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Un anno fa aveva il doppio dei punti di adesso ma Valentino, dopo la caduta in Texas, guarda al futuro con fiducia: ''Adesso andiamo in Europa, ci sono circuiti in cui le Yamaha fanno la differenza. L'importante sarà con commettere errori, neppure piccoli"dal nostro inviato MASSIMO CALANDR
AUSTIN - Un anno fa aveva il doppio dei punti di oggi. Ma Valentino giura di non essere preoccupato da questo inizio di stagione, che - sostiene - è contraddittorio solo nei risultati. "Facciamo un primo bilancio", attacca. D'accordo: 33 punti, Lorenzo davanti a 45, Marquez già in fuga a 66. "In Qatar sono andato bene, ero lì: quarto. In Argentina ho avuto fortuna, è vero: secondo. Qui in Texas poteva essere una gara bellissima". No, non è preoccupato. "L'assetto della Yamaha è buono, e con le Michelin mi trovo bene: solo che gomme così non ti perdonano il minimo errore".
Racconta che da marzo è caduto tre volte, tra prove e gara: tante quante tutto l'anno scorso. "Con le Bridgestone non perdevi mai il controllo. Anche le Michelin sono veloci, ma dobbiamo imparare tutti a gestirle meglio". Tutti: a Termas de Rio Hondo il capitombolo è stato di Lorenzo, e tanti altri hanno fatto lo stesso. L'unico che - per ora - si salva, è Marquez. "Lo avevo detto: nei primi gran premi ci sarà grande incertezza, vincerà chi saprà adattarsi per primo a gomme e centralina comune. Voi dite che Marc c'è già riuscito? Non lo so, vedremo tra 2 settimane a Jerez de la Frontera". Le gomme, allora. Ma anche la frizione. "Sì, dobbiamo lavorarci su. La frizione bruciata al via è conseguenza del software e della sua interpretazione: qualcosa non andava nella mappatura della partenza".
Peccato. Perché la M1 va veramente bene, giura. "In Texas non sono mai andato così forte come in questi giorni: ho fatto delle buone prove, ho chiuso terzo nelle qualifiche e il warm della domenica mattina era stato entusiasmante. Ero forte in staccata, c'era grip". Però. "Però bisogna lavorare sul 'pacchetto' moto e adattarlo meglio alle Michelin, tutto qui". Tutto qui? "Sono fiducioso. Adesso andiamo in Europa, ci sono circuiti in cui le Yamaha fanno la differenza. L'importante sarà con commettere errori, neppure piccoli.
Non posso più permettermelo".
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO