Fonte:
"Estoril mi piace - dice Biaggi -: se troviamo subito l'assetto giusto la mia Honda è da podio". Capirossi: "Nei test di Brno la Ducati è cresciuta: io ci provo".
MILANO, 1 settembre 2004 - Rossi teme le buche, a Gibernau la pista evoca ricordi poco felici. Nella mente di Biaggi e Capirossi, invece, Estoril suscita altre sensazioni. Piacevoli. Così, alla vigilia dell'appuntamento in Portogallo con la MotoGP, il romano della Honda spera di ridurre il distacco da Valentino mentre l'imolese della Ducati sogna la gara che può salvare una stagione fin qui molto dura.
"Il circuito portoghese mi piace - racconta Max -: l'anno scorso ho fatto il podio e so che se riusciremo a sistemare la moto posso ripetermi anche quest'anno. A Brno abbiamo lavorato tantissimo nei due giorni di test dopo la gara e, pur non avendo trovato tutte le risposte che cercavamo, daremo il massimo per essere competitivi da subito". Indovinare l'assetto sarà fondamentale. "Il tracciato mi ricorda un po' quello spagnolo di Jarama - dice -: non velocissimo, a parte il rettilineo del traguardo, ma abbastanza tecnico. L'unica cosa che veramente non mi piace è che l'asfalto è molto ondulato in diversi punti. Ma conto molto sulla mia squadra e sui tecnici della Honda per trovare una messa a punto che neutralizzi questa insidia".
Anche Loris, al centesimo GP nella classe regina (tra 500 e MotoGP), nutre buone speranze. "Durante i test di Brno - spiega - abbiamo fatto piccole modifiche all'assetto che mi hanno permesso abbassare il mio miglior tempo in gara di più di mezzo secondo. In più ho potuto tenere un buon ritmo con maggior facilità perché ora la moto è più guidabile". Significa che si può conquistare qualcosa di grosso? "Piano. La pista portoghese è completamente diversa rispetto a Brno. Ma, sia qui sia altrove, potremo beneficiare dei miglioramenti ottenuti in quei test. Estoril non è male, anche se la prima curva è un po' insidiosa e l'ultima chicane è davvero molto stretta. Però il rettilineo è lunghissimo: mi aveva aiutato lo scorso anno a battere Gibernau. La mia curva preferita è la 5, una delle più belle del Mondiale: si fa in quarta o in quinta marcia, a quasi 230km/h. Quando la si fa bene, è veramente divertente".