Le pagelle di "La Repubblica"
Grazie Valentino, grazie davvero
dal nostro inviato BENEDETTO FERRARA
Rossi 10 e lode per il gesto tecnico: l'ultima curva, l'ultimo giro, ovvero: l'ultima possibilità là dove tutto è difficile e niente è prevedibile, tanto più che in quel punto è cosa rara riuscire a ottenere ciò che si vuole. Servono quintali di coraggio, per provarci. E l'abilità di un fenomeno, per capire come fare, quando 25 giri di passione ti hanno ormai prosciugato la saliva e dissolto ogni pensiero dal cervello. Adrenalina e genio: stacchi a duecento all'ora e ti infili lì dove non sembra possibile. Un colpo da maestro che nessuno dimenticherà.
Rossi 10 e lode per l'emozione: cacciatori di brividi, drogati di passione, ecco la domenica che serviva per rimettere il moto il cuore davanti a uno degli show più belli di sempre. Un gol che vale un mondiale a tempo scaduto, il primo bacio di una nuova storia d'amore, tuo figlio piccolo che vince una garetta di nuoto, la canzone che ti butta via di testa mentre l'auto attraversa la notte, l'ultima pagina di un libro che ti riempie gli occhi di lacrime. Così la domenica bollente di Montmelò.
Rossi 10 e lode per l'intensità: un duello con Lorenzo lungo 25 giri con finale da urlo. Una cosa rarissima. Impossibile staccare gli occhi da quei due. Il dubbio resta aperto fino alla fine, certezze meno di zero. Difficile immaginare un evento sportivo capace di tirarti dentro e rubarti il cuore dall'inizio alla fine. Neanche il tempo per andare al frigo a prendere una birra. Pazzesco. Forse irripetibile.
Rossi 10 e lode per lo stupore: ha festeggiato come se fosse la prima volta, come quello che non ci crede, che non capisce, quello a cui resta solo il tempo per un urlo e un "mamma mia" che strappa in due lo stomaco. E i suoi amici che si abbracciano impazziti, e lui che si inchina davanti alle tribune con gli occhi che non sanno dove andare e le gambe bloccate dall'emozione. Otto titoli mondiali vinti e trent'anni sulla carta di identità possono non bastare per abituarsi alle sensazioni più belle della vita.
Rossi 10 e lode per il sorriso: la Formula Uno che litiga, la Ferrari che fatica, il campionato italiano sempre meno accattivante con l'Europa che sembra un miraggio e i campioni che se ne vanno altrove. E per non dire di altre storie ben più serie della vita. Beh, mentre le cose del mondo fanno di tutto per sorprassare i tuoi sogni e le tue illusioni, nel suo piccolo Valentino riaccende per un attimo il cielo: ti fa urlare, commuovere, gioire, offrendoti nel giro di un lampo il senso pieno dello sport.
Rossi 10 per lo spot: quella curva e quel sorpasso resteranno a lungo il trailer della Motogp, così come quel gol di Maradona ai mondiali dell'86 o il colpo al volo di Zidane nella finale Champions contro il Bayer Leverkusen. Tutti a dire che anche qui, con tutta questa elettronica, la noia avanzava più veloce delle motociclette. Poi arriva questa domenica. E la Motogp torna uno grande show e riconquista la prima pagina. Bella storia.
Lorenzo 9,5: grande duello, grande avversario. Il ragazzo se la gioca da campione vero, e Valentino può solo ringraziarlo. Di sicuro l'esperienza gioca a vantaggio dell'italiano, ma la coppia funziona davvero e lancia segnali per gli spettacoli che arriveranno. In casa Yamaha fanno festa. La M1 è un sogno. I due piloti il top del top. Insiema a Stoner, chiaro: lo dice la classifica, coi i tre in testa a pari punti. Anche questo come spot non è niente male, nella domenica che vede Rossi inchinarsi al mondo e il mondo che restituisce l'inchino soffiando nel caldo la sua gratitudine: grazie Valentino. grazie davvero.
_________________ La Vertigine non è Paura di Cadere ma Voglia di Volare!
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