IN CASA DUCATI Nelle ultime corse lo spagnolo è stato frenato dall’operazione alla clavicola
Gibernau, è l’ultima chiamata
Sete è disposto a fare il gregario di Capirossi per “salvare” il contratto in scadenza quest’anno
Dall'inviato
SEPANG - Ed ora la Ducati deve decidere in fretta. Il secondo posto di Loris Capirossi in Malesia, infatti, ha dimostrato che l'imolese, se vuole mantenere vive le sue speranze iridate, ha bisogno di aiuto. Certo, battere il Valentino Rossi visto domenica scorsa a Sepang non è facile, ma la squadra bolognese ha in casa chi nel passato già c'è riuscito: Sete Gibernau. Il pilota, vedi il destino, che, seppure involontariamente, ha tolto punti pesanti a Loris innescando l'incidente di Barcellona. Lo spagnolo, però, che oggi è l’osservato speciale con il contratto in scadenza, in realtà potrebbe diventare l'uomo della provvidenza qualora riuscisse ad aiutare Capirossi, calandosi per una volta nei panni del gregario. Quel che è certo è che per la riconferma lui sarebbe disposto a farlo.
Se infatti la Yamaha crede che i 26 punti di distacco, a quattro gare dalla conclusione, che separano Rossi da Hayden siano un motivo sufficiente per tenere il piroscafo giapponese sull'avanti tutta, a maggior ragione la Ducati, a meno 43 con Capirossi, deve fare ogni sforzo possibile per tentare l'impresa impossibile che regalerebbe alla Rossa a due ruote un record storico: il trionfo iridato sia nella Superbike, ormai alle porte con Troy Bayliss, che nella MotoGP. « Io voglio restare qui - ha affermato con convinzione dopo il Gran Premio della Malesia Sete Gibernau - ho avuto una stagione sfortunata e tutto ciò che chiedo e di essere messo in condizione di far parlare i risultati. Conosco il mio potenziale e quello della Ducati. Possiamo farcela ».
Sete ha chiuso il Gran Premio in quinta posizione, a poco più di nove secondi dalla scatenata coppia di testa. In realtà, però, Gibernau è stato il terzo pilota più veloce in gara fermando il cronometro in un ottimo 2.02.581, dietro al caposquadra (2.02.127) ed a Valentino Rossi (2.02.332). E ciò nonostante uno stato di forma che, per forza di cose, non può essere eccezionale dopo uno stop forzato di tre gare consecutive, Barcellona, Olanda ed Inghilterra, due comparsate, in Germania e Stati Uniti, ed un nuovo arresto in Repubblica Ceca. « La clavicola operata due volte mi faceva ancora un po' male nelle curve a sinistra
- conferma Gibernau - la Ducati è una moto che si guida anche di forza, ma per fortuna ora abbiamo altre due gare di seguito, il che è un ottimo allenamento.
A Phillip Island tirerò fuori il Gibernau che ho dentro. Spero solo che il freddo non condizioni le prestazioni delle nostre gomme Bridgestone ».
La firma sul contratto riuscirebbe a scaldare maggiormente il box? Livio Suppo, il team manager, sempre in strettissimo contatto con Claudio Domenicali, se lo sta domandando. Anche perché le alternative a Sete Gibernau non sono poi moltissime: Nicky Hayden e Marco Melandri. Tutte le altre vanno invece nella direzione del team “B”, quello di Luis D'Antin finanziato dall'italiana Pramac. In proposito l'industriale dei generatori, Paolo Campinoti, a Sepang, ha avuto un importante incontro con la Bridgestone, che dunque dal prossimo anno sostituirà la Dunlop, rendendo il suo team la fotocopia di quello ufficiale. Fuori dal suo ufficio c'è una bella fila, ma il primo della lista, James Toseland, l'ha lasciata preferendo rimanere con la Honda in Sbk. In lizza sono rimasti Carlos Checa, Toni Elias, Alex Hofmann, Michel Fabrizio ed Alex De Angelis.
Paolo Scalera
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