”Allora Vale, per il titolo è praticamente fatta, no?”. Rossi negli ultimi giorni si è sentito rivolgere talmente tante volte questa frase che ha iniziato a fare gli scongiuri. “Mi sono toccato parecchie volte, sì…”. Poi salta su un giornalista, scherzando: “Vale, dai che è fatta!”. “No, adesso basta però…”, ride, andando a cercare nuovamente le parti basse.
Il pesarese arriva a Motegi molto rilassato, e del resto non ha motivi per essere preoccupato: non solo per gli 87 punti di vantaggio gli permetteranno di giocarsi il primo match point, ma anche perché è consapevole che quest’anno la sua M1 e le sue gomme hanno funzionato molto bene praticamente dappertutto e in ogni condizione. Con questi presupposti, neanche Motegi, il circuito dove nella sua carriera ha avuto in assoluto meno successo (una sola vittoria, nel 2001), fa più paura.
“A parte gli scherzi, è normale che la gente, guardando la classifica, mi dia vicinissimo al titolo: la logica dice così. Ho tanti punti di vantaggio, e qui avrò il mio primo match point, però in questi casi non bisogna perdere la concentrazione. Prenderò questa gara come tutte le altre, l’obiettivo rimane sempre quello di salire sul podio, e se dopo le prove avremo fatto un buon lavoro e avrò la moto per vincere, ci proverò”.
Dopo cinque titoli consecutivi, Rossi ha l’occasione di riprendersi la corona del più forte dopo due anni di digiuno, contraddistinti “da tanti problemi, da un po’ di sfortuna, e da alcuni errori”, come ha affermato lo stesso Vale. Una bella rivincita: “Sì, sicuramente – afferma – Già è difficile vincere dei mondiali, ancora più difficile è ripetersi, e ancora di più lo è tornare a vincere dopo essere stati sconfitti. Ecco perché questo mondiale avrà un sapore particolare: mi sono impegnato molto per ottenere questo risultato”.
A scatola chiusa, senza essere ancora scesi in pista, è possibile fare un pronostico?
“E’ dura, ci sono tanti punti interrogativi, soprattutto legati alle gomme. Qui dal 2004 in poi la Bridgestone ha dominato, ma in realtà andando ad analizzare i tempi sull’asciutto dell’anno scorso, i più veloci eravamo io e Pedrosa con le Michelin, mentre la Bridgestone era un po’ in difficoltà. Poi la pioggia in gara ha mescolato le carte”.
Quest’anno sembra che pioverà durante le prove, mentre la gara dovrebbe essere asciutta…
“Beh, in questo caso spero ci sia almeno un turno di prove sull’asciutto, non vorrei fare la gara al buio, com’è accaduto lo scorso anno al contrario: prove sull’asciutto e poi gara bagnata”.
Se la Michelin sarà competitiva, quali piloti potranno inserirsi? Ormai sono rimasti in pochi…
“Sì, considerato che Pedrosa è passato alla Bridgestone… Se la Michelin si dimostrerà competitiva potrà essere della partita Lorenzo, e forse anche Hayden, che a Indy è andato bene. Penso che potrà essere più veloce Jorge, però”.
Hai già previsto di festeggiare in modo particolare dopo la gara, se dovessi riuscire a vincere il titolo?
“No, non ci abbiamo ancora pensato, anche se verranno diversi miei amici, una quindicina. Ci saranno quelli del fan club, e alcuni altri amici di Tavullia, oltre a mia mamma e a mio fratello Luca. In ogni caso no, ancora non abbiamo programmato niente. Decideremo dopo la gara. Nel 2005 non andò bene: dissi ai miei amici di non venire, ma vennero lo stesso e mi stesi… allora quest’anno li ho invitati io!”.
da gpone
PS: allora le corna le faccio pure io
, visto mai