Riflessioni mondiali
Dopo il GP di Germania il motomondiale si è preso una lunga pausa di oltre 3 settimane. I centauri scenderanno di nuovo in pista, a Brno, Repubblica Ceca, il 26 agosto. E’ ora quindi tempo di riflessioni su ciò che abbiamo visto e su ciò che ci aspetta.
Dopo il GP di Germania al Sachsenring, il motomondiale si è preso una lunga pausa di oltre 3 settimane. I centauri, infatti, scenderanno di nuovo in pista venerdì 26 agosto per le prime sessioni di libere del GP della Repubblica Ceca, a Brno. E" ora quindi tempo di riflessioni su ciò abbiamo visto e su ciò che ci aspetta.
Iniziamo dalla classe regina, la MotoGP. Ci sono ben pochi calcoli da fare o ipotesi da avanzare. La classifica recita infatti Rossi 236 punti, Melandri 116, Gibernau 115, Edwards 114, Biaggi 113, Barros e Hayden 101. Valentino ha fatto il vuoto dietro di sé con 8 vittorie (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Olanda, Gran Bretagna e Germania), 1 secondo posto (Portogallo) e 1 terzo (Stati Uniti) nei 10 gran premi fin qui disputati.
Tutti i riflettori sono quindi puntati sulla lotta per il secondo gradino del podio, una lotta che si annuncia serrata fino all'ultima gara. Sei piloti, racchiusi in 15 punti, si contenderanno il posto più vicino a Rossi. Cinque sono in sella a una Honda, il restante, Edwards, è il compagno di squadra di Valentino. Fermo restando che il Dottore, a meno di catastrofi epocali, si porterà a casa il campionato, sarà doppietta Yamaha?
Mancano ancora 7 gran premi al termine della stagione: Repubblica Ceca, Giappone, Malesia, Qatar, Australia, Turchia e Valencia. Rossi, dopo aver raggiunto in Germania Mike "The Bike" Hailwood a quota 76 successi in carriera (meglio di loro solo Agostini con 122 e Angel Nieto con 90), può inseguire un altro record: superare i suoi 11 acuti personali stabiliti nel 1997 in 125, nel 2001 nell'ultimo anno di vita della 500 e l'anno successivo in MotoGP. E non dimentichiamoci che Vale, se portasse (quando porterà) a casa il suo 5° titolo consecutivo in MotoGP, appaierebbe (appaierà) anche Michael Doohan a 5 campionati vinti nella massima classe. Davanti a lui resterebbe (resterà) solo Giacomo Agostini con 8 sigilli.
Un simile discorso può venir fatto anche per la quarto di litro. Lo spagnolo Daniel Pedrosa (Honda), ha infatti racimolato in 9 gare (a Laguna Seca hanno corso solo le MotoGP) 181 punti, 50 in più, 2 gare esatte, di quanto fatto dal suo più diretto inseguitore, l'australiano dell'Aprilia Casey Stoner. Alle loro spalle un'altra Honda, quella di Andrea Dovizioso a quota 124. Tutti gli altri sono in doppia cifra e non dovrebbero impensierire un podio che dovrebbe consegnare a Pedrosa il suo 3° titolo consecutivo, il 2° di fila in 250 e anche l'ultimo in questa classe visto che il campione spagnolo passerà nel 2006 alla MotoGP in sella a una Honda ufficiale, prendendo con ogni probabilità il posto di Max Biaggi.
Tutt'altra storia in 125. La classifica parla chiaro: 5 piloti in 19 punti, 7 in 31. In testa c'è ora la Honda di Thomas Luthi (119) seguita dalle KTM di Mika Kallio (116) e Gabor Talmacsi (113). Ai margini del podio, per ora, gli italiani targati Aprilia Marco Simoncelli e Mattia Pasini. Subito dietro, non ancora tagliati fuori dalla lotta per il mondiale, Julian Simon e Fabrizio Lai. Ci sarà da divertirsi!
Eurosport - Andrea Zubbini