Sottoscrivo...quando hai la moto per vincere è già poco se arrivi secondo.
Il campionato è compromesso (se giochi male i jolly), ma comunque ancora molto aperto

MARQUEZ con l'errore della gomma al giro di partenza si è avvantaggiato altrimenti sarebbe entrato come pedrosa e il resto

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la penso come ammbuti, rossi non é stato abbastanza lucido

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

nei test post gara Rossi precede masrquez, vinhales, lorenzo e zarco

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In un modo o nell’altro, quando c’è una gara flag-to-flag Valentino e il suo team ne combinano qualcuna. “L’unica soddisfazione è che di solito il patacca sono solo io, mentre questa volta siamo in 3 o 4 a condividere le orecchie d’asino” fa autoironia Rossi, che però sa che sulla strategia c’è ancora da lavorare.

Il Dottore non vuole puntare il dito verso nessuno, “non è elegante dire di che è la responsabilità o esattamente cosa è successo, ma c’è stato un problema di comunicazione. Un ritardo di una decina di secondi che mi ha fatto perdere un giro per rientrare” spiega.

La lezione del Sachsenring lo scorso anno non è servita?
“La situazione qui è stata diversa, perché in quel caso dal box mi avevano esposto la tabella per rientrare e io non mi ero fermato. Proprio per questo, eravamo d’accordo che appena avessi visto la segnalazione sarei entrato per cambiare moto”.

Ma…
“Quella segnalazione è arrivata con un giro di ritardo. Forse il problema è che in queste situazioni sono sempre primo, vado troppo forte sul bagnato (ride). Scherzi a parte, c’è stata anche un po’ di sfortuna”.

In che senso?
“Honda è migliore di noi in queste situazione e quando Pedrosa è rientrato in molti lo hanno seguito, avvantaggiandosi”.

Bravi loro…
“Ammetto che questo tipo di gare non siano il mio punto di forza, ma sono quasi certo che entro fine carriere riuscirò a sconfiggere il flag-to-flag e salire sul podio (ride). È un peccato, perché potevamo portare a casa più punti, se poi la gara fosse stata asciutta dall’inizio avrei potuto lottare per il podio e se bagnata anche per qualcosa di più”.

Chi prende le decisioni in questi casi?
“Dai box è più facile capire la situazione, ma ammetto che capire il momento giusto per rientrare non è il mio punto di forza”.

Avere i messaggi sul cruscotto avrebbe aiutato?
“Sì, ma non siamo ancora pronti per utilizzarli, anche se non manca molto”.

Quel che è fatto è fatto…
“Era meglio essere a 10 punti di distanza da Marquez che a 22, ma il campionato è ancora molto aperto. Marquez ha fatto un azzardo e noi sbagliato per un giro, altrimenti avrei potuto lottare con Pedrosa. L’importante però è essere stato competitivo per tutto il fine settimana”.

È quello che ti rende ottimista?
“Sì, abbiamo lavorato bene e, diversamente dal solito, sono riuscito a essere veloce anche subito dopo il cambio gomme. Mi sono divertito molto nella rimonta e alla fine mi è sfuggito il podio per un pelo”.

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Il Gran Premio della Repubblica Ceca ha incoronato ancora una volta Marc Marquez re del flag to flag. Semplicemente perfetto lo spagnolo, che ha scelto il momento giusto per cambiare moto e conquistare la vittoria a Brno. Un successo che gli permette di scavare il solco nella classifica iridata, rifilando 14 lunghezze di distacco a Maverick Vinales, primo degli inseguitori.

Ecco quanto accaduto nell’ultimo round secondo l’occhio attento di Carlo Pernat.

“Non so se definire questo GP il festival degli errori o degli orrori. Di sicuro la Honda con Marquez e Pedrosa ha dato una lezione a tutti, una prestazione da 10 e lode. Marc, vedendo asciugarsi la pista, si era già messo d’accordo col team per rientrare, trovando subito la moto pronta al secondo giro. Stessa cosa per Dani, entrambi hanno insegnando come si corre. Inoltre Marquez è stato pure furbo quando è rientrato, facendo sfilare gli altri piloti”.

Di sicuro Yamaha non si è rivelata all’altezza della situazione: “È un errore devastante, non è possibile richiamare Rossi ai box tre giri dopo rispetto a Marquez, vedendo addirittura i tempi nei monitor. Inoltre Valentino in queste condizioni fatica, è il suo tallone d’Achille. La loro decisione ha consentito a Vinales di salire sul podio. Penso sia andata addirittura peggio al team Tech3, è allucinante, Folger è rientrato correttamente al terzo giro ma non ha trovato la moto pronta”.

Pernat non risparmia nemmeno la Rossa e Suzuki: “Ducati ha commesso due errori clamorosi, non è la prima volta che succede. Jorge è rientrato nel momento giusto, ma si è trovato al box la seconda moto senza le gomme e con la sospensione da sistemare. Così si buttano via i GP. Infine incredibile quanto accaduto alla Suzuki. A parte l’incidente di Iannone, di cui Aleix non ha colpa, bensì è da attribuire al meccanico Aprilia, ai box la squadra era in ritardo con la preparazione della moto. Sono errori da dilettanti allo sbaraglio, bisogna stare attenti, perché qua c’è di mezzo la sicurezza dei piloti”.

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con tutto quello dichiarato a sto punto in honda hanno il bernacca giusto

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Forse subito con le slick sarebbe stato un azzardo ma una seconda linea poteva farlo... Con gara bagnata penso si possa partire con quello che si vuole... Alla fine però la colpa è della direzione gara se avessero fatto una moto 2 con più di 6 giri avrebbero fatto gara asciutta

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