ASSEN (Olanda), 24 giugno 2008 - Il dominio totale di Casey Stoner a Donington ha appena scalfito il solido primato di Valentino Rossi. Che, arrivando secondo, ha conservato 45 punti di vantaggio sull’australiano e guadagnato terreno sullo spento Dani Pedrosa, scivolato a -11. Ma la classifica non dice tutta la verità. Stoner così veloce e la Ducati tornata in forma 2007 sono un campanello d’allarme per Valentino e per la Yamaha. A 10 GP dalla fine la MotoGP ritrova il protagonista che sei gare di sofferenza avevano relegato ai margini della sfida. La rimonta, in questo momento, è ai limiti del possibile, ma per questo esaltante: benzina per l’ego di un pilota che ha già dimostrato di non avere paura del più grande. Casey può farcela?
PROGRESSO DUCATI - Nei test post Barcellona i tecnici di Borgo Panigale hanno introdotto un software di controllo motore che ha improvvisamente addolcito il brutto carattere della GP8. Che non si scompone più in accelerazione e a Donington correva su un binario. Imbattibile sull’asciutto, sotto la pioggia e nel vento forte della gara. "Ho ritrovato la Ducati del 2007" avverte Stoner, richiamando alla mente i dieci successi della scorsa stagione.
TALENTO CASEY - Si parla tanto di moto, gomme ed elettronica, ma la MotoGP è soprattutto sfida tra piloti. Il piccolo australiano è una furia. Non scordiamo che vince con una moto che il compagno di squadra Melandri (e anche i piloti del team satellite) considerano inguidabile. Come prestazione secca Casey in questo momento è probabilmente più forte di Valentino. Che però si difende con l’esperienza, una cosa che si traduce in migliore gestione di gomme e gara.
CALENDARIO - Restano dieci circuiti alla fine e su quattro di questi (Laguna, Brno, Phillip Island e Sepang) Stoner ha dominato un anno fa. Valentino invece ha vinto solo ad Assen. L’entità del ritardo è il problema più grosso della Ducati. Grida vendetta il cedimento meccanico di Le Mans e tanti piccoli contrattempi come il trasmettitore della telecamera di bordo che ballava nella carena all’Estoril. Ora tutto dovrà filare alla perfezione. Pesa il fatto che i piloti da inseguire siano due, Rossi e Pedrosa. E affidabilissimi: Valentino ha mancato il podio solo nel primo GP in Qatar, Pedrosa a Le Mans (quarto posto) in una gara condizionata dal meteo. Se qualcuno non si mette in mezzo, sarà durissima. Stoner sarebbe Mondiale (per cinque punti) vincendo tutte le dieci gare con Rossi secondo. Ma è pura teoria.
Paolo Gozzi
Forza Casey
dai de gassssssssssssssssss