approfitto di queste chiacchiere su Stoner (cui continuo ad augurare di riprendersi presto.. in primis per se stesso) e Ducati per riportare la questione sulla formazione fragile dei piloti di nuova generazione..
aver sostanzialmente, via via, demolito di interesse (e di valore) le classi minori 125 e 250, e di praticantato solido, ha secondo me favorito la formazione di piloti che sanno si vincere,
ma solo a certe condizioni (che tutto vada bene per quell'anno, che la moto sia almeno la più competitiva del gruppo, ecc.)..
per questi ragazzetti di ultima generazione correre è già un lavoro a 16 anni e la cosa non va bene..
il tanto osannato Lorenzo, che sembra lì lì per fare qualche scherzetto a Rossi, se vogliamo vederla dal rovescio della medaglia, al primo frenatone di Rossi è andato in confusione.. ecco, la nuova generazione manca di lucidità (appunto che non si può muovere a Pedrosa a mio avviso, che pecca in altri estremi della professione)
e sempre per restare ai giovanotti di ultima generazione, vorrei riportare a memoria che quando Rossi passò dalla 250 alla 500 le voci dei più erano che avrebbe sudato non poco per ottenere i primi striminziti risultati.. oggi invece salgono dalla 250 già con la vocazione del messia (Pedrosa, Lorenzo, Stoner (che almeno un campionato lo ha vinto), Dovizioso, Bautista, Simoncelli, ecc.)
è chiaro che non tutti possono diventare degli pseudo-Rossi, ma il vero problema è che qui nessuno ci si riesce neppure ad avvicinare (se non virtualmente.. il forte di questa generazione) e la fragilità è lì dietro l'angolo...
io per Ducati onestamente vedrei un buon, ma veramente buon mestierante, e un giovane di talento.. un Lorenzo-Hayden sarebbe una buona ipotesi (naturalmente ascoltando i piloti
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