…. Rettilineo dei box, mi concentro, fisso il riferimento per la staccata (chiamarla staccata è troppo, appena una toccata di freni e via verso la corda) supero il riferimento, occhio pallato, arpiono i freni, forcella a pacco, mentre mollo sbatto giù la moto con forza, pelo il gas e mi sdraio in percorrenza, l’Ns 125 (in realtà è un 165 polini) rata nervosamente, pronto a scatenare la sua “cavalleria”, sulla curva “Viterbo”, vado via tondo come col compasso, pedana destra a terra, gas spalancato, cazzo vado fuori!, forse no…, non chiudo, merrrrrrrd….., ci sto, ci sto sisisisisisisisisisi, cordolo! Cazzo com’è alto! Sono uscito come un missile, staccata per il “semaforo” (più impegnativa via due marce), posso frenare più forte e mollo un po’ mentre scendo in piega, salto il riferimento, aspetto a gas aperto, (tachicardia) caaaaaaaaaaaazzzzzzzzoooooooooooooo………., GHEEEEMMMMM!, GHEEEEEEMMMMMMMM, (fuorigiri), ondeggiamenti vistosi, forcellina da 32 completamente impaccata, cazzo non basta… frena ancora frena ancora…. Prende sotto prende sotto…. Ok sei dentro molla tutto molla tutto (cazzo che piega…). Di nuovo sulla corda gas in mano motore che rata, cerco di chiudere il più possibile per avere spazio in uscita per “scatenare” i 28 cv e passa del polini, cazz…. Via davanti, pedanata per terra, riprendo, ora ora! Gaaaaaassssss! Via dietro leggermente ondeggio un po’ ma tengo aperto, Gpz 600 a ore 12, cazzo faccio? Mi butto dentro, oooops il tacchino prende la corda un mese prima, passo all’esterno, mi serve una staccata da manuale, rizompo il riferimento, praticamente non stacco, moto ancora in ginocchio, sferragliare sinistro dalle molle della forcella, serpeggiamenti, sfilo il Gpz facilmente vado largo prendo la corda a ¾ di curva, cazzo sono lento manco scivola! Rimediare! Gaaaasss! Qui i “cavalli” si sentono, derapata brusca e breve, alzo il busto e arretro un po’ riprendo senza chiudere ondeggiamenti e sbacchettamenti assortiti, cordolo, non chiudo nemmeno se mi ammazzano, via per la esse… [nei giri precedenti avevo staccato sempre meno fino a pelare solamente il gas prima di buttare giù la moto nella prima della esse sx-dx che precede la curva “Roma”] la faccio in pieno! No sono uscito troppo forte devo pelare….un po’…. No no piena piena e giù con cattiveria! Ritardare la corda e giù più in fretta che puoi…. Cattiveria, cattiveria “humpf!”……….. [uno scriccioletto di 55 kg su un NS 125 FH orrendamente truccato si fionda nella prima della esse imitando (male) lo stile acquattato di Gianola, in molti pensano che gli si sia bloccato il gas, sdraia la moto per terra in un mare di scintille nell’illusoria convinzione che le michelin usate, che un losco figuro gli ha spacciato per gomme trofeo (le gomme di Rambo Romboni!) e che in realtà sono state rubate da uno sfascio, possano reggere una tale piega] …… Che piega della madonna! ho il ginocchio per terra!….. anche il gomito! Merda il manubrio! ……il muro porca la………….. “SCRIAISCCCCCCCCCCRRRRRRCHCHCHCHRRRRSSSSCSCSCS …… SHTTTTTUNCKK!!!!!!!”
Giro numero 8 della mia prima mezz’ora in pista in un giorno di primavera che non ricordo del 1987, dopo il botto nonostante le molte ammaccature, con l’aiuto di alcuni volenterosi portai la moto ai box dove incontrai un meccanico che mi spiegò molte cose e mi aiutò a rimettere insieme quello che restava della moto almeno per tornare a casa a 30 km/h in preda a dolori lancinanti. Tra l’altro mi spiegò anche a chi mi ero rivolto per avere le gomme “bbone” (un noto truffatore di sedicenni) e che per la patente falsificata per fare finta di avere 18 anni sarei potuto andare in galera.
_________________ "Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus, summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora,"
Sallustius, Bellum Catilinae, liber I
|