mI FANNO MORIRE DAL RIDERE QUESTI PRODI KAMIKAZE
articolo della Gazza di oggi
Bar 007, missione Mondiale «Spagnoli, battete Valentino Rossi»
AGGRESSIVA Il muso più pronunciato, quasi da delfino, è la Related Topics
Sports
caratteristica della Bar 007, tutta nuova nel 95% dei particolari
(Afp)
LA PRESENTAZIONE
A BARCELLONA
TANAKA (HONDA)
Muso da delfino, ambizioni da squalo: essere subito al livello della super Ferrari Il direttore tecnico: «È una macchina nuova al 95%». Il motore ha più coppia e potenza nonostante debba durare due gran premi
dal nostro inviato BARCELLONA (Spagna) Ha un nome abbastanza impegnativo: 007. E un muso che sembra quello pronunciato di un delfino, con il labbrone inferiore rivolto verso il basso, quasi a sorridere. O a irridere i rivali che dovrà battere. La Bar-Honda, che ieri mattina ha compiuto i suoi primi 3 giri di pista a Montmelò, non si accontenta più di essere la squadra sorpresa, com'è avvenuto nel 2004, quando i suoi piloti sono saliti sul podio 11 volte in 18 gran premi. Ora vuole vincere (ancora non è successo) e conquistare un Mondiale. Il piano della Honda è di arrivare al titolo entro tre anni, però già nel 2005 intende porsi allo stesso livello della Ferrari. Non le manca più nulla: dai soldi (il budget è sui 200-250 milioni di euro) al personale, alla motivazione, alla consapevolezza di avere un gruppo unito. Però, soprattutto, c'è la Honda che ha acquisito il 45% del team, lasciando alla Bar il restante 55% sul quale i giapponesi hanno un'opzione esercitabile entro due anni. Shoichi Tanaka, presidente della Honda Racing Development, è molto chiaro: «A noi interessa arrivare al campionato, al di là della forma e degli azionisti». Una dichiarazione di guerra che dice molto della determinazione con cui il sesto costruttore mondiale di auto (2,8 milioni) e il primo di moto (9 milioni) affronta la F.1. Tanaka, che è un tipo schietto, con esperienze di lavoro in ogni angolo del mondo, non ha alcuno scrupolo nel rivelare gli errori passati, ma è altrettanto chiaro sugli obbiettivi da perseguire. E sulla tempistica. Perché la Honda, ora, ci mette la faccia e i soldi, anche se il marchio ufficiale è quello della British American Tobacco. La marca nipponica non è mai stata così impegnata in F.1 a livello tecnologico. A Tochigi, vicino a Tokyo, c'è un centro in cui 200 tecnici lavorano sui motori e 50 sulla parte telaio avvalendosi di un futuristico banco dinamico sul quale si simulano piste, comportamenti in curva, lavoro delle sospensioni e tante altre cose. Non è un caso che lo scorso anno le gomme Michelin funzionassero bene sulla Bar e male su Renault, McLaren, Williams. La Honda si è poi accollata la spesa di circa 30 milioni di euro per la nuova galleria del vento che sorgerà nell'area della Bar a Brackley, in Inghilterra, e sarà operativa da fine anno. Il terminale di questo enorme lavoro si chiama Jenson Button, 25 anni tra due giorni, un inglese che non guida affatto male, che però deve dimostrare di avere il tocco in più per andare a disturbare Michael Schumacher. Lui, a pari macchina, è convinto di poterlo fare sin dal GP d'Australia: non resta che aspettare. Sinora non è apparso un fulmine nei sorpassi e anche come preparazione fisica deve andare oltre. Sulla sua coscienza pesa il tentato tradimento, ossia la firma di un contratto con la Williams per il 2005 che successivamente è stata invalidata. Per tacitare la coscienza, Button ha licenziato il suo manager, Bayfield, come se fosse stato lui a fare la scelta. Il secondo uomo della Bar è Takuma Sato, sveglissimo giapponese di quasi 28 anni, che alterna prestazioni maiuscole e rischi enormi a ingenuità che dovrà cancellare, se non vuole rimanere l'eroe di un giorno. Il geniaccio tecnico su cui ruotano le fortune della Bar è un ingegnere inglese sposato a una ragazza di Roma, Geoff Willis. È lui che coordina il lavoro dei progettisti e che ha voluto così la 007: «È una macchina nuova nel 95% dei pezzi - spiega -, in cui gli elementi essenziali sono un motore alleggerito di 2-3 chili e abbassato molto nel baricentro, la scocca anch'essa più leggera e rigida, un nuovo cambio più leggero, con interni diversi e più facile da lavorarci. La parte vistosamente più sorprendente della 007 è quel muso pronunciato, ma sono tanti altri i dettagli che contribuiscono al funzionamento, sempre con la speranza di ridurre al minimo le perdite di aderenza dovute a una rivoluzione nei regolamenti che è la più importante degli ultimi 10 anni». Fra l'altro la Showa (che per anni, con i suoi ammortizzatori, è stata una delle aziende chiave nei successi motociclistici Honda) è ora partner del progetto F.1. Quanto al propulsore, il direttore tecnico Takeo Kiuchi non fa misteri: «Siamo riusciti a centrare tre obbiettivi: un motore più compatto e alleggerito, una maggiore coppia ai medi regimi per favorire i sorpassi, più potenza nonostante dovremo affrontare due gran premi con la stessa unità». Da notare che mai, in due giorni, è stato pronunciato il nome di David Richards, titolare della Bar sino a pochi mesi fa. È stato liquidato e tutte le attenzioni sono ora su Nick Fray, suo ex dipendente e ora successore. Fuori dall'azionariato anche Craig Pollock, primo manager della Bar e sempre consigliere d'affari di Villeneuve. Come tutte le altre squadre, Ferrari esclusa, la Bar-Honda ha autolimitato i propri giorni di test a 30 soltanto, fra la prima e l'ultima gara. Basteranno? Lo dirà il tempo. E i risultati alla fine. Pino Allievi
BARCELLONA - Il capo della Honda, Tanaka, ha parlato anche di moto: «Mi sento di dire: "Spagnoli, battete Rossi!"». Si riferiva a Gibernau, ovviamente. La vittoria di Valentino continua a bruciare... NOVITÀ - Seiko è il più noto dei nuovi sponsor Bar. Ci sono poi Ntn (cuscinetti) e Showa (ammortizzatori).
prima prendono un italiano e poi fanno il tifo per gli spagnoli
Bella mossa