Stoner, Rossi e Capirex cercano conferme, la HRC insegue. In pista Melandri
A Sepang, dal 5 al 7 febbraio scorsi, era finita con Stoner, Rossi e Capirossi separati da pochi centesimi. Da domani fino al 3 marzo, in Qatar, vedremo se verrà confermato questo primo “podio” virtuale del 2009. I test che si terranno a Losail, su una pista differente da Sepang e soprattutto in condizioni climatiche completamente diverse rispetto a quelle incontrate in Malesia (si girerà in notturna, come nel weekend che andrà ad aprile la stagione il 12 aprile) diranno se questo primo “podio” virtuale del 2009, con uno Stoner apparso velocissimo ma, un Rossi che ha lavorato sodo rimanendo come sempre tra i più veloci, e la bella sorpresa Capirex.
Prova del nove per il polso di Stoner
I test malesi hanno comunque dato soltanto delle risposte parziali: alla vigilia di Losail sono ancora tanti gli interrogativi, primo fra tutti quello riguardante le condizioni fisiche di Casey Stoner: l’australiano, seppur velocissimo, a Sepang ha sofferto più dolore del previsto al polso sinistro operato a fine 2008, e di conseguenza non è mai riuscito a fare più di quattro giri consecutivi. L’ex campione del mondo è apparso decisamente contrariato, ma in casa Ducati stanno cercando di tranquillizzarlo: ci vuole soltanto più pazienza, dicono, escludendo assolutamente un altro intervento chirurgico.
Rossi sarà ancora il più veloce di passo?
Sta di fatto che i test di Losail saranno importantissimi per capire la reale situazione fisica di Casey: la pista è decisamente meno esigente di Sepang dal punto di vista fisico sul fronte delle frenate, e le ulteriori tre settimane di tempo dovrebbero aver contribuito a risolvere i problemi. Vedremo. Sul fronte Rossi c’è poco da dire: per Valentino è filato tutto liscio come l’olio, se si esclude il piccolo incidente domestico che avrebbe potuto metterlo fuori gioco. Il pesarese ormai conosce gi molto bene il suo pacchetto tecnico, e non a caso in Malesia, nonostante si sia fatto “fregare” il miglior crono da Stoner per pochi centesimi, il più veloce di passo – con un bel run di 9 giri, gli ultimi tre tutti sotto il muro di 2’02” – è stato indubbiamente lui. Se Stoner in Qatar riuscirà a inanellare più tornate consecutive, capiremo meglio qual è la situazione anche sul fronte del passo di gara.
Capirossi leader della Suzuki
Loris Capirossi, unico pilota a compiere una simulazione di gara quasi completa a Sepang, cercherà di confermarsi tra i più veloci: la nuova GSV-R di Hamamatsu sembra nata molto bene, e non sembra esserci affatto la confusione che aveva contraddistinto i test invernali di un anno fa, quando Loris e Vermeulen alla fine optarono per la vecchia moto. Tanto lavoro sprecato che poi non ha fatto altro che rallentare tutto lo sviluppo nel corso del 2008. Oggi la situazione sembra molto diversa, i tecnici hanno preso la direzione giusta da subito, grazie anche alle indicazioni di Capirex. Manca ancora un po’ di motore, ma tutto fa pensare che Loris sarà ancora là davanti.
HRC: Pedrosa misterioso, Dovi “litiga” con l’erogazione
Il secondo interrogativo riguarda il team ufficiale HRC: nel primo “podio” virtuale della stagione, comprendente Ducati, Yamaha e Suzuki, l’unica assente era infatti la Honda. In Malesia la RC212V più veloce è risultata la “factory spec” di Toni Elias, mentre Pedrosa – rientrato tra l’altro un giorno prima causa dolore al ginocchio destro operato in segreto lo scorso dicembre – e Dovizioso sono rimasti più attardati. Se lo spagnolo dovrà assolutamente riavvicinarsi ai suoi due rivali per il titolo Stoner e Rossi, Dovizioso avrà un’altra grande chance di lavorare sodo su un circuito “amico”: il 10 marzo del 2008 colse infatti a Losail la quarta posizione al debutto in MotoGP con una Honda satellite, davanti a Rossi. La priorità di Andrea è migliorare il feeling con il motore, che ha definito fantastico dal punto di vista della potenza, ma con un’erogazione ancora alquanto difficile da gestire.
Lorenzo cerca feeling con le Bridgestone
Un altro pilota che ha un bel rapporto con il circuito di Losail è Jorge Lorenzo: il maiorchino un anno fa addirittura chiuse i test in notturna con il miglior tempo, per poi ottenere, all’esordio, la pole e il secondo posto in gara. “Por Fuera” (come Dovi) aveva però le Michelin, all’epoca ancora ultracompetitive, prima del crollo. Ora, sia Jorge che Andrea giocano ad armi pari con i “big”: vedremo se in un teatro che già li ha visti assoluti protagonisti riusciranno finalmente ad adattarsi al meglio alle Bridgestone.
Occhio a Edwards
Come ha dimostrato Valentino, adattarsi alle coperture giapponesi arrivando dalle Michelin richiede un po’ di tempo: man mano che ci si avvicinerà alla prima gara, il gruppo sicuramente si compatterà ancora di più, a favore dello spettacolo. E chissà che non riusciremo a vedere una bella bagarre a sei tra Stoner, Rossi, Pedrosa, Capirossi, Lorenzo e Dovizioso. Sono questi i piloti più accreditati, del resto, anche se nelle prime gare bisognerà tenere d’occhio un outsider come Colin Edwards, che nonostante abbia lavorato a stretto contatto per anni con la Michelin, è stato il più rapido ad adattarsi alle Bridgestone. Se, poi, ci mettiamo che Texas Tornado è “ringalluzzito” dalla sfida con il compagno di squadra Toseland, “reo” di avergli rubato il capotecnico, e che è sempre scoppiettante nella primissima parte di stagione, anche Colin va messo tra i top rider. Vedremo poi se l’altro yankee, Hayden, prenderà più confidenza con la Desmosedici per potergli dare fastidio.
Melandri torna in pista con… l’uragano
Cos’altro? Ah, già: Melandri! Marco tornerà in pista con una Kawasaki ZX-RR, gestita da un team che, in linea teorica, leggendo il comunicato della Casa di Akashi uscito qualche giorno fa, dovrebbe mantenere un legame con i vertici della verdona, in Giappone. In realtà, l’unico “pezzo” rimasto è l’ingegner Ichiro Yoda e probabilmente i meccanici, per il resto la struttura sembra un’operazione messa in piedi dalla Dorna per arrivare al numero di 18 moto. Per il resto, tutto è ancora sulla carta. Anzi, neanche, perché Melandri – svagatosi nuovamente questo weekend con la SpeedCar Series in Dubai – di questa “squadra” non ne sa assolutamente nulla. Il ravennate da diversi giorni ripete che proverà, ma poi deciderà se correre soltanto se la moto (non si capisce se è la versione 2008, oppure la 2009 provata qualche tempo fa da Jacque in Australia: in ogni caso facciamo fatica a pensare che possa essere competitiva) non risulterà un vero e proprio disastro.
Sul comunicato Kawasaki, però, già si parla di “team per la stagione 2009”: una comunicazione senza ulteriori dettagli che fa pensare più che altro a un annuncio “tirato per i capelli” da Ezpeleta e dalla Dorna. La Kawa, insomma, continua controvoglia: del resto il nome del team non sarà Kawasaki, ma par di capire che sarà “Hayate”, uragano in giapponese. Speriamo che non sia un vero e proprio uragano che può travolgere nuovamente Melandri…
Per i team satellite Honda è ancora più notte
I test in notturna si preannunciano ancora più bui, purtroppo, per i piloti satellite della Honda: Alex De Angelis, Randy De Puniet e Yuki Takahashi (Elias ha una RC212V “factory spec”, tanto che è stato addirittura più veloce dei piloti HRC) dovranno fare i conti con un motore “mutilato” di circa 800 giri su un altro rettilineo tosto come quello di Losail, lungo un chilometro. Questa, almeno, era la situazione a Sepang: speriamo che la Casa dell’Ala, dato che non vi saranno paletti per allungare la vita dei motori fino a dopo il GP di Brno, ci ripensi e metta a disposizione di Alex, Randy e Yuki un motore che possa consentire loro di esprimersi al meglio.
Diversa la situazione in casa Yamaha Tech3, che per il momento ha una M1 molto vicina a quelle di Rossi e Lorenzo, e anche in casa Ducati, con i team Pramac e Guinea Ecuatorial (assente però a Losail causa problemi fisici a una spalla per Gibernau) che hanno a disposizione delle veloci GP8. Lo ha già dimostrato il sorprendente Mika Kallio, piaciuto subito moltissimo ai tecnici del team. Anche il finlandese come tanti altri è alla ricerca di conferme, mentre da Niccolò Canepa di aspettiamo un altro piccolo miglioramento. Vogliamo vederlo crescere gradualmente da qui alle prime gare.
da gpone
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qualcuno sa a che ora in italia iniziano i test?