Ieri, il Team di Fausto Gresini si è fermato per ricordare Daijiro Kato, scomparso esattamente tre anni fa per le lesioni riportate nel tragico incidente accaduto a Suzuka nel Gran Premio del Giappone del 2003.
“E’ una giornata molto triste per tutti noi” ha commentato Fausto Gresini che ha scresciuto il giovane pilota giapponese. “Il legame che ci univa a Kato era speciale e ancora oggi non ci sono parole per descrivere il dolore di questa perdita. Kato non era solo un campione, era prima di tutto una persona cara.
Il rapporto con la sua famiglia non si è mai interrotto. Oggi ho chiamato il padre di Daijiro, Takashi Kato, ho parlato con la moglie Makiko per essere loro vicino in questo momento.”
Daijiro Kato era uno dei talenti più limpidi del Motomondiale. Si era messo in mostra da wild card, correndo il GP di casa 250 a Suzuka e Motegi per tre volte con risultati straordinari: 2 vittorie e un secondo posto.
Risultati che gli aprirono le porte del Motomondiale, dove era arrivato nel 2000, nelle fila del Team Gresini, a cui la Honda lo aveva destinato e in cui credeva molto. Il progetto Honda di poter vincere con un pilota giapponese avrebbe potuto diventare realtà.
Già il nel primo anno, aveva finito il campionato sul podio, con il 3° posto. L'anno dopo vinceva il titolo 250 dopo una stagione travolgente, con ben 11 vittorie fino ad arrivare al passaggio nella classe regina, con due secondi posti e una pole position.
Nel 2003, l'anno della possibile consacrazione, il tragico incidente nella "sua" Suzuka.
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