insomma, questa:
"Io meglio di Rossi"
"Lui guida un razzo, ma io sono mezzo secondo più veloce". E poi: "La Honda ha rovinato il campionato: meglio se anche io e gli altri potevamo guidare una moto competitiva come quella di Valentino".
di Gianluca Gasparini
MILANO, 11 luglio 2001 - Tv, giornali, radio e chissà quant'altro ancora. Max Biaggi usa tutti i mezzi a disposizione per far sapere che, se Rossi vince più di lui, non è certo merito del pilota. Il romano è tornato sull'argomento in un'intervista apparsa sul Messaggero. "Rossi - ha detto - non ha una moto, ma un razzo. Io valgo mezzo secondo a giro, ma tra le nostre moto di secondi di differenza ce ne sono un bel po' e non basta il pilota per compensare l'enorme distanza tecnica". Biaggi, quindi, si considera più veloce di Rossi a parità di mezzo. Ma cosa ha in più la Honda? "Tutto - prosegue Max -. Sospensioni, telaio, motore, freni. Vi basta? Il motore è il 70% di una moto da corsa. Avete visto? Rossi esce da una curva e sorpassa. Noi invece possiamo passare solo in rettilineo sfruttando le scie. Lui è un buon pilota, sapete che io non faccio polemiche, però l'anno scorso ha vinto solo alla nona gara, quest'anno ne ha già vinte 5 su otto. Nei tre mesi di sosta del Mondiale ha fatto un corso da fenomeno? Oppure la Honda quest'anno ha realizzato una moto invincibile, come sostengo io? Alla prima gara in 500 io ho fatto la pole e ho vinto. E c'era Doohan". Ma non finisce qui. "Rossi corre il Mondiale da solo. La sua vittoria è stata stabilita a tavolino. Prendete Donington: più della pole che dovevo fare? In gara non c'era confronto, lui metteva la sua Honda dove voleva, io a un certo punto avevo quasi la sensazione di guidare sul bagnato". E a moto invertite? "No comment. Ma credo che tutti sappiano come andrebbe a finire. Compreso Rossi".A tutto questo si aggiunge un intervento in diretta a Radio Radio per rispondere alle domande degli ascoltatori. "Il mio grande rammarico da sportivo - ha sostenuto - è che la Honda ha rovinato il campionato per voler dominare a tutti i costi. Sarebbe stato tutto più bello se anche piloti come Capirossi, Barros, Roberts e il sottoscritto avessero una moto competitiva come quella di Valentino". Poi se l'è presa anche con la Rai, nella fattispecie con i commentatori. "Rivedo e risento la gara in cassetta e anch'io ho notato che i sorpassi di Valentino vengono giudicati fenomenali e i miei normali. Volevo parlare con Urban per dirgli di essere un 'pelino' più obiettivo. Così non si rende giustizia a chi, come me e altri, fatica per stare davanti". E ha concluso commentando alcune dichiarazioni di Capirossi, che si sente "snobbato" rispetto agli altri due piloti di casa nostra: "Negli scontri diretti Loris è uscito sempre con le ossa rotte e quando vieni battuto dai tuoi connazionali per la stampa perdi sempre un po' di credibilità. Come italiano si sente un terzo incomodo".
_________________ Fat velox, et liber eris
|