Gibernau, la mia vita sotto pressione
Mercoledì 10.08.05 12:07
"ll nostro è uno sport rischioso con molti interessi in gioco”
Roma - “Questo è uno sport rischioso, molta gente dipende da te, ci sono molti interessi in gioco. Non accettare questo è il primo errore. Ogni anno c'è un po’ di pressione in più, ma io cerco di fare in modo che sia un qualcosa in più per il mio lavoro, qualcosa che mi aiuti a dare il meglio di me stesso e non il contrario”. Il pilota della Telefonica Honda, Sete Gibernau, racconta la sua esperienza di campione delle due ruote, del suo momento attuale e delle sue inquietudini dentro e fuori i circuiti. “La pressione -spiega lo spagnolo sul sito ufficiale della MotoGP- vuol dire molte cose positive: vuol dire che stai facendo bene, che aspiri a diventare Campione del Mondo, che la gente si attende molto da te. Se la pensi a questo modo, finisci col vedere la pressione come qualcosa di positivo”.
“La cosa più difficile -prosegue Gibernau- è fare in modo che questo grande puzzle trovi una soluzione, che tutti i pezzi finiscano al posto giusto. Nel corso di questi anni sono passato per diversi momenti: ci sono stati momenti in cui non ero ai vertici. Nel 1997 sono entrato a far parte del team ufficiale Yamaha con solo un anno di esperienza nel Mondiale e non era il momento, non ero preparato per affrontare questa responsabilità. Però sono cresciuto molto, la tranquillità mi ha aiutato nel provare a dare sempre il meglio. La cosa più difficile è trovarsi nel posto giusto al momento giusto e fare in modo che tutto funzioni”.
Il pilota catalano parla anche del suo approccio alle gare, e più in generale al mondo del Motomondiale. “Sono molto critico con me stesso -ammette il vice-campione del mondo incarica- non ho mai cercato di evitare le responsabilità perché penso sia un errore. Se puoi essere critico con te stesso, allora puoi esserlo anche con chi lavora con te. Mi piace sapere di essere il primo ad avere il controllo di tutta la situazione”. “Penso sia stato il mio carattere ad avermi fatto arrivare sin qui -aggiunge- e non il contrario. Penso che tutti i piloti abbiano un carattere un po’ speciale, abbastanza simile tra loro”. Il mondo dei piloti è fatto anche di piccoli rituali. “C'è stato un periodo in cui avevo tutta una serie di scaramantiche stupidaggini -confessa lo spagnolo- tipo mettermi sempre per primo il guanto e lo stivale destro, per non cadere. Poi ti rendi conto che certe volte non lo fai e non succede comunque niente. Non sono maniaco, né in pista, né fuori”.
Per dare il meglio in un Gran Premio, quindi, è molto più importante la preparazione fisica: “In questo momento il mio allenamento consiste in bicicletta, corsa e un po’ di pesi. Non faccio tanta palestra perché ho già una buona preparazione muscolare e devo invece lavorare di più sulla resistenza aerobica piuttosto che sulla forza. Non è una ossessione, ma mi è sempre piaciuto fare dello sport ed essere in forma. Per me è peggio stare chiuso otto ore in un ufficio. Alla fine, penso di essere un privilegiato”.Gibernau, 33 anni a dicembre, è all’apice della sua carriera di pilota, ma per il momento preferisce non pensare ad un futuro lontano dai motori. Nessun dramma però, quando arriverà l’ora di appendere il casco al chiodo. “Accetterò questo momento -conclude Sete-. So di non avere 20 anni. Mi piacerebbe avere 20 anni, ma penso che la miglior maniera di gustarsi al massimo i 30 sia quella di essere consapevoli di non averne 20. Quando smetterò di correre sarà un momento duro, ma non ho paura: farò altro”.
(Spr/Adnkronos)
yahoo.it
Gibernau: `Diventero` mai il Campione?`
Mer 10 Ago, 12:26 PM
Sete Gibernau non ha mai vinto il Mondiale della MotoGP: `Se sara` nel mio destino, diventero` il Campione`. Il pilota del team Movistar-Honda corre nella classe regina, la ex `500`, dal 1997. Lo spagnolo non e` mai salito sul gradino piu` alto del podio a fine stagione, ma non si scoraggia e non vuole auspici: `Non ho mai chiesto a nessuno di dirmi che un giorno saro` Campione del Mondo, perche` mi sarei perso lungo la strada - ha detto Gibernbau a motogp.com - Non vorrei mai che qualcuno mi togliesse la gioia e la sorpresa di vincere il mondiale MotoGP` .
All`inizio della sua carriera nella massima cilindrata, Sete Gibernau si accaso` alla Yamaha, che ai tempi aveva solo un anno di esperienza del Motomondiale: `Non ero pronto per quel livello di responsabilita`, non avevo l`esperienza necessaria per sviluppare una moto - ammette lo spagnolo - Ma ora sono cresciuto e la tranquillita` mi ha permesso di dare sempre il mio meglio` . Il motociclismo e` uno sport individuale, che forma il carattere di un pilota: `Penso che tutti noi del circus siamo un po` speciali: individualisti di natura ma anche felici di avere gente intorno con cui confrontarsi` .
Sete Gibernau pensa a quando lascera` le competizioni: `Vorrei che la gente capisse soprattutto che io ho sempre lottato, anche grazie al pubblico. Apprezzo molto l`interesse che c`e` attorno al motociclismo, e spero di far capire a tutti che in questo sport io ci ho messo il cuore, perche` lo amo, proprio come chi lo segue` .