I piloti della commissione sicurezza hanno fatto qualche passaggio, su moto stradali, per verificare la possibilità di correre di notte nelle prossime stagioni, ma bisogna lavorare ancora
di Marco Masetti
Capirossi (Ducati 999), Rossi (Yamaha R6) e Roberts (Honda CBR 1000 RR) sono scesi in pista per effettuare alcuni giri dopo il calare del sole (dalle 18.30 alle 19.00 ora locale)
Doha (Qat)-A Misano vent'anni fa si correva di notte e non era certo una cosa clamorosa. In pista c'erano tutti, ad esempio Rolando, Matteoni, Falappa, Casadei. Gente che magari lavora oggi nel mondiale e non sembra tanto colpita da questa novità notturna voluta dall'autodromo del Qatar che, da sempre, tenta di far correre di notte la MotoGp.
Ci hanno provato illuminando un breve tratto di pista con riflettori da stadio e chiedendo la collaborazione dei piloti della commissione sicurezza.
Così sono scesi in pista Valentino Rossi con una Yamaha R6 con il cambio rovesciato (in pratica come la moto da gara di Valentino), Loris Capirossi con una Ducati 999 e, curiosamente, Kenny Roberts con una Honda CBR 1000 RR (queste con il cambio stradale).
La validità tecnica del test lascia a desiderare, visto il breve tratto di pista illuminato, meno del 10% del totale, ma l'effetto mediatico interessante e suggestivo. Tutto qui.
Enormi fari hanno illuminato la parte finale del rettilineo e le prime due curve della pista di Losail
Capirossi commenta così il suo test: “Si potrebbe correre di notte, ma occorre migliorare l'illuminazione che, al momento, non garantisce di poter guidare in sicurezza. Le ombre, che dipendono dal posizionamento delle luci, creano ancora un po' di problemi e anche i cartelli che indicano la distanza dalle curve non si vedono. Comunque, se si potenzia l'illuminazione, si potrebbe far la gara senza problemi. Se davvero si organizzasse una corsa notturna, le prove comincerebbero alle 18.30 e tutto verrebbe posticipato di conseguenza. Prima dei prossimi test invernali o il prossimo anno illumineranno tutto il circuito e noi potremo effettuare un'ulteriore prova in condizioni migliori e con le MotoGp.
La parola passa a Loris Reggiani, che di notte ha corso in passato: "Più o meno si perde un secondo al giro e quello che da fastidio sono le ombre. Qualche volta mi sembrava che un pilota mi stesse passando in curva, invece era solo la mia ombra!".
(06.04.06) motonline