da motonline.com, le pubblico perchè vi ho trovato alcuni spunti simpatici
GP ITALIA: 10 e lode – Probabilmente la più bella gara vista nella mia vita: italiani maestri, sport vero, gente vera. Mia nipote di anni cinque si è innamorata delle moto e ha mollato i DVD dei cartoni per vedere la MotoGp. La vera promozione dello sport si fa con gare così. ROSSI: 10 e lode – Si vedeva da giovedì pomeriggio che lui voleva uscire dal Mugello con 25 punti in tasca e lo ha fatto. Implacabile e bravissimo adesso ha anche messo a posto la M1, accordandola alla perfezione. La laurea vera che gli dovevano dare è in ingegneria. Biaggi: 10 – Ora la Honda ha un pilota che può essere leader, il mondiale un credibile rivale di Rossi e tutti noi ci divertiremo di più. Vederlo guidare al Mugello è un’emozione, magistrale, vederlo dare una pacca sulla spalla a Rossi e dirgli “bravo” fa capire che il motociclismo è un bello sport. Capirossi: 10 – Uno che dice “alla prima curva sarò davanti” e ci riesce è uomo di parola. E poi porta la Ducati sul podio con una gara da favola. Loris ha ancora voglia di correre e di farci sognare. Non smettere! Melandri: 10 – Non va sul podio, ma solo perché Capirossi tira fuori attributi che si ritenevano impensabili nella razza umana. Tira delle staccate da paura, in pratica a 330 butta l’ancora! Gara maschia e divertente. In classifica occupa il posto che merita. Checa: 8 – Vince il premio per il miglior non italiano in gara. Complimenti, ma per farlo deve usare una moto italiana! A Barcellona lo vogliamo ancora più grintoso, soprattutto in prova. Gibernau: 5 – In un giorno ha scoperto di avere pochissimi tifosi in Italia e un distacco abissale da Rossi in classifica. Da ricostruire, soprattutto di testa. Soffre Valentino, ma anche Melandri. Tra Barcellona e Assen è chiamato al miracolo per salvare la stagione, compito molto difficile. GLI ALTRI: 5 – Parliamo di Hayden e Barros, di Tamada e Hopkins, di Bayliss, Edwards e Xaus… Comparse in pista che si sono accomodati a seguire la corsa del poker tricolore. Non hanno pagato il biglietto. Rolfo: 6 – Guida una delle moto più veloci viste al Mugello, ma al posto delle gomme ha due gelati che si squagliano in pochi giri. Arriva in fondo con rischi e brividi. Un paio di Michelin, anche usate… Battaini: 6 – Con una moto che becca 30 orari e ha le Dunlop puoi solo essere doppiato. Quello che mi fa incazzare è che in prova ha fatto un tempo che con un’Aprilia kit di Campetella si poteva battere. Non dispone di una MotoGp. Yamaha: 7 – La moto di Rossi è un violino, le altre no. Non credo che la Yamaha costruisca due versioni di M1, quindi non capisco quale sia il reale valore della moto. Quella che vince con Rossi o quelle di Edwards, Xaus e David Checa? Honda: 7 – Cinque moto nei primi otto, quindi il mezzo c’è, eccome, ma una solo sul podio. Quando la tecnica si inchina al manico. Ducati: 9 – Piazzare due moto nei primi cinque ieri era impresa difficile per tutti. La Rossa sente l’aria di casa? In ogni caso è in grande crescita e le Bridgestone pure. Per favore, continuate così! Kawasaki e Suzuki: 5 – Di nuovo comparse: il Mugello è spietato con chi ha problemi di motore e assetti da perfezionare. Il Mugello: 10 – Questa pista non è stata disegnata dall’ingegner Tielke e si vede. Curve carogne; dritto da paura, pochi stop and go. Tracciato vero, sul quale vincono quelli buoni.
Pedrosa: 10 – Averlo contro è una sfiga. Una brutta carta pescata dal mazzo, una foratura… Dani è bravissimo e guida da maestro. I ragazzi della 250 sperano che se ne vada presto in MotoGp. Lorenzo: 10 – Che meraviglia vedere uno che guida una 250 da 100 cavalli al Mugello come fosse alla guida di una minimoto sulla pistina dietro casa. Jorge è un talento naturale diverte e fa divertire. De Angelis: 8 – Fino a quando le gomme lo sorreggono è lì a lottare per la vittoria. Poi lo mollano e arriva a podio rischiando molto (fa un numero alla Mamola da paura!). Generoso e sudatissimo. Stoner: 7 – Raccoglie meno di quanto seminato, a causa di problemi tecnici. Però è molto incisivo nella prima parte. Bel pilota davvero e bravo Cecchinello che ha sempre creduto in lui. Dovizioso: 5 – Di assetto non stava molto bene, vista la tendenza dell’avantreno a chiudere. Ma alla grande festa del Mugello è mancato. Honda: 9 – Moto veloci e stabili, brutti clienti per tutti. Complimenti a chi l’ha fatta! Aprilia: 5 – Perdere la pole dopo una vita davanti fa male e in gara è andata peggio. Bisogna rimboccarsi le maniche e rispondere all’attacco della Honda. Ecco il primo compito della nuova dirigenza. Talmacsi: 8 – Vince grazie alla caduta di Kallio e Faubel che gli spianano la strada. Però è tosto e grintoso. Luthi: 7 – Fortunato anche lui, ma leader meritatissimo del mondiale. Pasini: 8 – Corre in pratica senza poter stringere il manubrio. Mano sinistra infortunata da parecchio, destra da poco. Fare quarto correndo senza mani… Provateci voi! Kallio: 5 – Cadere all’ultima curva non è da leader del mondiale. Faubel: 8 – Stava facendo una grande gara. E’ il migliore degli spagnoli. Simoncelli: 5 – Non si può cadere così! Conti: 7 – Una wild card senza timori reverenziali; Veloce, grintoso e bravo. Corre nell’italiano e nell’europeo, è sveglio e intelligente. Merita il mondiale. KTM: 9 – Vanno fortissimo e sono molto a posto. Come non bastasse hanno piloti tosti. Attenzione, questi vincono il mondiale. Derbi Gilera: 5 – Week end da dimenticare. Uniche note positive le prestazioni sul dritto e la rimonta di Poggiali. I VIP: 5 – Totti che arriva e dichiara “sono in silenzio stampa” in uno scenario come quello di Scarperia è un insulto. Ragazzi non siamo all’Olimpico e nemmeno in campo con la nazionale. In quella vera giocano Rossi, Biaggi, Capirossi e Melandri. Che attacco di sogno. Le ragazze: 110 e lode – Da Fernanda Lessa, alla ragazza delle pulizie, un trionfo dell’operato di madre natura. Scusate, di fronte a certe meraviglie, divento poeta.
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