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Test Sepang 3: i commenti dei protagonisti
Per saperne di più sui risvolti della trasferta malese, il nostro inviato ha registrato i pareri di Rossi, Tamada, Biaggi, Capirossi, Melandri, Rolfo, Gibernau, Barros e ai tecnici Brivio e Cecchinelli
di Marco Masetti
ROSSI VELOCE CON LA FEBBRE
Faccia pallida, ricciolo ammosciato dall'umidità e aria sbattuta. Valentino si è presentato all'intervista sfinito, ma anche soddisfatto per un test che ha dato buone indicazioni:
"Sto male, vado di corsa in hotel e torno a letto. Per fortuna ho fatto tutto e abbiamo sfruttato ogni momento buono. Nonostante non stessi bene ho fatto la simulazione di gara, tutti i 21 giri, ma negli ultimi cinque stavo male e sono calato molto con il ritmo. Devo dire che la Michelin ha lavorato molto bene e alla fine siamo riusciti a metterla posto bene anche davanti. Siamo stati bravi e ci siamo concentrati sulle cose importanti, facendo passi in avanti anche senza fare cose eclatanti. Sono stati bravi gli ingegneri della Yamaha che hanno lavorato bene sul freno motore, adesso la mia moto è molto fluida in curva. Ho un buon feeling e la moto va forte subito. Non per altro ho girato in 2 01 e 2 dopo meno di dieci giri.".
- Cosa ne pensi di questo test?
"Che non ne posso più di girare a Sepang. I miei amici mi chiedono sempre perché siamo in Malesia tutte le settimane e inizio a pensare che sia troppo. Mi sembra di essere tornato in 250, allora si girava sempre a Jerez".
- E gli altri?
"Vedo moto a posto perché tutti hanno girato molto veloci".
- Adesso parti per l'Australia, cosa ti aspetti?
"Sarà un test più interessante, perché non ho mai girato a Phillip Island con la moto nuova. Faremo prove di messa a punto, perché non abbiamo nulla di nuovo da provare".
Visto che mancano tre giorni, buon compleanno, Vale!
BRIVIO: ADESSO ARRIVA ANCHE COLIN
Davide Brivio, team manager della Yamaha è soddisfatto e non solo perché Rossi è riuscito a girare oggi nonostante la febbre...
"Sta arrivando anche Edwards, deve solo trovare il feeling giusto con l'anteriore e già nella mattinata ha fatto progressi. Come Rossi ha anche provato nuove gomme, la Michelin ha fatto un gran lavoro e ad ogni giornata ha portato una nuova famiglia di coperture".
- E un Vale a mezzo servizio cosa ha fatto?
"Non è stato un test buttato, di sicuro, solo rallentato dal malanno che ha avuto e che spero gli passi in tempo per Phillip Island. Rossi ha reagito e così non abbiamo sprecato l'occasione. Ha fatto pochi giri, ma di qualità, come al solito...".
TAMADA: CHE GIOIA DAL DISPLAY
”Oggi abbiamo le mie condizioni fisiche sono migliorate e questo mi ha permesso di essere più aggressivo in pista, facendomi risultare alla fine della giornata il più veloce in assoluto. Questi test sono solo la conferma che nella stagione che sta per incominciare, noi saremo tra i protagonisti, perché questo è il nostro obiettivo. Oggi ho usato per la prima volta le Michelin da qualifica. Sono diverse da quelle che usavo lo scorso anno, ma hanno un'identica efficacia (e qui il buon Makoto ci fa capire che la sfida Bridgestone - Michelin è davvero al top) e lavorano bene con la moto. Stiamo facendo un buon lavoro e l'ho capito subito, poi, quando il display della moto mi ha fatto vedere il tempo, quel doppio zero mi sono fermato al box felicissimo!".
BIAGGI: FINO ALLA FINE
Ultimo a lasciare la pista, Biaggi ha provato tutto quello che si poteva testare: è il suo modo di lavorare. Nessuna distrazione, massimo impegno... "Fino a quando è scaduto il tempo, con i piedi lessati dal calore degli scarichi e la nebbiolina nell'aria sono rimasto in pista e ne valeva la pena. Oggi mi sono dedicato in pratica solo a provare di gomme. E' uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare (qui Max se la tira un po', del resto lui è uno dei collaudatori favoriti da Michelin). C'era tanta roba da assaggiare e da capire se di buona qualità".
- Hai definito la moto?
"Non c'è nulla di definitivo, ma tante buone indicazioni che voglio avere in Qatar, un’altra pista con condizioni estreme, sulla quale voglio girare il più possibile. E poi si va al freddo, in Spagna. Insomma ci faremo una buona casistica...".
- Come è cambiata la tua moto nell'ultimo mese?
"Tante piccole cose, questo è un lavoro impegnativo, lungo e metodico, che stanca, che ti cuoce. Infatti alle sei siamo rimasti in pochi. Del resto sembrerò un matto a far così, ma sono ancora fuori dal manicomio, quindi tanto folle non sono. Ci vogliono piccoli passi e tante verifiche. E' un momento della stagione nel quale tutti si lavorano. Pilota e squadra si fanno il culo, nulla da dire".
- E il telaio cosa hai scelto?
"Non ho ancora scelto, anzi spero che più avanti arrivi qualcosa di ancora migliore da provare".
- Voglio sapere se preferisci quello con il link alto o basso?!
"Io non trovo differenze apprezzabili nel tempo sul giro tra l'uno e l'altro. Magari con uno ho maggior feeling, ma il tempo è identico. Quello con il link basso l'ho provato molto. Si tratta di una valida alternativa rispetto all'altro e lo stiamo provando. Anche in Australia userò entrambe le soluzioni e poi deciderò".
- A Sete piace quello con il link basso e lo ha scelto decisamente, come mai?
"Li provo a fondo e poi ti dico se ha fatto bene".
CAPIROSSI: SPERO DI ESSERE A POSTO IN AUSTRALIA
Loris è a letto, febbre alta, stomaco in disordine, gola k.o.. Eppure, prima di arrendersi, ha fatto anche un tentativo di long run e qualche giro a buona andatura, poi... "Ho alzato bandiera bianca, il fisico non ce la faceva più, troppo debilitato. Ho provato un long run che serviva alla squadra, ma dopo due giri non capivo più cosa stessi facendo e quindi mi sono fermato. Spero di essere più in forma in Australia. Da questi test esco con la sicurezza di aver migliorato non poco il passo di gara e poi una piccola gioia ce l'ho: il mio record resiste ancora".
CECCHINELLI: SODDISFAZIONI DA GARA
L'ingegner Corrado Cecchinelli, Direttore Tecnico del team Ducati analizza la giornata e la tre giorni malese. E' soddisfatto e si vede... "Ci siamo concentrati unicamente sull'assetto da gara e siamo davvero soddisfatti di com'è andata questa sessione di test. Le prove effettuate sulle due GP5 e sulle nuove mescole sono andate come speravamo, e soprattutto siamo già riusciti a coprire tutta la lunghezza di gara con le nuove coperture. Sono molto contento del Test Tyre Team (Bridgestone), di come è stato impostato il lavoro e del suo piano di sviluppo a lungo termine. Mi piace anche l'approccio di Itoh: nonostante abbia avuto solamente una GP4 a disposizione, sono rimasto molto colpito dai tempi che ha fatto registrare e lusingato dalle sue buone impressioni sulla nostra moto".
MACIO SEMPRE PIù CARICO
Marco Melandri è soddisfatto e anche la sua squadra lo è. Il pilota di Gresini sembra un altro rispetto allo scorso anno. -
Una buona notizia, ma da dove arriva questo cambiamento?
"Tante cose, diciamo che adesso guido ascoltando la moto. E continuo a pensare alla gara; ho un buon passo, non ancora da vincere, ma sono li vicino".
- Il fisico come va?
"Bene, a parte i piedi che mi scottano. Sarà perché ho le pedane basse vicino agli scarichi oppure perché il piede infortunato a Suzuka, il destro, è molto più sensibile. Il resto è completamente a posto".
- Cosa è cambiato in questi test?
"Continua l'ottimo feeling con la squadra, una famiglia vera e poi penso che se mi guardassi andare in moto, potrei dire che guido meglio. Passo sempre nello stesso punto, e quel che conta, andare dove si vuole e non dove vuole la moto".
- Senti che questa sarà la tua stagione più importante?
"Lo sono tutte le stagioni per un pilota, certo che questa è importante. Ho firmato per un anno con l'opzione per il prossimo, quindi se faccio bene è meglio".
- Avrai una bella pressione addosso?
"Non sono mai stato così tranquillo come adesso, nemmeno nell'anno in cui vinsi il mondiale. Ho meno pressione, mi alleno meglio, con la voglia di farlo. Ho capito di avere un obiettivo e penso solo a quello".
- A cosa?
"Vincere. Questo anche perché non ho mai avuto una situazione così in squadra e quando passi 15 ore al giorno nel box con i tuoi tecnici devi stare bene".
- Hai un tecnico, Fabrizio Cecchini, che ha lavorato e vinto con Kato ma che raccoglie pareri differenti. A qualcuno è simpatico, ad altri no. Cosa ne pensi?
"Non si può essere simpatici a tutti e questo è indiscutibile. Per me lui è una persona timida e incredibilmente appassionata al suo lavoro. Se non ti saluta nel paddock, magari sta pensando a qualcosa che deve fare sulla moto. E' uno al quale puoi telefonare anche alle tre di notte e ti risponde, per lui le corse sono tutto. Ce ne sono pochi come lui e poi sa sempre cosa fare sulla moto".
- Oggi il programma prevedeva una simulazione di gara, com'è andata?
"Sì, mi sono fatto i 21 giri in programma con buoni riscontri. Faccio qualche cifra per capire meglio: l’anno scorso in gara ho fatto due giri in 2 e 04, gli altri in 05 poi sono anche caduto. Questa volta ne ho fatti 4 in 02, poi sempre sotto i 3 e mezzo e, solo a cinque giri dalla fine con la gomma finita, ho calato il ritmo. E' andata bene, direi".
- Dal primo test è cambiata la moto?
"Poca roba e solo dentro, sono io che mi sono adattato al mezzo e poi è difficile trovare subito il mix perfetto, specie con questo caldo. A Phillip Island andremo a cercare una diversa messa a punto per migliorare la trazione, per uscire meglio dalle curve. E poi devo andare più tranquillo in ingresso curva, sono ancora troppo veloce. Sono convinto che in Australia la moto si adatterà in fretta alla pista, per capirci non mi darà le sorprese che avevo lo scorso anno".
ROLFO: HO IMPARATO A DERAPARE
Anche oggi un progresso di un secondo al giro. Roberto Rolfo esce soddisfatto dai primi test in MotoGp.
"Beh se ogni volta che salgo in moto tiro giù un secondo non è male! Ancora qualche uscita e si potrebbe pensare al mondiale... No, siamo seri, adesso mi diverto davvero a guidare e, quel che è più importante, ho le sensazioni giuste e riesco a trovare la risposta delle moto alle modifiche. Nella mattinata sono andato abbastanza sostenuto e ho iniziato a mettere la moto di traverso in qualche curva, decisamente gustoso!".
- Inizi a capirla?
"Sì, un po' e devo dire che la mia squadra mi sta dando una grossa mano aiutandomi davvero. Il metodo e l'approccio mi sembrano quelli giusti".
- E la belva com'è?
"La Ducatona è una moto bellissima e se ci trovi il feeling giusto ti puoi davvero divertire. Mi piace anche se richiede una guida molto fisica. Infatti mi stanco in fretta, è una moto impegnativa".
- Hai girato con qualcuno, trovato dei riferimenti?
"Ho fatto un po' di strada con Bayliss, Tamada e Biaggi e ho capito che hanno una linea diversa dalla mia e che riescono ad aprire prima il gas. Io sono ancora un po' lento in questo, ma vado già molto meglio rispetto agli altri giorni. In staccata invece mi vedo già a buon livello, competitivo".
Per Rolfo il tempo dei test si ferma per un po'. Il team D'Antin salterà la trasferta in Australia per ripresentarsi con Honda e Ducati e Losail (Qatar) i giorni 1 e 2 marzo.
SETE: IO SONO LA VIA
Sete Gibernau ha la faccia decisa e l'aria di chi ha trovato la soluzione a tanti problemi.
"In questi tre giorni abbiamo fatto cose interessanti, ad esempio l'endurance di oggi che ha fatto capire a me e alla squadra che non siamo ancora perfetti ma che abbiamo fatto il meglio possibile con il materiale a disposizione. Manca poco, ma meglio di quello che immaginavo prima di fare la prova di durata e, aggiungo abbiamo fatto meglio di quello che pensavamo di ottenere dal materiale a disposizione. Abbiamo fatto la cosa giusta un passo alla volta, capendo ogni passaggio e andando forte con le gomme da gara".
- Pensi di avere già il miglior pacchetto a disposizione?
"Non siamo ancora perfetti, ma oggi abbiamo capito come ci si deve comportare a fine gara. Una conoscenza importante in più".
- Cosa cambierà da qui all'inizio del mondiale?
"Oggi come ieri e venerdì ho usato lo stesso materiale e continueremo a lavorare su questo in Australia e in Qatar in marzo. Nel frattempo ho dato indicazioni ai tecnici, gli ho messo a disposizione le mie idee, penso di aver fatto un buon lavoro".
- Quali idee? "Andare nella stessa direzione decisi, a me non piace girare attorno alle cose mille volte e loro sono contenti delle mie sicurezze. E ho avuto ragione: oggi sono stato decisamente più veloce che ai tempi della gara, ma potevamo fare ancora meglio e sappiamo come”.
- A Phillip Island cosa farai di interessante?
"Intanto andiamo via dalla Malesia, oramai non ne posso più di girare a Sepang e poi c'è molto da fare per seguire lo sviluppo delle MIchelin ed è un bene, visto che c'è poco tempo per far realizzare qualcosa di nuovo all'HRC". -
Hai scoperto qualcosa di nuovo nel test di endurance fatto oggi?
"Che dobbiamo lavorare su motore e ciclistica per migliorare il comportamento della moto in frenata e inserimento curva, è questa l'area da migliorare. E ho anche capito come fare. E poi mi sono reso conto che tante volte i problemi sembrano causati da una elemento e invece non è così. Ad esempio c'è chi si lamenta della trazione, ma il problema è che sbaglia ad entrare in curva. In questo caso è il pilota che deve cambiare stile non i tecnici la moto".
- Biaggi ha usato il telaio con il link in alto e adesso fa come te e utilizza quello basso, come mai?
"Lui è partito per una direzione e poi ha scelto la mia. Non mi interessa degli altri, vado solo per la mia strada con il supporto di HRC, mi va bene questo rapporto con loro e la Michelin. Hanno capito che voglio usare solo idee che escono dalla mia testa".
- Come ti è sembrata la Yamaha? "L'ho seguita poco, ma mi sembra che sia migliorata, in fin dei conti hanno un anno di esperienza in più e un ragazzo che da la direzione dello sviluppo. Ma io guardo solo a me e rispetto gli altri".
BARROS: SORRISO PAULISTA
Il brasiliano è felice, tre giorni di prove e grande concretezza. Rispetto al pilota dello scorso anno, si è davvero voltata pagina.
"Vado via dalla Malesia con un gran sorriso, perché è andato tutto molto bene, a parte un piccolo volatile che ho colpito oggi col braccio destro e che è un po’ indolenzito, roba da nulla. La valutazione complessiva di questi tre giorni è positiva sotto tutti i punti di vista. L’atmosfera in squadra è ottima, mi sento a mio agio e lavoriamo tutti con grande serenità e concentrazione. La moto 2005 è diversa da quella della scorsa stagione soprattutto per quanto riguarda la gestione elettronica ed è li che abbiamo concentrato il lavoro di messa a punto: direi che almeno l’ottanta per cento delle cose nuove che abbiamo provato si è rivelata valida. Nel motore e nel telaio le differenze sono meno significative ma anche in questo caso abbiamo definito una messa punto di base generale. Abbiamo poi fatto un fantastico lavoro con la Michelin. I tecnici francesi hanno risposto pienamente alle osservazioni che avevo fatto nella sessione di gennaio ed i risultati si vedono. Oggi la temperatura era più fresca di ieri ed ho percorso più di venti giri in 2’01! I prossimi test in Australia potranno dare delle risposte importanti perché lì le condizioni saranno sicuramente molto diverse e saremo in grado di verificare se la messa a punto che abbiamo trovato è una base valida per tutte le situazioni”
(13.02.05)
La Lì