Arroganza Honda.
La casa nipponica chiede a Sito Pons di lasciare a piedi Max Biaggi.
erlupacchiotto.com (
ihih, che siti vi tiro fuori è!)
Firenze,
Con la gara di domenica prossima a Valencia si chiuderà il motomondiale 2005 che ha visto l'ennesimo trionfo di Valentino Rossi e il disastroso finale di Max Biaggi che, stabilmente secondo in classifica, ha raccolto solamente 4 punti nelle ultime 3 gare, retrocedendo così in quinta posizione.
Finisce così la seconda stagione che vede trionfare Rossi sulla Yamaha, evidenziando sempre di più la grave crisi della Honda, che dopo la sua partenza insieme a Jeremy Burgess e tutta la sua squadra, non ha più saputo riorganizzare il team HRC, fino ad allora vera macchina vincente.
La casa giapponese vorrebbe trovare in Max Biaggi il capro espiatorio su cui addossare tutte le colpe della stagione fallimentare ma il pilota romano non ci sta.
Dall'inizio del mondiale Max ha sempre lamentato problemi di chattering sulla sua moto, è stato più volte danneggiato per l'incompetenza degli ingegneri ai box che gli hanno fatto perdere giri preziosi durante le prove e spesso non hanno saputo assecondare le sue richieste.
Biaggi è sempre stato un pilota che cerca la perfezione nel setup del suo mezzo e questo la Honda lo sapeva prima di ingaggiarlo. E' evidente che quest'anno Max ha avuto difficoltà nello sfruttare la sua moto durante le qualifiche, visto che poi in gara ha quasi sempre ottenuto risultati migliori delle prove. Nessuno può mettere in dubbio l'impegno che il quattro volte campione del mondo ha sempre dimostrato durante tutti questi anni.
Ma la Honda sembra ignorare tutto questo e dopo le ultime lamentele di Max ha intimato a Sito Pons, proprietario del team Camel Honda nonché presidente della Irta (associazione che riunisce i team), di non ingaggiare Biaggi per la prossima stagione.
Questa decisione ha scatenato una guerra diplomatica tra la Honda stessa e la Camel, suo importante sponsor, che ha sempre creduto in Biaggi e che ha minacciato di abbandonare il motomondiale.
Tale decisione sarebbe l'ennesimo duro colpo per la Honda, che proprio grazie ai suoi errori di strategia ha già perso i soldi dell'altro sponsor principale, Telefonica che, vistosi scippare il suo campioncino Pedrosa dalla HRC, ha risposto allo sgarbo abbandonando il motomondiale.
E' per questo che personalmente non credo che Biaggi rimarrà a piedi. La Honda non può permettersi di perdere un altro sponsor che immette nelle sue casse diversi milioni di euro.
Il signor Tsutomi Ishii, general manager Honda, ha già causato troppi danni per continuare a fare il gradasso.
Uno dei peggiori fu il danno di immagine che la casa giapponese ha subito nella gara di Motegi.
Nonostante il parere contrario di Carlo Fiorani, manager della Honda Europa, e di Fausto Gresini, Ishii chiede la squalifica di Valentino Rossi per la collisione con Marco Melandri a nome di tutti i team Honda, cosa al di là dei suoi poteri, scavalcando così due team manager in una sola volta!
Parlando di team manager appunto pochi sanno che non tutti sono nelle stesse condizioni.
Sito Pons è un team owner, ossia possiede il team, si compra le moto e gestisce il tutto, mentre Fausto Gresini possiede la squadra mentre le moto che gestisce sono della Honda. In pratica Pons è un privato a tutti gli effetti, mentre Gresini è una succursale della HRC.
Questo ha permesso all'imolese di ingaggiare Marco Melandri lo scorso anno nonostante l'ennesimo errore della Honda che non gradiva il pilota, mentre il povero Sito Pons se vuole continuare ad avere le Honda deve subire l'ennesima imposizione facendo correre domenica in Spagna Ryuchi Kyonari!
Per non parlare poi di Chris Vermeulen, il forte pilota australiano scippato dalla Suzuki. Vermuelen ha corso in Superbike quest'anno sulla Honda, è stato poi "premiato" con il debutto in MotoGP ma nessuno si è preoccupato di fargli firmare un contratto, cosa che si è affrettata a fare la Suzuki.
Come si vede Max potrà anche avere commesso degli errori ma i disastri maggiori sono venuti dalla gestione Honda, incapace di ammettere i propri errori e la propria inferiorità rispetto alla rivale Yamaha.