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 Oggetto del messaggio: Rossi-Ferrari, non si può sbagliare
MessaggioInviato: gio 15 dic, 2005 8:54 am 
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Rossi-Ferrari, non si può sbagliare - di Vittorio Alfieri
Posted on Wednesday 14 December @ 19:37:21

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Talento e carisma rendono indubbiamente Valentino Rossi uno dei personaggi più popolari dello sport mondiale. Qualsiasi manifestazione a cui il prenda parte il centauro di Tavullia assume un carattere speciale, a dimostrazione dell’interesse e dell’affetto che orde di tifosi nutrono per il proprio idolo.

Senza considerare poi che, col passare del tempo, anche i più restii ad ammettere la sua superiorità, e soprattutto quelli che gli rimproveravano il peccato di orgoglio dimostrato nel passaggio dalla Honda alla Yamaha, hanno deciso di inchinarsi di fronte a gare spettacolari, rimonte entusiasmanti, scie di successi senza precedenti.

Al di là della pura prestazione agonistica, inoltre, Rossi piace agli sponsor e sa parlare alla stampa. Insomma, è metaforicamente la star che ogni regista ingaggerebbe per il proprio film, l’ingrediente particolare che ogni chef aggiungerebbe ai propri piatti, l’ospite d’onore di prestigio per una serata di gala.

Ed allora, ecco che anche la Formula Uno comincia a farci un pensierino: il primo sognatore è proprio Bernie Ecclestone che nel 2003 lancia il suo segnale, dichiarando apertamente di desiderare nel paddock una personalità come quella di Rossi. Poi anche John Surtees, finora l’unico a vincere sia su due che su quattro ruote, invia le sue incitazioni. Ed infine arriva il Presidente Montezemolo che con il test offerto a Valentino nell’aprile del 2004 avvia un serio progetto, frutto di un’idea piuttosto complessa.

Le prime prove effettuate a Fiorano si chiudono come un semplice gioco, ma Rossi, un anno dopo, ritorna sulla pista della Scuderia e, a questo punto, la faccenda sembra più seria. Si formulano le prime ipotesi, si azzarda qualche commento, poi filtrano le indiscrezioni: concedere a Valentino un intero programma di test della durata di un anno, per prepararlo alla Formula Uno. Un disegno né banale né economico, ma che fornisce una prospettiva allettante. Insomma, sarebbe una trovata colossale: Michael Schumacher affiancato da Valentino Rossi, due stelle dello sport motoristico sulla vettura più ambita ed affascinante, la Rossa di Maranello. Forse la Ferrari è solo alla ricerca di una soluzione di marketing?

Mettiamola in questi termini: correre in Formula Uno non vuol dire soltanto essere sufficientemente veloci, ma significa capire e leggere la telemetria, valutare il rendimento delle gomme, proporre soluzioni per l’assetto, tutte azioni che Rossi, indubbiamente, già effettua impeccabilmente in MotoGP, ma che per una monoposto richiedono certamente un’esperienza ed una preparazione diversa.

Quando Fisichella palesa i suoi dubbi sul salto di Valentino nella massima serie automobilistica, non parla per invidia, ma semplicemente per cognizione di causa. Quanti piloti, anche blasonati, provenienti da diverse categorie o dalle formule americane, avvezzi già alle quattro ruote, sono stati rapidissimi immediatamente al loro primo test in Formula Uno, senza essere stati poi capaci di migliorarsi. In fin dei conti la manovra che si sta programmando a Maranello può rivelarsi un successo assoluto o una sberla smisurata, ma non sono previste vie di mezzo. Sia la Ferrari che Valentino ne sono consapevoli.

Vittorio Alfieri per Cascorosso.com


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MessaggioInviato: gio 15 dic, 2005 8:58 am 
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Caro Vale, lascia perdere la F1... - di Fabrizio Corgnati
Posted on Wednesday 14 December @ 19:45:18

Per un giornalista è sempre pericoloso esprimere pronostici troppo azzardati: nella migliore delle ipotesi, ci si può vantare di averci visto giusto, ma nella peggiore si può perdere la faccia.

Lo sa bene il povero Bob McKenzie, costretto qualche mese fa a pagare con un giro di Silverstone in tenuta adamitica una scommessa rischiata l'anno precedente sulle colonne del proprio giornale.

Per evitare ignobili figuracce, uno scribacchino come il sottoscritto si guarderà senz'altro bene dal pronunciare simili scommesse, soprattutto perché non crede sufficientemente nelle sue abilità di preveggente. Ma questa volta, nell'affrontare un argomento spinoso ma interessante come il caso Rossi-Ferrari, mi consentirete di sbilanciarmi, assumendomi il rischio calcolato di venire clamorosamente smentito dai fatti. Ebbene, vi spiegherò in questa sede perché, secondo me, Valentino Rossi non passerà mai in Formula 1.

Il primo e più evidente elemento che contrasta con un'ipotesi del genere è proprio la politica della Ferrari. Da anni la rossa evita accuratamente di scegliere piloti italiani nella sua squadra, non già per non compiacere alle tante richieste in questo senso da parte dei propri tifosi, ma consapevole dell'enorme pressione mediatica e non solo che un pilota nostrano a bordo di quella che è sicuramente l'emanazione più pura dell'Italia motoristica si ritroverebbe a dover affrontare.

Non a caso, l'ultimo pilota italiano scelto come titolare dal Cavallino, il buon Ivan Capelli nel 1992 (che oggi ci delizia insieme a Mazzoni nelle telecronache dei GP), finì in miseria non certo per una mancanza di talento e, memore di questo trascorso non così fortunato, Maranello evitò l'ovvia scelta del collaudatore Luca Badoer per sostituire l'infortunato Michael Schumacher dopo la frattura alle gambe nel 1999. Immaginiamoci se il pilota italiano si chiamasse Valentino Rossi.

Come se non bastasse, da tempo immemore la Ferrari si affida sempre e solo a piloti esperti. L'ultimo pilota che la rossa portò al debutto (in realtà un finto debutto, in quanto aveva già disputato in precedenza una gara con la McLaren) fu Gilles Villeneuve nel 1977. Altri tempi, altri piloti e soprattutto altri vertici del team: allora era Enzo Ferrari a decidere, e sappiamo tutti come il Drake non esitasse a prendersi dei rischi per inseguire un proprio sogno.

Non che Rossi non sappia gestire una pressione come quella che genererebbe un suo debutto in F1, del resto ci è più che abituato, ma giungerebbe con un'esperienza nulla non solo di Gran Premi ma di automobilismo in generale. I test, come quelli che Vale sta svolgendo in questi mesi con la Ferrari, tra l'altro con risultati più che lodevoli, non bastano. Mettiamo il caso che il centauro di Tavullia compiesse anche decine di migliaia di chilometri di prove, ma nel momento della sua gara di esordio, come si comporterebbe alla prima staccata, al primo sorpasso, alla prima bagarre, con 19 avversari sulla pista? Uno scenario ben diverso da ciò che oggi si trova a dover affrontare in moto, che difficilmente saprebbe gestire senza un'adeguata esperienza di Formule minori.

Qui non si sta discutendo del talento di Rossi, sicuramente cristallino in moto. Come ho già detto, i tempi delle prove sono sicuramente incoraggianti, ma da sempre decrittare i responsi dei cronometri nei test privati è molto difficile, non sapendo le condizioni di assetto e carico di carburante con cui sono stati effettuati. E' chiaro che l'unico motivo sensato per cui Vale potrebbe passare in F1 sarebbe lottare per la vittoria. Ma ne sarebbe in grado? Al momento non lo si può dire.

Non si può affermare che non ne sarebbe capace a priori, ma nemmeno sostenere con certezza il contrario, perché una grande abilità in moto non implica un'altrettanta capacità con il doppio delle ruote, e il passato ha molti esempi che ce lo dimostrano. Tra l'altro, Vale iniziò proprio con i kart, prima di passare alle moto... e se poi smise un motivo ci sarà stato. Del resto chi ha mai pensato di mettere Maradona in una squadra di pallavolo pensando che sarebbe stato lo stesso fenomeno?

E poi, chi l'ha detto che questo passaggio sarebbe benefico per Valentino? Probabilmente lo sarebbe per il Motomondiale, che perderebbe sì il suo rappresentante principale in questi anni, ma si ritroverebbe con un campionato molto più combattuto. Ma Vale ha in realtà tutto da perdere, a partire da un ambiente che oggi giustamente lo idolatra ed è disposto ad accettare qualunque sua decisione.

Molto diversa è la situazione in F1. Rossi, se passasse alle quattro ruote, troverebbe un ambiente purtroppo molto più compassato e blindato di quello delle moto, e dubito fortemente che il suo arrivo possa cambiare la situazione (anche perché è vero che il tavulliese è lo sportivo più amato in Italia, ma fuori dal nostro paese, quasi dovunque è niente di più che uno come gli altri).

I piloti nella massima Formula non si possono permettere certo manifestazioni come quelle a cui ci ha abituato Valentino, e il rischio è che anche egli venga fagocitato da questa condizione, costretto a modificare un personaggio che ci ha insegnato ad amare in tutti questi anni.

Allora, Vale, perché passare alla F1, per di più con un avvenire incerto? Basterebbero un paio di anni di normale apprendistato con risultati non all'altezza e il rischio sarebbe che il mondo si dimentichi in fretta di te: purtroppo i tifosi hanno la memoria corta con i loro campioni. Rimani nelle moto, che sono poi ciò che sai fare meglio.

Piuttosto, che il tuo flirt con la Ferrari rimanga un amore occasionale, com'è ora, il che non può che fare bene a Maranello in termini pubblicitari e di immagine, specialmente dopo una stagione deludente come l'ultima che ha appena vissuto. E poi non dire che non te l'avevo detto...

Fabrizio Corgnati per Cascorosso.com


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MessaggioInviato: gio 15 dic, 2005 8:59 am 
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Chi ha paura del Sig. Rossi? - di Marina Beccuti
Posted on Wednesday 14 December @ 19:41:42

La domanda è nell'aria: sarà vero che il pluri iridato campione delle MotoGp salterà molto presto su una F.1?

E' praticamente certo che un pensierino Vale lo stia facendo, d'altronde per uno che sta vincendo tutti i mondiali con la moto ha diritto di scegliere un'alternativa per rimettersi in gioco, quasi come una scommessa e Vale ama mettere se stesso e gli avversari alla prova. Non è detto che ci riesca, ma è giusto tentare.

Quello che non si capisce è l'ostruzionismo che gli fanno i futuri colleghi della F.1. E' soprattutto Fisichella a parlarne con maggior astio, forse per il fatto che non sarà mai lui l'italiano eletto a salire su una Rossa di Maranello. Invidia, preconcetto, paura che il fuoriclasse delle moto possa oscurare la fama di qualcuno, rendono incandescente già solo l’idea che Vale possa scendere dentro un abitacolo a rimettersi in discussione. Se dovessi dargli un consiglio direi di provarci, perché ha le doti per fare bene ovunque.

Rossi è il Maradona delle moto, possiede l’intuito e l’abilità per essere superiore a tutti, soprattutto sa conservare l’entusiasmo del vincente e chissà, dopo anni ed anni di vittorie quasi senza rivali, potrebbe avere voglia di ricominciare daccapo sfidando se stesso. Vale è uno che rischia di suo, l’ha fatto scegliendo una moto che non vinceva da anni come la Yamaha e l’ha portata sul trono più alto, la F.1 è una scommessa che fa paura più agli altri che a se stesso. E’ la sua forte personalità che mette in difficoltà gli attuali personaggi della F.1 abbastanza allineati, senza colpi di testa o estrosità che c’erano negli anni ’70, ad eccezione forse di Raikkonen, per cui un bel duello tra il finlandese e il re delle moto potrebbe ridare lustro e divertimento alla massima competizione motoristica.

Uno dei pochi che non ha detto peste e corna sull’ipotetico sbarco di Rossi in F.1 è Michael Schumacher, tra fuoriclasse la stima deve restare un punto fermo, pur sfidandosi all’ultima curva. Ferrari e Rossi è un matrimonio che si potrebbe fare, che creerà fastidio a molti, ma che vale la pena provare, fallire può capitare a tutti, ma Vale può farcela, senza confronti che non reggono con Surtees o Hailwood, ma solo per il gusto della sfida fine a se stessa. Se gli riesce chi lo ferma più?

Marina Beccuti per Cascorosso.com


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MessaggioInviato: gio 15 dic, 2005 11:50 am 
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Administratore Ciclope
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il secondo articolo mi ha fatto Immagine

il solito giornalista che fa finta di non aver capito niente di Rossi ma dentro rosica di brutto

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L' Enigmista
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k9

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Località: Alla ricerca di una nuova casa
:kabu:

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OK ci ho provato, ora basta. Me ne vado da quel paese. Sono stanco di esser preso in giro (1/6/08).
Ora cerco una nuova casa. (8 nov 2012)

Spero di trovare una nuova casa...

Forse, dopo tanto errare, ho trovato una nuova casa 01/03/2014.


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