Paolone ... Mitico !!!
L’epilogo felice di biaggi e bayliss La rivincita sbuca all’ultima curva
Il romano chiude al 2° posto, come all’esordio in Sud Africa, e dimostra che è lui, e non Gibernau, il vero rivale di Rossi. Il podio dell’australiano riscatta la stagione dei piloti della Ducati
Paolo beltramo Da Valencia
Max Biaggie Troy Bayliss, dua modi belli, da piloti veri, per voltare pagina, per dire che l’anno prossimo non è la lontano, ma che è già cominciato. Il romano ha chiuso con un 2° posto dietro a Rossi, lo stesso risultato della prima gara, quella di Welkom in Sud Africa, gridando forte che il vero antagonista del Dottore può, deve essere, anzi, è lui. Lo ha detto alla Honda che quasi sicuramente ( mancano soltanto dettagli legali ) lo prenderà nella sua squadra interna l’anno prossimo, lo ha detto a Gibernau che da due stagioni gli sta portando via la sua metà del duello del secolo, lo ha detto a Rossi che probabilmente lo aspetta ansioso, per chiudere una volta per sempre la sfida, la diatriba, ogni discussione. Lo ha detto sopraturro a se stesso dopo un campionato che per lui su è chiuso incolpevolmente tra Portogallo e Giappone, quando venne coinvolto in due cadute al primo giro. Dopo mesi passati a cercare di far crescere, in una squadra esterna, una moto nata, svezzata da altri, non per lui. Ha voluto dimostrare di meritarsi la canche della vita, quella Honda HRC superufficiale che insegue da quando, nel ’98, lasciò la 250 per la 500. Troy Bayliss si è tolto una soddisfazione di quelle che valgono molto, di quelle rare: andarsene rimpianto. Ha guidato la Ducati Desmosedici 2004 come nei giorni migliori, gridando anche lui, dicendo che averlo licenziato non è stata l’idea migliore. Onorando il suo lavoro, questo sport e il contratto finito a Valencia insieme al mondiale. Questo podio, insieme a quello di Capirossi in Australia 15 Giorni fa, ha chiarito che forse non erano soltanto i piloti, ma anche la moto rossa ad avere difficoltà quest’anno e che, considerando tutto, un’altra possibilità se la sarebbe meritata. Correrà con la squadra di Sito Pons: l’annoprossimo avrà 36 anni, un arzillo vecchietto in moto, la voglia di non mollare e di stupire, senza le pressioni di una squadra ufficiale che possono stroncare chi non è nato per dominare, ma magari, in questa MotoGp ad alto tenore di stress, soltanto per provare a vincere ogni tanto. Sotto il podio Biaggi ha già parlato da leader della sua parta: “Vorrei che l’anno prossimo non si ripeta l’errore fatto in questa stagione, che si segua, cioè, una strada sola di sviluppo, senza confusione”. Ovviamente la direzione da seguire è quella indicata da lui e non quella di Gibernau. Sotto il podio Bayliss, che ha fatto il carrozziere e non sempre il pilota, è australiano e più gaudente di Biaggi, ha detto semplicemente: “ Adesso andrò a pescare”. Il team esterno, appunto. Ad ognuno il destino che vuole.
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