Io Fausto Gresini, come Team Manager del Team Movistar Honda, desidero esprimere la mia posizione relativamente a quanto successo a Jerez.
Pubblico qui di seguito la lettera inviata dall'Avvocato Francesco Zerbi, Presidente della FIM, a Valentino Rossi e al mio pilota Sete Gibernau.
Carissimi,
la stima, l'ammirazione e l'affetto che ho per entrambi come uomo e come sportivo mi spingono, unitamente al mio dovere di Presidente della FIM, a scrivervi quanto appresso.
Capisco perfettamente che l'ansia di vittoria, il clima di competizione, la voglia di misurarsi con se stessi e con gli avversari spingono i concorrenti a dare tutto e anche di più durante la gara. Capisco anche che uno spettacolo è reso ancora più avvincente dalla lotta e dalla suspence che il confronto genera in chi assiste. Ma lo spettacolo non deve mai avere il sopravvento sullo sport che, specie ai vostri livelli, è espressione di lealtà, cavalleria, fair-play.
Questo non significa che ho qualcosa da rimproverarvi dal punto di vista regolamentare. Sempre che quanto è successo domenica scorsa a Jerez venga riconosciuto da entrambi come un episodio dettato dall'eccessiva voglia di vincere ma che non può e non deve ripetersi e soprattutto non deve lasciare nel vostro animo sentimenti di rivalsa o, peggio, di rancore.
Voglio vedervi continuare a battagliare lealmente dando il vostro meglio allo sport che amiamo ma rispettando l'avversario che vuol dire, in fondo, rispettare se stessi.
Sono sicuro che l'accaduto non lascerà strascichi tra di voi che avete anche il dovere di essere d'esempio per tutti gli sportivi i quali vorranno sì vedervi combattere lealmente per vincere ma vorranno vedervi uniti nel rispetto l'uno dell'altro. E' con questa certezza che vi aspetto alle prossime gare per gioire ed esultare con voi in nome dello sport.
Cordialmente.
Francesco Zerbi
Presidente FIM
Se trovo perfettamente condivisibile l'auspicio dell'Avvocato Zerbi che prevalga sempre la sportività e che tra due grandi protagonisti del nostro sport non rimangano rancori, devo altresì confessare le mie perplessità.
Mi sembra che siano stati posti sullo stesso piano Sete e Valentino quasi come se ci fossero da parte di Sete delle responsabilità – cosa che io assolutamente non condivido. Trovo poi contraddittorio che il Presidente della FIM dichiari “non ho nulla da rimproverarvi da un punto di vista regolamentare” e poi ammonisca affinché quanto avvenuto a Jerez non debba mai più ripetersi.
In questo modo siamo ancora lontani da quella certezza del diritto che è indispensabile in ogni campo e soprattutto in uno sport pericoloso come il nostro.
_________________ Credo che ci voglia un Dio.... ed anche un bar
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