dalla Gazza
Loris e Max: polemica per la Ducati
NON NE POSSO PIÙ Sbuffa Loris Capirossi, 32 anni, che in 3 stagioni Related Topics
Sports
ha regalato alla Ducati una vittoria a Barcellona nel 2003. Le
critiche preludono a un divorzio? (Yanez)
ALLA FINESTRA Max Biaggi, 34 anni, 52 vittorie (ma nessuna in un
2005 piuttosto deludente), potrebbe lasciare la Honda a fine anno e
passare alla Ducati al posto di Capirossi (Emblema)
Capirossi: «Biaggi al mio posto? Non mi fa paura». La replica: «Chissà se lo vogliono ancora» Suppo innesca il caso: «Con Max saremmo secondi» L'imolese duro con il d.s.: «Lui non conta niente»
dal nostro inviato
DONINGTON (Gran Bretagna) Il mercato piloti è già rovente. E a surriscaldarlo sono i piloti italiani, protagonisti di una polemica a distanza che non risparmia colpi bassi. A vivacizzare la vigilia della gara ci stanno pensando Loris Capirossi e Max Biaggi, entrambi delusi per l'andamento della stagione.
Ad accendere la miccia sono state alcune dichiarazioni rilasciate dal responsabile del progetto Ducati Desmosedici, Livio Suppo, in cui sosteneva che se la rossa di Borgo Panigale quest'anno fosse stata guidata da Biaggi, il romano sarebbe ora con molte probabilità al 2° posto della classifica.
Una vera e propria picconata per Capirossi, che da tre anni segue lo sviluppo della Ducati e che, finora, è stato l'unico a regalare qualche soddisfazione alla squadra. L'imolese, inoltre, che non nasconde di voler proseguire il rapporto con la squadra, ha già avuto in passato screzi con Suppo. Il quale, invece, non ha mai nascosto la sua simpatia per Biaggi. Ma non è questo l'unico conflitto di interessi tra i due piloti: sia Loris sia Max hanno già preso contatti anche con il team Honda di Sito Pons.
Nell'affrontare l'argomento, Capirossi è categorico: «Biaggi è l'ultimo a farmi paura!». Dà l'impressione di non avere più niente da aggiungere, ma dopo un istante è un fiume in piena: «Lui ha già avuto le sue possibilità e non le ha sapute sfruttare. Non mi ha mai spaventato in tutta la mia carriera, non vedo perché dovrebbe farlo adesso. È vero che ho ricevuto delle offerte interessanti, e non mi sorprende visto che mi considero tuttora un pilota vincente: ogni volta che il mezzo me lo ha consentito sono stato davanti. Continuo a credere nel progetto Ducati, so di aver dato molto a questa squadra, avendo anche ricevuto molto. Ritengo che qualunque tipo di problema vada risolta all'interno e non rilasciando interviste. Ma l'importante è che con le persone che contano davvero in Ducati, Claudio Domenicali e Filippo Preziosi (rispettivamente amministratore delegato di Ducati Corse e progettista; n.d.r.), ho un ottimo rapporto».
Non vorrebbe cambiare casacca nemmeno Biaggi. «La priorità è rimanere alla HRC - dichiara il romano -. Ma è un onore essere cercato da un marchio italiano».
Quando gli si fa notare che è comunque intenzione di Capirossi rimanere alla Ducati, Max risponde secco: «Bisogna però vedere se la Ducati vuole ancora lui...».
Ad aprire un nuovo scenario in casa Honda è Carlo Fiorani, responsabile del team HRC, con una precisazione sul destino del campione della 250, Daniel Pedrosa: «La Honda è davvero interessata a portarlo nella MotoGP, ma non è detto che ciò avvenga con la HRC. Al progetto sta lavorando anche Fausto Gresini». Eppure lo stesso Pedrosa ha dichiarato alla stampa spagnola di aver già in mano il contratto con la HRC. Mentre Gresini ha preferito non commentare per concentrarsi sulla sua cervicale.
Chi dorme i sonni più tranquilli è Valentino Rossi, che si presenta al giro di boa con un vantaggio di ben 79 punti su Marco Melandri, secondo in classifica. Per l'iridato sembra ormai definito il rinnovo con la Yamaha, quindi non gli resta che concentrarsi sulla gara: «Questo è il mio circuito preferito. La prima parte della pista per me è la migliore di tutto il mondiale. È un tracciato selettivo, difficile e tecnico. Qui ho già vinto sei volte (sette se si considera il GP del 2003, quando fu squalificato; n.d.r.). E poi è vicina a Londra, dove vivo».
A proposito, anche ieri nella capitale inglese è tornata alta la tensione per gli attacchi terroristici: «Ho veramente paura, ma non soltanto io perché vivo a Londra. Abbiamo paura tutti e in tutto il mondo. Siamo a rischio ovunque, ormai è diventata soltanto una questione di fortuna».
Alessia Cruciani