al sogno targato Ducati
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Con l'arrivo di Melandri, la scuderia di Borgo Panigale torna a progettare un titolo tutto italiano in MotoGp. L'idea, nata assieme alla Desmosedici, non fu però accolta dal "Dottore", già vincente sulla Yamaha. E se nel 2009 ci fosse il rally?
Valentino Rossi precede Casey Stoner: compagni mai. Reuters
MILANO, 24 luglio 2007 - Con l'annuncio dell'accordo biennale tra la Ducati e Marco Melandri, anche l'ultimo dei sognatori si è dovuto ricredere: Rossi in rosso, almeno sulle due ruote, non lo vedremo presto, per non dire mai. Poteva essere la soluzione per mettere fine al derby del tifo che sta caratterizzando questa stagione di motomondiale, invece ognuno ha scelto di proseguire per la propria strada, con obiettivi diversi.
L'AUSPICIO - Franco Uncini, indimenticato campione del mondo della classe regina nel 1982, già nel 2005 tifava per Vale in Ducati al punto da dichiarare alla Gazzetta: "Visto che non potrà mai battere il record dei 15 mondiali vinti da Agostini, anche perché negli anni di Mino si poteva correre in classi differenti, Rossi potrebbe cercare un altro primato. Quello di vincere con tre moto diverse il titolo nella classe regina. E, visto che stiamo parlando di scommessa, io ci punterei sopra. Questo binomio sarebbe un'accoppiata favolosa. Per il motociclismo e per il pubblico italiano".
DOPPIO NO - Uncini forse non si ricordava del primo "no", peraltro garbato, espresso da Rossi nell'ottobre del 2004, quando già si progettava la nuova stagione e circolava l'affascinante idea di portarlo in Ducati: "Grazie, ma per ora non cerco nuove sfide" aveva risposto Valentino a chi gli chiedeva di un futuro legato al bolide rosso. Il secondo "no", invece, è stata un firma del 2 febbraio scorso, quella sul contratto che lo lega alla Yamaha fino alla fine del 2008 per circa 14 milioni di euro. Questo sì, definitivo nell'indirizzare la Ducati altrove, più precisamente su Melandri.
SOGNO ITALIANO - E' il progetto che da più tempo bolle in pentola tra le stanze di Borgo Panigale. Da quando, nel 1994, un incidente escluse dalla corsa al Mondiale Falappa, anche se alla fine trionfò l'altro ducatista Fogarty. Ed era la Superbike. Nel motomondiale ogni risultato di prestigio porta il nome di Loris Capirossi, dai 332,4 km/h fatti segnare al Mugello alla prima vittoria iridata nella classe regina, targata 16 giugno 2003 a Montmelo. Tanto, ma non abbastanza per realizzare il sogno Ducati: un titolo in MotoGp tutto italiano. Adesso tocca a Marco Melandri.
FUTURO RALLY - Se il rinnovo Rossi-Yamaha si è dimostrato indispensabile per chiudere l'accordo biennale di sponsorizzazione Yamaha-Fiat, l'idea che nel 2009 proprio Valentino possa abbandonare la MotoGp per le quattro ruote è tutt'altro che astratta. A Torino infatti si parlava e si parla di una Punto Wrc per tornare nel Mondiale. E a quel punto dopo due anni di sponsorizzazione in moto il passaggio al rally con il marchio italiano sarebbe una cosa molto suggestiva.
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