Un articolo di Masetti da MOL:
27.01.2009
MotoGP: venti di siccità
di Marco Masetti
Ospiti in una trasmissione Rai insieme a illustri rappresentanti del motomondiale, abbiamo ricavato molti segnali sullo stato di salute del campionato. E' tempo di correre ai ripari, ecco come
Siamo stati ospiti alla registrazione di una trasmissione Rai che andrà in onda mercoledì notte ed eravamo in buona compagnia. C'erano Fausto Gresini, Giampiero Sacchi (Responsabile attività sportiva Gruppo Piaggio), Livio Suppo (responsabile MotoGP Ducati), Davide Brivio (Team Manager Fiat Yamaha), Carlo Pernat (manager di piloti e opinionista) e il sottoscritto, invitati alla sede Rai di Corso Sempione da Massimo Angeletti, inviato dell'emittente pubblica al motomondiale. Tema dell'incontro: la crisi della MotoGp (prima puntata) e come uscirne (seconda puntata in onda mercoledì 4 febbraio). Sulle prime si scopre che le ristrettezze interesseranno ogni ambito: nel 2009, ad esempio, buona parte del circus iridato viaggerà in economy e non in business. Niente di tragico, comunque una brutta notizia soprattutto per chi come Jeremy Burgess parte per le trasferte dall'Australia. E soprattutto un segnale forte. Del resto, nel breve periodo non è che ci siano molte altre soluzioni per ridurre i costi: i piloti hanno i contratti già firmati da metà 2008 o dal 2007, i ricambi sono già ordinati, lo sviluppo delle moto già "schedulato". Difficile fare di più. Ma dal 2010 le cose cambieranno parecchio e non è un caso che i beninformati segnalino oggi Carmelo Ezpeleta a Bologna per una serie di probabili incontri con Ducati e Gresini, a meno che il boss della Dorna non pensi solo ai tortellini e alle tagliatelle della nota trattoria Wilma alla Borgatella…
E qui si prepara l'incontro di Sepang del 6 febbraio tra Dorna e MSMA per decidere del futuro della MotoGP e non solo… Sul piatto tante idee per cercare di contenere i costi per le squadre, sfiancate dalla "corsa agli armamenti" voluta dagli ingegneri in questi ultimi anni.
A Milano, nel corso della registrazione del programma abbiamo capito qualcosa che merita di essere ricordato:
1) La MotoGP era nata con i soldi dei tabaccai e la voglia di coinvolgere i grandi costruttori, adesso la situazione è completamente mutata, quindi bisogna ripensare lo scenario.
2) Il passaggio alla 800 ha rappresentato un costoso fallimento che ha tolto di mezzo nuove Case come la BMW e l'Aprilia oltre a ridimensionare l'impegno della Kawasaki che molto probabilmente schiererà una moto sola con Hopkins gestita dal team di Bartholemy con sponsor Elf e Monster.
3) Bisogna mettere mano al regolamento tecnico: probabili l'abolizione dei freni in carbonio, l'aumento di peso e una stabilità di progetto, oltre a motori meno tirati che debbano durare più di 1000 chilometri. Sotto questo punto di vista il più lucido ci è parso Fausto Gresini che meriterebbe ascolto.
4) La Dorna ha dato troppo ascolto alla Honda: prima il regolamento della 800, poi la Moto2 per spazzare dal campo le due tempi, non prodotte dalla Casa giapponese. Inquietante il silenzio dei rappresentanti sul tema della classe di mezzo: a Ducati e Yamaha non interessa, a Gresini nemmeno, mentre l'Aprilia dice che… preferisce la Superbike.
5) Non c'è spazio (e non ci sono risorse) per due mondiali ad alto livello, quindi si chiede ad ognuno dei promoter di correre nel proprio ambito. La SBK con vere derivate di serie (insomma con qualcosa di più simile alle superstock) e la Moto GP e la Moto 2 con i prototipi veri. Per controllare questo ci vuole una federazione internazionale forte e competente.
Insomma: per ora si viaggia in economy (nessun problema per me, ci sono abituato), ma ci aspettano mesi di grande e sofferto dibattito. Sperando che Rossi, unico vero volto vendibile agli sponsor di questo sport, non cambi idea e resti nelle moto per tanto tempo ancora.
_________________ "Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra" Jim Morrison
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