Scusate ma non resisto, per una volta voglio "rubare" il mestiere a Tazio!!!
MotoGP - Max Biaggi:
'Non sentirete più lamentele da parte mia'
In un intervista esclusiva rilasciata a
www.motogp.com (che riportiamo qui sotto) Max Biaggi parla dei prossimi test di Sepang e del suo rapporto speciale con il tecnico Erv Kanemoto. A sorpresa il pilora romano annuncia anche che non si lamenterà più della moto o di qualsiasi altra cosa!
Domanda: Quali sono le tue condizioni fisiche e come procede il recupero del piede infortunato? Sembra che a Sepang potrai lasciare da parte le stampelle, ma non ancora gli stivali speciali fabbricati dalla Dainese.
MB: Il piede fa passi da gigante. Non è più un piedone, finalmente mi entrano tutte le scarpe normali. In questi giorni sto macinando chilometri in bicicletta perché di tornare a correre non se ne parla, ancora per molto. Però ho buttato le stampelle, è vero. Invece gli stivali nuovi non li butterò mai. Perché oltre che a sostenere una caviglia instabile, servono a prevenire gli incidenti. All´interno contengono un tutore in fibra di carbonio molto leggero, ma molto forte. Se li avessi avuti quando sono caduto probabilmente non mi sarei rotto niente. In compenso questo mio incidente potrebbe servire ad evitare fratture a tanti altri piloti, visto che la Dainese sta per mettere in produzione questo nuovo stivale studiato su di me. Insomma, qualcuno potrebbe dire: meno male che Biaggi si è fracassato la caviglia! O forse lo hanno già detto senza sapere dello stivale...
D: Suppongo che affronti questo secondo test a Sepang con più ottimismo rispetto a due settimane fa, quando sei salito di nuovo in sella alla moto con qualche dubbio sulle tue condizioni fisiche dopo essere rimasto inattivo per più di due mesi per via di questa brutta lesione...
MB: Sicuro. L´altra volta non sapevo neanche se sarei riuscito a fare un giro. Uno stato di ansia che non auguro a nessuno.
D: Di recente l´HRC ha confermato che sarai il `cavallo di punta´ della scuderia per questa nuova stagione e anche il principale responsabile dello sviluppo della moto. Senza dubbio, si tratta della grande opportunità per lanciare l´attacco al titolo della MotoGP, un obiettivo che hai inseguito negli ultimi anni.
MB: Calcola che per abituarmi al ruolo di cavallo di punta sto mangiando biada tutte le mattine a colazione... A parte gli scherzi, per me essere in HRC è fantastico e soprattutto motivante. Chiunque faccia un giro in pista desidera essere pilota ufficiale Honda. Tutti, dagli amatori ai piloti professionisti. Se qualcuno dice di sognare un´altra moto lo fa per evidenti questioni contrattuali. Oppure è un po´ matto. Questo ruolo è importante perché ti permette di intervenire sullo sviluppo della moto. Il mio obbiettivo principale è costruire un mezzo che mi permetta di esprimere tutto il mio potenziale. E questo oggi si può fare solo alla Honda. Ho una gran voglia di divertirmi a guidare. Voglio finire una gara e dire: ok, più forte di così non potevo andare.
D: Nel prossimo test e nel successivo, a Phillip Island, avrai già a disposizione la nuova RC211V del 2005. Come prevedi che sia il lavoro sulla nuova moto in questa fase di precampionato?
MB: Sarà un lavoro molto intenso. Ce ne siamo resi conto subito. Dobbiamo costruire La Moto Vincente e non è affatto facile. Perché il 2004 è stato un anno perso e perché gli altri sono stati molto bravi. Però la squadra mi piace molto. Aver ritrovato un grande professionista come Erv Kanemoto è fantastico. Il nostro è un rapporto speciale, sento un legame particolare con Erv. E poi c´è tutto il nuovo team,gente giovane, in gamba, molto motivati, a cominciare dal capo meccanico Iwano. Pensa che la pista chiude alle sei e noi normalmente rimaniamo al lavoro anche oltre le 10 di sera.
D: Alcune voci critiche hanno già esposto i propri dubbi sul fatto che tu possa sconfiggere Rossi questa stagione, anche con il massimo appoggio da parte dell´HRC. Ti influenzano questi commenti fatti prima che tu possa provare la moto del 2005?
MB: Ho sentito in giro che c´è molta curiosità su di me e sulla mia nuova moto, sia da parte dei giornalisti sia degli altri piloti. Li ringrazio, fa piacere sapere che qualcuno ti pensa... he, he, he!!!. Qualcuno è già pronto ad emettere giudizi dall´esito dei prossimi test, come se uno costruisse una moto vincente in due settimane. Ma via!
Vi voglio svelare una cosa che non ho mai detto a nessuno: non sentirete più una lamentela da parte mia. Sono stanco di questo stereotipo che mi hanno cucito addosso. So benissimo che c´è chi non aspetta altro che sentirmi denunciare qualche problema tecnico. Conosco giornalisti che mi fanno solo domande sul chattering. Beh, sarà un piacere deluderli, ma quest´anno il chattering - ovvero saltellamento dell´avantreno in staccata - verrà alle loro penne o ai loro microfoni. Se problemi tecnici ci saranno, io ne parlerò solo con il mio team, che ha tutta la mia fiducia.[/b]
Domanda: Rossi ha detto che il Campionato del 2005 può essere una battaglia tra lui, Gibernau e Biaggi, senza perdere d´occhio la Ducati, che ha fatto importanti progressi. Sei d´accordo con questa previsione? Come consideri lo schieramento della MotoGP del 2005?
MB: Ha ragione Rossi. Sì, puoi scrivere proprio così: Biaggi ha detto che ha ragione Rossi. Ti piace? Dello schieramento qualcuno lamenta che siamo di meno. Ma a me sembra che i migliori ci siano sempre tutti. Certo, una Moto GP con le batterie di qualificazione come il Supercross USA non la vedremo mai.
Domanda: Dopo il primo test con il riformato team Repsol Honda, quali sono le tue impressioni sul lavoro con Erv Kanemoto e la nuova squadra tecnica? Che ci puoi dire del tuo nuovo compagno di squadra Nicky Hayden?
MB: Sono molto contento. In HRC c´è il clima giusto. Le persone sono tutte nuove, quindi vogliono tutti fare bene. Si lavora tanto, perché c´è tanto da lavorare. Stiamo cercando di imparare gli uni dagli altri. Siamo solo all´inizio di un lungo percorso. [b]Erv non ha bisogno di presentazioni: è una certezza. Nicky, per dirla con una parola della sua lingua è cool. Noi italiani diremmo che è un figo, uno tranquillo.