». LA RISPOSTA Lorenzo in cassa e cerca di guardare oltre, difendendo con orgoglio quanto fatto quest’anno. «Quello che è successo, è successo, ora sono concentrato sul Mondiale. Ho saputo che Pedrosa non verrà, e questo significa che l’infortunio è stato grave. Mi dispiace che non ci sia, avrei preferito dover combattere di più ma vincere con lui presente. Sono comunque sereno perché so di essere un ragazzo fortunato, ma penso anche che se sono arrivato fino a qui è anche perché ho guidato bene tutto l’anno». Poi l’ultima stoccata, in zona cesarini. «A Motegi ho perso una battaglia, ma quello che conta è la guerra». Insomma, attenti a quei due: ci sarà anco ra da divertirsi.(tuttosport)h24
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_________________ Rivers always reach the sea.
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