Melandri a Tgcom: "Ora voglio vincere"
Il 10 marzo prende il via il mondiale della MotoGp e uno dei piloti italiani di punta, Marco Melandri, ha confidato a Tgcom le proprie sensazioni alla vigilia del debutto: “Sono molto soddisfatto dei test invernali - ha detto - e della mia nuova 800cc. Quest'anno ci sono tutte le condizioni per vincere”. Poi un giudizio sugli avversari: “Rossi? Ha dimostrato che siamo tutti esseri umani. Occhio alle Ducati”.
La MotoGp è sinonimo di emozioni, adrenalina, velocità e un pizzico di follia. Anche quest’anno non sarà da meno visto il lotto dei partecipanti che si ritroveranno puntuali sulla griglia di partenza del circuito di Doha, in Qatar, la seconda settimana di marzo e che combatteranno a suon di sorpassi e giri veloci per tutto l’arco della stagione, in tutte le parti del mondo, per la gioia degli appassionati e dei semplici tifosi. Il merito va diviso tra tutti quei piloti che scenderanno in pista nel 2007 e ancora una volta gli italiani faranno la parte del leone con Valentino Rossi, Loris Capirossi e Marco Melandri, diventato ormai, nonostante la giovane età, uno dei ‘senatori’ del gruppo. Campione del mondo nella 250 nel 2002, ‘Macio’ (come viene soprannominato dagli addetti ai lavori) è passato alla classe regina nel 2003. Dopo diversi infortuni e qualche guaio meccanico di troppo, il passaggio nel Team Honda di Fausto Gresini che è valso due vittorie nel 2005 e tre nel 2006. In tutto 138 gare e 22 vittorie con 58 podi conquistati. Numeri da campione. Tgcom lo ha intervistato.
Come giudichi il lavoro svolto nei test invernali e cosa c’è ancora da migliorare invece nelle ultime prove di Jerez?
“Da lavorare ce n’è sempre e non si è mai abbastanza a posto con la moto, soprattutto quest’anno dove ci sono state parecchie novità per tutti. Sono comunque molto soddisfatto per quello che abbiamo fatto, ora non resta che migliorare sotto il profilo delle prestazioni nei tempi sul giro, quindi sulla potenza del motore. Ma non era quello il mio obiettivo: volevo prepararmi sulla lunga distanza, sulle gare insomma. In questo weekend inizio a lavorare sul giro singolo, poi la Bridgestone mi porterà delle gomme che si adattano alle mie caratteristiche. Diciamo che la maggior parte del lavoro è stato fatto”.
E della nuova 800cc cosa ci puoi dire? Come ti trovi?
“La differenza sostanziale è la potenza di erogazione del motore ma tutto sommato mi piace molto a livello di guidabilità perché si adatta molto al mio stile di guida”.
Che valore dai ai test che si sono svolti finora? Si è già intravista qualche prestazione notevole dei tuoi colleghi.
“Guarda, in passato ci sono stati un sacco di campioni del mondo in inverno che poi si sono persi durante la stagione. Nel mio piccolo posso dire che ho cambiato il mio approccio alla MotoGp: non ho mai dato la priorità ad essere veloce, non mi interessa. L’importante è trovare una buona condizione e un buon feeling con la moto. Da questo punto di vista sembra che le cose siano già migliorate rispetto al passato”.
Il campionato di quest’anno sarà molto combattuto. Valentino Rossi è ancora il favorito numero uno?
“Per il momento il numero uno sulla moto ce l’ha Hayden…Forse quest’anno non sarà lui l’uomo da battere. Rossi è sicuramente tra i papabili come sempre, ma occhio alle Ducati”.
E Marco Melandri dove può arrivare?
“Quest’anno voglio vincere. Ho lo staff tecnico necessario per puntare a fare meglio delle passate stagioni dove non avevo potere decisionale su alcune questioni. Ora ci sono delle cose che vengono fatte solo per me, lavorando sulle delle mie richieste specifiche. Non mi pongo traguardi come il numero delle vittorie. Voglio solo vincere il più possibile, basta”.
Diamo un’occhiata ai tuoi compagni d’avventura. Dimmi un aggettivo o la prima cosa che ti viene in mente per ognuno di loro. Hayden?
“Sembrerebbe in difficoltà, non so se è il peso del titolo vinto l’anno scorso. Comunque ha una moto eccezionale perché la Honda ha messo a disposizione tutto il suo potenziale”.
Rossi?
“Eterno”
Capirossi?
“Grintoso”
Pedrosa?
“E’ un riferimento per chi si vuole avvicinare a questo mondo. Un talento con qualche punto debole”.
Stoner?
“Per me sarà la sorpresa del Mondiale ed inoltre cadrà molto meno rispetto all’anno passato”.
Elias?
“E’ altalenante, ma per noi due (Elias è compagno di squadra di Melandri, ndr) è difficile riuscire ad essere al top tutto l’anno”.
Melandri?
“Diciamo combattivo”.
Tornando a Rossi come l’hai visto in questi mesi dopo la sconfitta nello scorso Mondiale?
“Lui è determinato come sempre, anche se l’ultima gara del 2006 ha dimostrato che non ci sono super piloti ma siamo tutti esseri umani. Era al limite in una situazione veramente difficile con la sua Yamaha. Aveva vari problemi di affidabilità e gomme e questo alla fine l’ha pagato anche lui”.
Sta per riprendere il Mondiale Superbike? Che ne pensi della presenza di Biaggi e del resto del campionato? Lo seguirai?
“Sinceramente preferisco fare altro nei fine settimana in cui sono libero, magari dell’attività fisica all’aria aperta…Comunque il suo arrivo fa aumentare la popolarità del campionato. Certo che non prevedo cambiamenti nei suoi confronti da parte dei colleghi. L’atteggiamento poco amichevole sarà lo stesso che c’era in MotoGp”.
Pare che la MotoGp non attraversi un buon momento vista la moria di sponsor. Cosa non va?
“Secondo me la Dorna potrebbe sfruttare meglio i ricavi provenienti dalle corse, così sarebbe più facile per i team trovare delle società che spendono milioni di euro perché credono in determinati progetti. Ma sono partiti male e stanno continuando a sbagliare visti i regolamenti in atto. E’ normale che poi il tutto costi troppo”.
Ultima domanda: il sogno nel cassetto?
“Realizzarmi nel mondo delle moto e poi vedere quello che mi potrà offrire la vita di tutti i giorni…”.
Lorenzo Lucon
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