Illuminante in alcune parti...
Rossi, quel sorpasso sta facendo ancora discutere. Pentito? Dispiaciuto? Oppure solo orgoglioso di aver infilato le gomme in quello spazio che aveva visto solo lei?
"Pentito no. E di cosa? Semmai mi dispiace che dopo una gara così bella e tirata non si sia parlato d'altro. E' stato un grande spettacolo e io sono felicissimo di quello che ho fatto e, soprattutto, di aver vinto. Semmai mi dispiace che Sete si sia fatto male. Forse ha toccato il mio freno con la spalla. Ma eravamo a settanta all'ora, io questo non lo potevo certo immaginare. La mia è stata una entrata dura ma corretta. E loro non hanno fatto reclamo perché non c'era niente a cui appigliarsi".
Ma i rapporti restano tesi.
"Questo perché io quello che è successo in Qatar non lo dimentico".
Quel reclamo ufficiale che la spedì in ultima fila. Ce l'ha ancora in testa?
"Ce l'avrò sempre in testa. E' stato un gioco sporco e quindi io con lui non parlo più. Ma questo non significa che poi fai a sportellate in pista. Io non ho fatto cose pericolose. Uno che ti stringe contro il muro a duecentocinquanta all'ora fa una cosa pericolosa. Oppure chi ti frena davanti sul rettilineo per farti uno scherzo".
Certo che questo motomondiale si fa sempre eccitante. Anche a motori spenti. Lei e Gibernau che fate finta di non vedervi, Biaggi e Hyden che fanno a spinte nei box. I nemici fanno audience?
"Sì, ma è sempre accaduto, e forse in passato accadeva di peggio, penso a Neto che prende a cazzotti De Vries. Solo che ora tutto diventa notizia. Ci sono mille giornalisti e mille tv. Ma mica siamo degli animali, degli incivili".
E se si presentasse la Ducati con una offerta?
Non è una Ferrari, ma sempre rossa e italiana è. Una nuova sfida in nome del made in Italy. Fantamotociclismo anche questo?
"Non credo che sarà mai possibile. Io la mia scelta l'ho già fatta quando sono venuto via dalla Honda: si chiama Yamaha".
C'è chi ha fatto un percorso inverso. Melandri, per esempio. E sta andando bene, no?
"Sì, Melandri può fare bene, anche se devo dire che mi ha un po' deluso. Lui è il pilota che dopo Jerez ha usato le parole più forti nei miei confronti. E comunque il suo risultato in Spagna spiega bene la differenza tra una Yamaha e una Honda. Sulla Yamaha, se non hai le palle, arrivi quindicesimo. Poi sali su una Honda e arrivi terzo"
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