Abbasso il passo!



di Guido Meda

Una palla alta che spiove, la porta vuota davanti: dire che la vittoria di Rossi avrà risvolti psicologici su Stoner sarebbe un attimo. Un attimo banale e non realistico. Non ne avrà, non su Stoner, tosto com'è. Basta averlo seguito un po' negli ultimi due anni per essersene fatta un 'idea.

Chiarito questo, aggiungiamo che abbiamo anche sentito parlare, e troppo, di un concetto che con la gara non ha nulla a che vedere: l'ostruzionismo. Secondo alcuni cioè, Rossi non avendo lo stesso passo di Stoner, avrebbe messo in piedi una vera e propria manovra di sbarramento, scorretta persino, impersonando il ruolo del tappo assassino.

Non scherziamo. Un conto è accogliere le lamentele dello Stoner incazzato che non ha gradito la prepotenza di Valentino negli attacchi e nelle risposte, un conto è togliere lealtà, personalità e pathos ad uno dei duelli più belli di sempre. Un duello che rende merito ad entrambi.

Stoner sarà anche uscito sconfitto (ma se fosse rimasto in piedi?), ma per essere la prima volta in cui viveva da vicino e in modo così protratto lo spalla a spalla con il Valentino più tignoso che c'è, se ne esce con 10000 punti in più. Lo sa bene anche lui. Ne tiene conto per il futuro. Non ha effettuato e subito un sorpasso solo, ma undici. Che qualcosa vuol dire.

Parlare di ostruzionismo significa non saper apprezzare il coraggio di Stoner e le staccate di Rossi, un paio di dozzine, tutto qui. Le staccate allucinanti dove si riprendeva quel po' di inferiorità tecnica che aveva da Stoner in accelerazione, sorpattutto dalle curve lente.

E se è di una arma così potente che disponi non si vede perchè tu non la debba usare. Perchè? Non basta essere più veloci sul giro, non sempre, perchè ci sono gare in cui il tuo avversario può giocare altre carte che non siano necessariamente il tempo sul giro. Difatti non è di questo che Casey si è lamentato.

Forse è il tempo che è passato dagli ultimi duelli visti a distorcere la capacità di giudizio; forse è l'abitudine a sentir parlare di "passo" e aver imparato - essendoci poco altro - a considerarlo l'oracolo che stabilisce chi vince. Grazie a Dio a Laguna Seca il passo è andato a farsi benedire.


23 luglio 2008

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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Che dire, sono perfettamente d'accordo. Ci eravamo scordati di quando Valentino era considerato "buono" per la vittoria se aveva un passo di 3 -4 decimi più alto del primo (tanto i decimi che mancano li trova in gara)

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"Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"
Sallustius, Bellum Catilinae, liber I

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"...come fulmine dal cielo come nembo di tempesta..."

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«La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi» (P.P. Pasolini)

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Sono nato senza chiederlo e morirò senza volerlo. Lasciatemi vivere come voglio. J.M.

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