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ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alla porte di Tannhauser e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia ...

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GinoScola

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"Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra" Jim Morrison

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

ciao gurb ........finalmente ti sei fatto vivo !!!

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ho visto cose che voi umani non potreste immaginare: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alla porte di Tannhauser e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia ...

visto che il baricentro del topic si sta focalizzando sul baricentro della moto - pilota compreso - , da un punto di vista puramente teorico (magari scazzo...), dato che le moto in pista ....si muovono (ma và...) e dinamicamente sono sottoposte a mutevoli e violente accelerazioni di ogni sorta, credo che:


- un decentramento del baricentro verso la ruota posteriore (che è quella motrice) favorisca la trazione solo a velocità costante, perchè in caso di accelerazione il carico si sposta dinamicamente sulla ruota posteriore in ragione della intensità della accelerazione stessa (e contemporaneamente la ruota anteriore si alleggerisce)

al limite, quando la moto in forte accelerazione impenna, comunque e a prescindere dalla posizione longitudinale del baricentro, tutto il peso grava sulla sola ruota posteriore

con moto mooolto potenti, volendo previlegiare l'accelerazione pura (che dinamicamente ha il suo limite nell'impennata), sarebbe conveniente spostare il baricentro il più possibile verso la ruota anteriore (...come nei dragster)



- al contrario, nelle decelerazioni in frenata, il carico si sposta dinamicamente sulla ruota anteriore in ragione della intensità della decelerazione stessa (e contemporaneamente la ruota posteriore si alleggerisce)

nelle frenate al limite, dinamicamente definito dal sollevarsi della ruota posteriore, comunque e a prescindere dalla posizione longitudinale del baricentro, tutto il peso grava sulla sola ruota anteriore

con pneumatici e freni mooolto performanti, volendo previlegiare la decelerazione pura, sarebbe conveniente spostare il baricentro il più possibile verso la ruota posteriore (...ai dragster questo importa poco, e frenano ...a modo loro)



- ovviamente, anche nella percorrenza di curva a velocità costante la distribuzione del peso previlegia la ruota più vicina al baricentro, ma pinzando in ingresso e aprendo in uscita, valgono pari pari le considerazioni precedenti



il posizionamento longitudinale del baricentro, riprendendo un un mio post precedente, penso che rientri nel complicato mix di compromesso delle tante regolazioni e dei tanti parametri in gioco



di una cosa sola, per quanto ne so, sono convinto:

che tutti i limiti dinamici (di accelerazione, di decelerazione e di velocità di percorrenza curva), essendo in dipendenza anche dalla posizione verticale del baricentro, sono tanto più alti quanto più lui e basso



ho scoperto l'acqua calda, ehhhhhhh?

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Altre novità fresche di giornata sull'argomento tratte da GPOne con ulteriori informazioni sulle modifiche effettuate sulla piastra di sterzo per non andare a modificare (troppo) l'interasse della moto :

Le due vittorie consecutive di Valentino Rossi in Cina e in Francia sono figlie di interventi tecnici mirati per adattare la Yamaha alle gomme Bridgestone: dopo i primi tre Gran Premi, la M1 del “Dottore” ha infatti subito una “trasformazione” che ora la rende decisamente diversa dalle altre tre moto di Iwata in pista, quelle gommate Michelin di Lorenzo, Edwards e Toseland.
Per far lavorare al meglio le Bridgestone i tecnici di Iwata hanno capito che sarebbe stato necessario spostare peso al posteriore. Per ottenere questo risultato il telaio della M1 di Rossi è stato praticamente fatto “traslare” indietro di 8 millimetri rispetto alle ruote: all’anteriore è stata adottata una nuova piastra di sterzo, che ha fatto avanzare di qualche millimetro la forcella anteriore, mentre al posteriore il forcellone è stato accorciato. Queste due modifiche alla geometria del telaio hanno portato di fatto a spostare in avanti sia la ruota anteriore che quella posteriore; tradotto, il baricentro della M1 numero 46 è ora più arretrato, mentre il passo è rimasto invariato. In questo modo il carico sulla ruota posteriore è maggiore, e ciò contribuisce a far lavorare al meglio le gomme Bridgestone, che rispetto alle Michelin adottano una carcassa molto più rigida.
“In Cina abbiamo introdotto un nuovo forcellone, più corto di 8 millimetri – ha infatti detto Jeremy Burgess al settimanale spagnolo Solomoto - Valentino ci ha detto che per la prima volta ha potuto guidare la M1 come Stoner guidava l’anno scorso la Ducati”.
Nelle foto (tratte dal settimanale SOLOMOTO) si nota, sulla sinistra, il forcellone utilizzato nei primi tre Gran Premi; a destra, quello introdotto in Cina, accorciato di 8 millimetri (la saldatura è infatti visibile nella prima versione, mentre è nascosta dalla protezione in carbonio che reca la scritta Bridgestone). In basso, sulla sinistra la vecchia piastra della forcella anteriore (che ha debuttato al Mugello lo scorso anno), e quella nuova: si può osservare come la forcella sia più avanzata rispetto al cannotto di sterzo.

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"La tecnica non conta. Io mi occupo di emozioni"
Jimmy Page

...se sul forcellone posteriore le foto mi sembrano evidenti sulla differenza della forcella anteriore e canotto di sterzo (benché non dubito che la differenza ci sia) fra una e l'altra foto per me non si evince una emerita mazza!

Molto interessante, grazie


Però mi sorge un dubbio al quale sono sicuro che quella vecchia volpe dello Zio potrà darmi una risposta:

Aumentando l'offset piastra di sterzo in teoria diminuisce l'avancorsa e la moto dovrebbe diventare più "svelta" di sterzo, quindi oltre alla disversa distribuzione dei pesi hanno anche adottato delle quote di sterzo più agili?

P.s.: ma quanto sono belle le motogp?

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"Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"
Sallustius, Bellum Catilinae, liber I