Ma ci mancherebbe che il sottoscritto mettesse in dubbio l'opinione autorevole di un ex campione del mondo della 500 cc, che conferma quanto già detto tempo fa da un altro ex pilota americano, Randy Mamola, che rimpiangono le vecchie 500 che erano affare per pochi soprattutto quando c'era da portarle al limite (Doohan ci ha vinto 5 titoli di fila) . E' vero, l'aiuto elettronico forse è eccessivo, e probabilmente si dovrà porre un freno per rendere queste moto un pò meno prevedibili, ma il dato di fatto, ed è quello che lui ha confermato, è che vince sempre il pilota migliore. Ripeto, Rayney ha ragione su tutto, su una parte del discorso non concordo pienamente, che in base al fatto che le 800 siano meno selettive, un qualunque pilota messo su una di queste moto possa ben figurare, e io personalmente non ci vedo nulla di male, anche perchè alla fine i valori dei piloti non vengono falsati, ma solo un pò più livellati. E non credo che il talento del pilota venga tanto"mortificato" visto che Rossi con queste moto la differenza riesce ancora a farla (vedi Mugello e Assen), forse in maniera meno costante rispetto al passato.
Le 500 sono state abbandonate per volontà della Honda che ha spinto verso le 1000 4T e poi verso le 800.
E' anche vero però che l'evoluzione delle moto è andata in favore della sicurezza, e sicuramente una moto più prevedibile nel comportamento va in questa direzione e le 500 da questo punto di vista erano moto sicuramente pericolose (Rayney ci ha finito la carriera, Doohan dopo un infortunio in seguito a una caduta pure), con un piccolo scotto da pagare probabilmente: moto alla portata di molti. Mi sembrano discorsi tipo: "si stava meglio quando si stava peggio", ma sono perfettamente comprensibili, detti da piloti che hanno corso e vinto mondiali con le "vecchie" 500. Ma Rayney nella sua intervista non spiega come mai faticano i piloti della "vecchia guardia" come Capirossi, Barros e Checa.
In definitiva, tutto questo è solo il mio modestissimo parere.
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