...dal Corriere dello Sport...

«Non sarà facile, ma può farcela. Melandri il più in palla»

Dall'inviato
Paolo Scalera

PHILLIP ISLAND - Il numero uno del motomondiale, Valentino Rossi, non tiferà italiano nel mundialito, la gara nella gara del Gran Premio d'Australia che, con il, titolo già nelle sue mani, mette in palio l'onorifico numero 2 di vicecampione del mondo. E se era prevedibile che, nonostante l'inattesa dichiarazione nello spot Telecom, quando nelle vesti del poliziotto Corrado dichiara la sua simpatia per Max Biaggi, non parteggiasse per il pilota romano, un po' meno lo è che a Phillip Island, invece, terrà per un texano, Colin Edwards che, guarda caso, è il suo compagno di squadra.
Non si tratta di una indiscrezione: è stato lui a dirlo.

« Domenica farò il tifo per Colin - ha spiegato Valentino - è a sette punti da Biaggi e ad appena cinque dietro Marco Melandri. Ce la può fare... Certo, non sarà facile: Marco mi sembra il più in palla, in questo momento.
Due settimane fa, in Qatar, ha dimostrato di andare forte e ci siamo giocati la vittoria nella gara più bella dell'anno. Forse il favorito è lui, ma io non escluderei dalla lotta Biaggi, che è sempre capace di riservarti qualche sorpresa, né Capirossi, se la Bridgestone lo assisterà. Comunque sia Edwards dovrà fare tutto da solo. Spero che finisca il mondiale in seconda posizione, alle mie spalle, ma non farò il gioco di squadra: correrò per vincere, perché questa per me è una pista magica » .

Magica è la definizione adatta: in Australia, infatti, Vale ha vinto il suo primo titolo nella classe regina, nel 2001, quando ancora si chiamava ' classe 500', poi ha replicato altre tre volte e come sovrappiù sulla pista di Phillip Island ha trionfato anche due volte con la 250, nel ' 98 e ' 99.

« Se la moto è a posto questo è un circuito sul quale è molto bello guidare. E' difficile, tecnico e ci vuole coraggio perché si tratta di un tracciato vecchio stile. Ed è molto veloce » .

I dati della telemetria in possesso delle squadre indicano infatti che questa australiana è fra le poche piste dove si tiene aperto tutto l'acceleratore per il 70% del tempo, contro il 30% della media degli altri circuiti.
Rossi, qui come altrove, correrà per vincere perchè, se gli avversari sono già stati tutti battuti, c'è ancora aperta la caccia ai record. Raggiunta quota dieci vittorie, quest'anno, Vale può puntare a tredici, il record assoluto, per il momento nelle mani di Mick Doohan che in una stagione vinse dodici Gran Premi.
Nel mirino del Fenomeno, poi, c'è anche il secondo posto assoluto nella classifica delle vittorie nella classe regina. Il numero uno è Giacomo Agostini, a 68, poi c'è il grande australiano a 54. Rossi in Qatar ha raggiunto quota 52.

« Valentino non sorpasserà solo i miei record - ha detto ieri il cinque volte iridato, un'icona dello sport, in Australia - ma quelli di chiunque altro. Risultati alla mano mi ha già eguagliato e la prossima stagione toccherà ad Agostini » .

Un dominio che qualcuno pensa possa essere addirittura negativo per il motociclismo, nel giorno, non troppo lontano, in cui il Fenomeno passerà alla F. 1.

« Questi sono discorsi assurdi - è ancora l'opinione di Doohan - Bisogna rendersi conto che quando corre guardiamo il migliore di un'era, se ci si accontenta di qualcosa di meno si può sempre seguire un altro sport. Il fatto è che i suoi rivali possono batterlo, ma che ci riescano è un'altra storia » .

« Il mio obiettivo qui - ribadisce Rossi - è essere competitivo, come sempre. Il fatto di avere già vinto il titolo non cambia niente. Visto che, contrariamente a quanto accadeva al tempo di Agostini, devo essere qui, tanto vale provare a vincere » .

In questa occasione, oltre ai soliti noti, Rossi avrà un avversario in più: il vicecampione del mondo della Superbike, Chris Vermeulen, che debutterà alla guida della Honda dell'infortunato Troy Bayliss sulla pista di casa.

« Il suo è un test interessante - ammette Valentino - l'HRC ha di lui una grande considerazione. Io penso che potrà fare bene. Certo, correre senza avere avuto la possibilità di provare la moto in un test privato è un po' un azzardo, ma per lui si tratta sempre di tempo guadagnato quando e se vorrà trovare un posto nella MotoGP a tempo pieno. Chris, comunque, è un ragazzo intelligente ed ha sicuramente del talento. Non penso che si farà prendere la mano dalla pressione che sicuramente sarà chiamato a sopportare: queste moto sono oggetti a cui bisogna dare del lei » .

Dopo il GP d'Australia Rossi non rimarrà in giro a godersi la bellezza della barriera corallina, in attesa del GP della Turchia, immediatamente successivo.

« Ho un volo la notte stessa per Londra. Ormai sono un vecchio pilota, appena posso me ne torno a casa a guardare la Tv con un plaid sulle gambe » .

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