Il fine settimana di Misano Adriatico inizia con il lampo iniziale di Valentino Rossi e di casa Yamaha, che piazza la zampata in una sessione già di per se piuttosto veloce in termini di riferimenti assoluti. Già, perchè l'italiano chiude queste FP1 in 1'33.451, rifilando un decimo pieno ad un Pol Espargato sempre tra i migliori fin dall'inizio della sessione cronometrata.
Ci si attendeva di rimanere sull'1'34 basso, ed invece - evidentemente - le nuove soluzioni di Michelin stanno dando buoni risultati in termini di prestazioni e risposta nei confronti dei piloti. Due Yamaha dunque ai primi due posti, anche se una ufficiale ed una clienti, mentre in terza posizione si inserisce Maverick Vinales con la Suzuki fresca di vittoria a Silvertone. due decimi pieni il ritardo, a precedere un Marc Marquez che, a circa due terzi di turno è incappato in una scivolata al Tramonto.
E' da sottolineare non tanto perchè si tratta dell'ennesima caduta (seppur di poco conto) di Marc nelle libere, quanto per la dinamica della stessa: la Honda RC213V deve essere evidentemente molto stretta, tanto che l'anteriore, pur oramai in piena scivolata, ha mantenuto un certo livello di grip, facendo da perno in fase di scivolata. Marc infatti non è andato per la tangente, ma è rimasto praticamente in mezzo alla pista, e la moto non ha praticamente subito graffi. Quinto posto per Jorge Lorenzo (+0.323) davanti a Daniel Pedrosa ed Andrea Dovizioso.
Il Ducatista è stato l'unico a doversi sorbire tutto il lavoro di analisi e sviluppo di questa mattinata, considerando come Andrea Iannone sia caduto proprio nelle primissime fasi della sessione. L'abruzzese poi non è più rientrato in pista ma anzi, è andato a sottoporsi a delle lastre di controllo della scapola.
La caduta infatti è stata piuttosto veloce, visto il punto (curva 13). Ottava posizione per Hector Barbera che precede Cal Crutchlow e Scott Redding a chiudere la top ten con un ritardo di 583 millesimi. Più arretrati Michele Pirro e Danilo Petrucci, rispettivamente 14esimo e 15esimo. Da sottolineare la presa di contatto di Javi Fores con la Ducati del team Avintia. Lo spagnolo ha giustamente solo saggiato moto e circuito, non pensando troppo alla prestazione.
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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO