Sì, è un insieme di fattori di cui è probabile che il più determinante sia quel che è successo a Sepang...Rossì nel Sic vedeva se stesso, in un certo senso lo aiutava a restare giovane dentro. La sua morte d'un colpo gli ha portato via l'amico con cui condividere i giochi di una vita, fare bravate: credo che per inerzia e per credere di essere ancora lo stesso lui possa anche fare le stesse cose che faceva prima, ma forse gli sarebbe più utile staccare proprio rispetto alla vita di prima e cambiare stile, in una parola, crescere. Se ci pensate bene infatti, fino alla rottura di tibia e perone, fenomeno senza macchia, non ha avuto incertezze di sorta: poi tutto insieme e quanto...per un tipo eclettico, intelligente e con un animo da surfista, indomito e leggero allo stesso tempo. Il fatto è che con un indole così finché tutto va bene, va alla grande: ma quando arriva una mazzata simile forse resti parecchio più disorientato anche se la voglia di surfare non può passarti. Ma finché non superi la mazzata, dubito che il surf potrà avere il gusto che deve avere...è un problema di gusto. Poi certo, se in Ducati gli avessero sfornato una moto con cui sorpassare stoner in retromarcia, almeno la stampa e il climax esterno non avrebbe rotto...e allora forse però sarebbe salita ancora di più la malinconia.
Insomma, lasciatelo in pace, tanto se la supererà o meno, dipende solo e soltanto da lui...credo che l'atteggiamento interno del box Ducati, con il tatto e la sensibilità usate, sia la strada giusta quantomeno per non peggiorare le cose. Si tratta d'aver pazienza ed aspettare: e se quando l'uomo tornerà, dovesse trovare anche una moto migliore, allora si vedranno i frutti. Altrimenti pace, le loro strade si divideranno, resterà il dispiacere di team, tifosi e pilota di non esserci riusciti, ma solo perché non era proprio possibile riuscirci: far diventare cattiva una persona solo perché non asseconda il desiderio, peraltro legittimo, di vedere il connubio propria moto del cuore + supercampione italiano vincente, francamente apre finestre preoccupanti su chi così si sente e non su Rossi, Ducati e il Dalailama.
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