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"Il Cavallino sarebbe un'ultima sfida"
Valentino Rossi non ha per nulla abbandonato l'ipotesi di passare alle quattro ruote: "La Ferrari? Per me sarebbe come un'ultima, pazza, sfida - ha detto al "Guardian" - Se potrò provare la macchina per un anno, allora potrei essere abbastanza competitivo per la stagione successiva. Oppure, dopo Honda e Yamaha, potrebbe essere interessante vincere in moto con un terzo team, la Ducati. Ma potrei anche provare con i rally".
Valentino Rossi, fresco campione della MotoGP, parla a 360 gradi del suo futuro senza precludere nessuna ipotesi. In un'intervista al quotidiano inglese "The Guardian", il Dottore torna sull'argomento Ferrari: "La Ferrari? Sicuramente per me sarebbe come un'ultima, pazza, sfida. Non so ancora cosa fare ma la Ferrari resta una scelta possibile. Se potrò provare la macchina per un anno, allora potrei essere abbastanza competitivo per la stagione successiva. Perchè io corro sempre per vincere. Ma potrei anche provare con il rally, che mi piace molto". Il suo contratto con la Yamaha scadrà nel 2007, ma Valentino si farà davvero attrarre dal mondo delle quattro ruote o resterà fedele a quello delle due, magari cambiando un'altra volta team a caccia di nuovi stimoli? "Una cosa è certa, devo scegliere cosa è meglio per me. Ho vinto con la Honda e con la Yamaha, quindi potrebbe essere interessante vincere con un terzo team, la Ducati, che oltretutto è una scuderia italiana".
Valentino svela poi un curioso retroscena sui tecnici di Maranello che avrebbero scommesso sul suo insuccesso alla guida di una Formula1: "Quando per la prima volta nella mia vita ho avuto la possibilità di provare una Formula1, ho sentito che gli ingegneri della Ferrari avevano fatto delle scommesse su di me. Secondo loro, se non riesci a completare un giro a Fiorano in meno di un minuto, vuol dire che non puoi essere un pilota di Formula1". E Rossi riuscì a girare in 57"5. Ma la sua prima esperienza con una monoposto, non fu affatto piacevole: "Sulla mia moto mi sento libero, mentre dentro una Formula1 sembra di stare in una gabbia dove non ti puoi muovere". A differenza di quanto si possa credere, Valentino confessa inoltre di avere un difficile rapporto con la fama conquistata in questi anni e un suo eventuale approdo in Ferrari, magari finirebbe col turbarne la quiete: "Quando cammino per Londra non sono in molti a riconoscermi, ed è una bella sensazione. Nel resto del mondo, invece, è più difficile e in questo senso l'Italia è il posto più duro. Non mi piace essere famoso, è come una prigione".
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