Rolling Stoner
di Marco Arceri
Abile, coraggioso, talentuoso e ricettivo: ecco la radiografia di Casey Stoner, il giovane prodigio di casa Honda.
Il mondo si sta accorgendo di lui. E lui, Casey Stoner, australiano di Kurri Kurri (un nome, un programma) dove è nato il 16 ottobre 1985, fa finta di niente. Con perfido sarcasmo lo chiamavano Rolling Stoner, quando nelle sue prime apparizioni in 125 era il miglior cascatore della categoria. All'epoca probabilmente nessuno avrebbe scommesso su di lui. Ora, dopo il weekend di Losail e la pole firmata nelle qualifiche, sono in molti disposti a farlo. Se non per il presente, almeno per il futuro.
A dire il vero le virtù dell'australiano erano già emerse nella passata stagione. Stoner nel 2005 aveva alle spalle quattro stagioni di apprendistato in 125 (una con la Honda, due con l'Aprilia e l'ultima con la KTM), senza aver mai riportato risultati eccelsi: due sole vittorie, un nel 2003 e una nel 2004. Però all'esordio in 250 stupì tutti: una partenza sprint che sorprese per primo Dani Pedrosa, cinque vittorie e il secondo posto finale in classifica. Di lì l'approdo in MotoGp, casa Lcr-Honda.
Quel che è piaciuto di Stoner - identica virtù di Pedrosa e, scavando nel passato, di un imberbe Valentino Rossi - è stata la capacità di non soffrire l'inesperienza, né la soggezione nei confronti di piloti più vecchi e titolati. La capacità di scendere in pista e di pensare a fare il proprio lavoro. Solo quello. Tra l'altro Casey ha la possibilità - puramente teorica, a dire il vero - di diventare il più giovane vincitore di una gara della classe regina. Se sbanca la Turchia, il prossimo 30 aprile, soffia il primato a Freddie Spencer, che nel 1982 conquistò il Gp del Belgio all'età di 20 anni e 196 giorni.
E Lucio Cecchinello, manager del team omonimo, si coccola il ragazzo e pensa a sgrezzarne il talento: "Quello che è riuscito a fare Casey in Qatar, con la pole, il giro più veloce nel warm up del mattino e ben nove giri in testa in gara, ha dell'incredibile. Soprattutto se consideriamo che era arrivato solo giovedì mattina e che alcuni ritardi aerei gli avevano fatto perdere tempo e prove".
Altro riconoscimento, ancora più importante, viene da Valentino Rossi. Che di lui e di Pedrosa dice: "Sono ragazzi svegli, abili e senza alcuna paura. E coraggiosi, quando si tratta di tirare al massimo. Se Pedrosa già lo conoscevo a fondo, devo dire invece che Casey mi ha stupito per il talento e la velocità con cui impara le caratteristiche di un Gp". Sveglio, abile, coraggioso, talentuoso e ricettivo: ecco la radiografia di Casey Stoner. E se l'ha fatta un Dottore, c'è da fidarsi.
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