MotoGP World Champion Valentino Rossi got his 2006 season off to a disastrous start at Jerez on Sunday, when he was hit from behind at turn one and thrown from his Camel Yamaha.

The culprit was Fortuna Honda's Toni Elias, who misjudged his braking point into the corner and hit Rossi's rear wheel, sending the Italian and his factory M1 sliding into the gravel.

The following riders all managed to avoid the mayhem, although Rossi's team-mate Coin Edwards was badly delayed as he took evasive action to miss the seven times world champion lying in the race track.

Nevertheless, Rossi emerged unharmed and was able to rejoin the race - albeit almost a minute down - and eventually finish in 14th position on his damaged Yamaha. Meanwhile, Elias recovered to a hard fought fourth place - before apologising to Rossi on the slow down lap.

We knew this was going to be a difficult race but maybe not so difficult!" said Rossi, who had been battling chatter problems for much of the weekend and qualified just ninth on the grid. "I saw Toni come up on the inside and he hit me; this is racing and these things happen.

"I have known Toni for many years and he is a good rider. He apologised to me after the race so I told him not to worry – only to remember to brake next time and if it is too late then to hit another bike instead of me!

"Anyway I came back on the track and had a nice battle with Alex Hofmann. I am disappointed because I wanted to win the first race of the season but there is nothing we can do now. Only work hard to make sure we don't have these problems again and look forward to the next race in Qatar," he concluded.

Round two of the 2006 MotoGP World Championship, the Qatar Grand Prix, takes place on April 8.

Toni Elias finished an impressive fourth on his Fortuna Honda debut in Sunday's season opening Spanish Grand Prix, but might have achieved his first MotoGP podium if he hadn't collided with world champion Valentino Rossi.

Elias missed his braking point as several riders fought for the same piece of tarmac at turn one, resulting in the young Spaniard hitting the rear wheel of Rossi's Camel Yamaha.

The impact threw Rossi from his YZR-M1 (lower pics), while Elias ran wide before producing a remarkable recovery that eventually saw him catch and pass race winning team-mate Marco Melandri for fourth - then get to within 0.1secs of Nicky Hayden and a MotoGP podium.

By contrast, a frustrated Rossi eventually remounted almost a minute down on the rest of the field and went on to finish a distant 14th. Elias later apologised to the Italian on the slow down lap (top picture).


It was a really tough race, but one of the best of my life," began Toni. "I feel sorry for Valentino, but it was a really close start and we all reached the end of the straight bunched together. I was right next to Shinya Nakano and when I tried to avoid him I clipped Valentino. I went to apologise to him after the race although these things do happen in racing.

"After that I managed to find a good rhythm and was able to fight back. It was a real shame that after all that effort I could not get on to the podium, but I'm still really happy. I think the spectators really enjoyed it, but I want to thank them for being the best fans in the world," said Elias of his home crowd.

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io e kenny siamo compagni di merende...l'ha detto kabuno http://s5.bitefight.it/c.php?uid=26622

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da LA STAMPA di oggi

LA DELUSIONE: DOPO UN'OTTIMA PARTENZA VALENTINO ROSSI E' FINITO A TERRA, SI E' RIALZATO E HA CONCLUSO 14°
Il Dottore è furioso
«Elias mi ha centrato, guai se lo rifà
Ho corso con una moto a pezzi»
27/3/2006
Intervista di Enrico Biondi




Valentino Rossi

«La cosa più bella di questo weekend? Che finalmente è finito».
Valentino, cominciamo dall'inizio.
«Che poi è anche la fine, visto come sono andate le cose. L'importante è non scoraggiarsi, anche se ho perso un bel po' di punti e mi tocca inseguire. Dunque, è stato un incubo: in sei giorni di lavoro (compresi quindi anche i test di due settimane fa) non siamo mai riuscire a trovare una buona messa a punto della moto. Poi è subentrata la sfortuna, perché venerdì ha piovuto e abbiamo buttato via un'ora, sabato sono caduto sull'olio lasciato in pista da Hofman e oggi Elias ha pensato bene di centrarmi alla prima curva».
Vi siete parlati?
«Sì, logico. Già in pista mi sono avvicinato chiedendogli spiegazioni. Sui maxischermi avevo visto che era stato lui. Quasi me l'aspettavo: è spagnolo, corriamo in Spagna, voleva fare bene. Ha esagerato. Gli ho detto che non si ripeta più, altrimenti mi arrabbio di brutto. Lui ha capito e dopo la gara è venuto ai box per chiedere scusa a tutti. È stato molto corretto. Sono le gare, cose che capitano. Gli ho solo chiesto che, magari, un'altra volta butti giù un altro e non me...».
La partenza, almeno quella, era stata perfetta.
«Sì, avevo saltato una fila intera di piloti, mettendomi alle spalle delle Ducati e Melandri. Poi ho sentito un gran botto da dietro e mi sono trovato per terra. Quando ho tirato su la moto ho visto che era danneggiata ma che si poteva provare ad arrivare al traguardo per guadagnare qualche punto. Potrebbero farmi comodo più avanti».
Come si riesce a guidare in quello stato?
«Non è facile. Ho le braccia indolenzite perché avevo il manubrio storto. Poi la pedana piegata non mi consentiva di usare il freno posteriore. Che io uso moltissimo per bilanciare la moto soprattutto nell'entrata in curva. Ho lavorato di gas e di gambe. Aggiungete che anche la leva del freno anteriore era piegata all'insù e che facevo una fatica boia a raggiungerla, potete capire che arrivare alla fine in quelle condizioni è stata davvero un'impresa. Più passavano i giri e più la stanchezza si faceva sentire».
Senza l'incidente che gara sarebbe stata?
«Buona. Non dico da vittoria, ma sul podio ci potevo finire, magari giocandomela con Hayden. Capirossi e Pedrosa erano inarrivabili. Con la Michelin abbiamo provato di tutto ma non ho mai trovato la gomma giusta».
In Qatar le cose dovrebbero cambiare, però.
«Sì, lì abbiamo fatto dei test ottimi: un po' di vibrazioni le avevamo riscontrate anche a Losail, ma nulla in confronto a quello che abbiamo trovato qui».
Lei si ferma per un giorno di test. Che c'è da provare ancora?
«Beh, innanzitutto ancora pneumatici e altri particolari. E poi vogliamo vederci chiaro: da 5 anni vincevo sempre la gara d'inizio. Parto già con un bel po' di distacco dai migliori. Bisogna correre ai ripari in fretta».
Meglio Capirossi o Pedrosa?
«Tutti e due. Loris non l'ho mai visto in difficoltà, si vedeva che aveva del margine. Pedrosa? Ve l'avevo detto che è forte. Sarà un osso duro da battere: e parte con 23 punti in più di me. Mica bello».

lo dico.. simpaticamente è. non arrabbiatevi.. non so nulla, ammetto. ma. mi chiedevo.. gibernau? che. sfiga. [babbabia] ops.

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